Interventistica cardiologica e Diagnostica invasiva
La nostra storia
L’emodinamica del Gemelli è stata una delle prime d’Italia (vedi Foto) e nel tempo è cresciuta cercando di rispettare i migliori standard internazionali.
Il primo cateterismo cardiaco è stato effettuato nel 1968.
Il primo cateterismo cardiaco sinistro percutaneo è stato effettuato nel 1969.
La prima angioplastica coronarica è stata effettuata nel 1988.
La prima angioplastica coronarica con assistenza ventricolare percutanea è stata effettuata nel 2004.
La prima TAVI transfemorale è stata effettuata nel 2009.
Da allora, abbiamo fatto un lungo viaggio nell’innovazione. Non ci siamo mai accontentati di quello che potevamo offrire e questo ci ha portato e ci porta a crescere. Siamo un’emodinamica di un policlinico universitario e molti cardiologi interventisti (italiani o stranieri) si sono formati e si formano ogni anno nel nostro centro.
La nostra filosofia
La medicina cardiovascolare è in piena evoluzione e noi cerchiamo di essere ogni giorno all’avanguardia sforzandoci di offrire le migliori e più nuove opzioni procedurali e tecniche. Riteniamo però che i concetti di “gruppo” e di “percorso clinico-assistenziale” siano i fattori determinanti per il successo di una struttura grande e complessa come la nostra. Di conseguenza, l’attività della nostra emodinamica è assolutamente inserita in una filosofia di “Heart Team” in cui è continuo lo scambio di informazioni/opinioni/decisioni con i cardiologi non emodinamisti, i cardiochirurghi, i cardioanestesisti, i chirurghi vascolari, gli angiologi e gli altri medici del nostro policlinico. Inoltre, ci sforziamo quotidianamente di inserire nel modo migliore i nostri interventi all’interno di più ampi ed organizzati percorsi clinico-assistenziali del nostro Dipartimento.
Le sale operatorie in cui svolgiamo la nostra attività
L’attività dell’Emodinamica si svolge nelle due sale di Emodinamica e nella sala ibrida del nostro Dipartimento.
La nostra attività nella diagnosi e trattamento della cardiopatia ischemica
La nostra Emodinamica è all’avanguardia nella diagnosi e trattamento dei pazienti con cardiopatia ischemica.
Per quanto riguarda l’accesso vascolare, siamo stati tra i centri leader in Italia e nel mondo per l’implementazione dell’uso dell’accesso radiale non solo per le procedure diagnostiche ma anche per le angioplastiche coronariche più complesse come le angioplastiche su tronco comune non protetto e su occlusioni coronariche croniche totali. Attualmente, il 96% delle angioplastiche coronarie del nostro centro vengono effettuate per via radiale. Nel caso venga selezionato l’approccio femorale, siamo dotati di apparecchiature eco-color-Doppler che permettono non solo di identificare l’accesso alternativo migliore, ma anche di aiutare gli operatori nella facilitazione della puntura mediante l’approccio arterioso e venoso “eco-guidato”.
Dal punto di vista della diagnostica nel paziente con cardiopatia ischemica, cerchiamo di offrire a ciascun paziente un iter personalizzato che permetta di definire non solo la necessità di una rivascolarizzazione ma anche, laddove possibile, la vera natura dei disturbi o dei risultati dei test che hanno portato alla coronarografia. Nei pazienti con stenosi coronariche di dubbia severità, procediamo sistematicamente a valutazioni funzionali (FFR, IFR etc.) o anatomiche (imaging intravascolare come IVUS ed OCT). Per quanto riguarda la definizione anatomica, abbiamo abbracciato da anni l’utilizzo della metodica ad alta risoluzione OCT e questo ci ha aiutato a capire meglio i meccanismi che portano i pazienti all’infarto. Nei casi in cui è sospettata un’alterazione funzionale del circolo coronarico, offriamo ai pazienti la possibilità di valutare la vosoreatttività mediante test farmacologici provocativi.
Nell’ambito dell’interventistica coronarica, il nostro centro rappresenta un riferimento non solo per il nostro territorio, ma anche per pazienti provenienti dal resto del Paese. Il trattamento di pazienti con lesioni complesse quali biforcazioni, tronco comune, occlusioni coronariche avviene con un approccio volto a garantire l’applicazione delle tecniche più innovative e i nostri operatori sono spesso impegnati nella divulgazione delle nostre soluzioni a congressi nazionali ed internazionali. Nella nostra emodinamica, una particolare attenzione viene dedicata per offrire le migliori probabilità di successo a pazienti con cardiopatia ischemica estremamente grave ed avanzata al punto dall’aver determinato grave disfunzione ventricolare ed insufficienza cardiaca. Mediante un approccio di “team” identifichiamo e trattiamo con sistemi di assistenza ventricolare quali Impella ed ECMO i pazienti più gravi. L’impianto di tali sistemi viene sistematicamente effettuato per via percutanea (femorale, ma, in casi selezionati, anche ascellare).
La nostra attività nel trattamento della patologia valvolare
Nella nostra Emodinamica vengono eseguiti interventi su pazienti valvolari di varia natura. Il nostro approccio si basa su una attenta valutazione multidisciplinare del paziente con patologia valvolare e si avvale del funzionamento del Percorso Valvole (in cui anche per i pazienti ambulatoriali viene realizzato un attento studio strumentale e clinico da un team composto da cardiologi e cardiochirurghi) e della discussione collegiale in “Heart Team”. Ci avvaliamo di ecocardiografisti esperti nello studio dei pazienti valvolari che prendono parte alla gestione dei pazienti valvolari prima, spesso durante, e dopo i nostri interventi. Gli interventi eseguiti negli ultimi anni hanno compreso TAVI, riparazioni mitraliche transcatetere, chiusura di “leak” paraprotesici, impianto di protesi su valvola mitralica e tricuspidalica. Per ogni paziente cerchiamo di realizzare procedure “personalizzate” in cui sia perseguita non solo l’efficacia dell’intervento, ma anche la sua sicurezza. Nel trattamento transcatetere delle valvole infatti, spesso più di un approccio/tecnica può essere valido. Noi cerchiamo di offrire ad ogni paziente la scelta che, sulla base dei dati disponibili, appare più conveniente per l’anatomia specifica. Ad esempio, a differenza di molti centri ad alto volume, il percorso che porta all’esecuzione di una TAVI prevede una scelta paziente per paziente circa la migliore vi d’accesso e, grazie alla stretta e quotidiana interazione con il team dei cardiochirurghi, approccio femorale, ascellare percutaneo, chirurgico ascellare-aortico o apicale vengono selezionati sulla base dell’anatomia cardiovascolare. Il team degli emodinamisti impegnato nell’interventistica valvolare è anche in grado di eseguire interventi endovascolari di angioplastica e stenting e si avvale di una cooperazione quotidiana con il team della chirurgia vascolare e dell’angiologia. Tutto questo ci ha permesso di migliorare le nostre tecniche al fine di offrire un trattamento percutaneo che sia ogni giorno un po’ meno invasivo senza per questo perdere in efficacia. La nostra tecnica per eseguire TAVI per via transfemorale è originale e viene da noi chiamata “LITE” (Less Invasive Totally Endovascular).
È basata sulla puntura di una arteria femorale soltanto (con una tecnica di precisione millimetrica da noi denominata AGU), sulla gestione dell’emostasi mediante accesso radiale, sulla limitazione dell’uso di pace-maker percutaneo attraverso tecniche alternative di stimolazione elettrica cardiaca (da guida o programmatore di pace-maker).
Nei pazienti che presentano patologia valvolare combinata con malattia coronarica e/o vascolare (che rappresentano circa la metà dei pazienti che trattiamo in questi anni), la collaborazione con cardiochirurgia e chirurgia vascolare ci permette quotidianamente di evitare dei grossi interventi combinati tracciando dei percorsi di trattamento “stadiati” (cioè effettuati in diverse procedure più tollerabili) e spesso “ibridi” (in cui procedure percutanee vengono integrate con procedure chirurgiche).
Scopri il percorso clinico assistenziale per il paziente con valvulopatia
La nostra attività nel trattamento delle patologie congenite
Nel nostro centro esiste un Percorso clinico-assistenziale dedicato al paziente adulto con cardiopatia congenita (GUCH) organizzato in collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù e questo ci permette di venire in contatto con un elevato numero di pazienti con patologie congenite complesse. Chiusure percutanee di DIA, dotti di Botallo, Fistole arterovenose, vengono discusse collegialmente, programmate sulla base di esami di imaging avanzati, e realizzate in sedute operatorie dedicate in cui sono presenti ecocardiografisti e, laddove necessario colleghi cardiochirurghi o cardiologi interventisti pediatri.
La nostra attività scientifica
Siamo impegnati ogni giorno nel cercare di migliorare la diagnostica ed il trattamento delle patologie cardiovascolari. Siamo promotori di studi clinici e partecipiamo a importanti studi internazionali proposti da altri centri. Facciamo questo perché crediamo che questo possa garantire ai pazienti che il loro trattamento nel nostro centro sia allineato non solo con gli standard più consolidati, ma anche con quello delle migliori strutture internazionali nella quali l’innovazione viene sviluppata. Ogni procedura è inserita in una banca dati appositamente costruita, che ci permette di verificare l’evoluzione e i risultati dei nostri interventi.
Tutti i nostri operatori hanno un’attività scientifica documentata da pubblicazioni su riviste internazionali ed inviti a congressi nazionali ed internazionali.