Responsabile:

Il servizio risponde al numero:
06 3054.343
Il Centro antiveleni (Cav) del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS è attivo dal 1971 e fornisce consulenze tossicologiche su tutto il territorio nazionale. Dal 1995 è polo di riferimento regionale e specialistico per l’emergenza (Delibera Giunta Regionale Lazio del 19/4/1995, numero 3250).
Il numero telefonico di riferimento del CENTRO ANTIVELENI è 06 3054.343 e garantisce un accesso diretto H24, 7 giorni su 7, alla consulenza telefonica specialistica, in urgenza e non, rivolta al pubblico e agli operatori sanitari per diagnosi, terapia e prevenzione di intossicazioni acute di adulti, bambini ed animali, in seguito ad esposizione a sostanze chimiche, tossine animali e tossine vegetali.
Svolge, inoltre:
- attività di consulenza specialistica per il Pronto Soccorso dell’Ospedale della Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS
- formazione in tossicologia per operatori sanitari
- attività di vigilanza e prevenzione su sostanze tossiche e farmaci
- collaborazione con le istituzioni per la gestione di incidenti maggiori da esposizione a sostanze chimiche
- attività di reperimento, implementazione e continuo aggiornamento di banche dati tossicologiche e di banche date relative a tutti i prodotti commercializzati in Italia
- elaborazione statistico-epidemiologica dei dati relativi alle intossicazioni segnalate ai CAV in collaborazione con i CAV in Italia e con altri Enti istituzionalmente competenti
- attività di disponibilità di antidoti di provata efficacia altrimenti non facilmente reperibili per le strutture del Sistema Sanitario Nazionale
Il Centro Antiveleni è un servizio fornito dall’Unità Operativa Complessa di Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e Tossicologia Clinica. Include un responsabile medico specialista in Tossicologia Medica e un biologo e si avvale della collaborazione continuativa di Specialisti in Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva, con specifica formazione in Tossicologia.
È un servizio gratuito sia per la popolazione che per i professionisti sanitari e risponde a chiamate provenienti da tutto il territorio nazionale.
Lo Staff del Centro è inoltre membro stabile del Gruppo Tecnico di Difesa Civile della Provincia di Roma con compiti di consulenza per tutte le emergenze non convenzionali, sia accidentali che deliberate.
Nei nuovi LEA (Livelli essenziali di assistenza del SSN 2017), il Centro Antiveleni è incluso tra le 8 Aree di attività dell’assistenza ospedaliera che il SSN deve poter garantire al cittadino.
Cosa sapere
I centri antiveleni sono dei centri di informazione tossicologica aperti h 24, nei giorni feriali e festivi, che possono essere usati dalla popolazione in generale e dai medici ospedalieri o del territorio, per suggerimenti sulla gestione dei malati esposti a sostanze tossiche o presunte tali
Le intossicazioni acute sono una causa abbastanza frequente di accesso in pronto soccorso, non solo per adulti, ma anche per bambini.
I sintomi dipendono dal tipo di intossicazione e si possono manifestare anche dopo diverse ore dall’esposizione, ovvero dopo diverse ore da quando le persone hanno ingerito la sostanza tossica, oppure l’hanno respirata, c’è stato un contatto con la pelle o una iniezione della stessa sottocutanea o endovena.
Il paziente spesso si presenta in pronto soccorso dopo aver consultato il centro antiveleni, che ha dato già prime indicazioni di trattamento a casa al paziente e ha posto indicazione a controllo in pronto soccorso. Infatti, in caso di intossicazione certa o sospetta, o di dubbi su intossicazione, in situazione clinica non grave e in assenza di sintomi, meglio chiamare il centro antiveleni prima di recarsi in pronto soccorso
Perché il paziente può giungere in Pronto Soccorso
Il paziente può giungere in pronto soccorso perché, volontariamente o involontariamente per errore:
- può aver ingerito farmaci, alcool, sostanze caustiche (candeggina, detersivi, prodotti per la pulizia del corpo o della casa, prodotti di comune uso domestico, ecc), droghe, piante velenose, funghi, alimenti tossici in quanto tale o perché conservati in modo sbagliato
- può aver respirato fumi, vapori, o gas tossici a casa o in ambiente di lavoro o in altri luoghi chiusi o all’aperto: monossido di carbonio, prodotto da stufe o caldaie non ben funzionanti, sostanze respirate in seguito ad incendi, gas liberati a causa del mescolamento non consigliato di prodotti usati per la pulizia della casa, acidi o basi, prodotti tossici respirati sul luogo di lavoro o anche a casa quando usate le sostanze tossiche senza adeguati e consigliati mezzi di protezione, quali mascherine per proteggere le vie aeree o i guanti
- può essere entrato in contatto con la pelle non protetta da vestiti o guanti
- può aver iniettato sotto la pelle o in vena sostanze tossiche
- può essere stato punto o morso da insetti, ragni, serpenti o altri animali pericolosi che hanno dato importanti segni e sintomi locali o generali
Cosa fare a casa prima di arrivare in ospedale?
- Contattare il centro antiveleni, se il paziente sta ancora bene ed è stato esposto ad una sostanza certamente tossica o in caso di dubbi, prima di recarsi in pronto soccorso. Se il paziente sta male recarsi subito in pronto soccorso.
- MAI far vomitare il paziente o somministrare latte o altre sostanze autonomamente: contattare prima il centro antiveleni che darà indicazione su cosa fare prima di recarsi, se indicato, in pronto soccorso
- portare sempre la scatola dei farmaci, la bottiglia contenente la sostanza ingerita, i funghi o gli altri alimenti eventualmente avanzati (cotti, crudi o gli scarti rimasti nell’immondizia), ogni contenitore che indichi la sostanza contenuta in esso e altri elementi che possano aiutare il medico nell’identificare la sostanza cui il paziente è stato esposto
- annotare l’orario in cui si è verificato l’evento
- prestare attenzione ai sintomi
Prevenzione
- evitare travasi di sostanze tossiche in bottiglie che possono essere confuse per acqua o liquidi commestibili
- evitare di conservare sostanze tossiche in luoghi, scaffali, cassetti o altro raggiungibili facilmente dai bambini
- prestare attenzione a non lasciare in giro farmaci non custoditi, soprattutto in case dove vivono dei bambini
- annotare in rubrica un numero di telefono del centro antiveleni da chiamare in caso di dubbio o necessità
Cosa accade in Pronto Soccorso
Il paziente sarà gestito dal medico e dagli infermieri che potranno essere supportati dal centro antiveleni o, se presente in pronto soccorso, dal tossicologo, se ritenuto necessario.
Il medico, dopo aver preso in carico il paziente, chiederà, a chi lo ha accompagnato, informazioni in merito a:
- condizioni generali del paziente
- sostanza responsabile dell’intossicazione
- quando il paziente è stato esposto
- sintomi che il paziente presenta
- farmaci che il paziente assume regolarmente a casa
In pronto soccorso il paziente intossicato sarà monitorato per le eventuali variazioni del quadro clinico dovute all’intossicazione. Saranno controllati e monitorizzati, soprattutto nei casi più gravi, i battiti cardiaci e l’elettrocardiogramma, la pressione del sangue e la diuresi.
Il paziente potrà essere sottoposto a terapie, delle quali saranno adeguatamente informati anche i parenti, che riguardano:
- uso dell’antidoto appropriato, se necessario e previsto
- tecniche di decontaminazione, se necessarie, per rimuovere la sostanza tossica eventualmente ancora in contatto con il paziente:
- lavanda gastrica con un tubo che dalla bocca raggiunge lo stomaco del paziente per lavare e rimuovere le compresse o le sostanze tossiche ingerite che ancora dovessero essere presenti nello stomaco
- somministrazione di carbone attivo per bocca per assorbire le sostanze tossiche non rimosse del tutto con la lavanda gastrica
- rimozione degli abiti e lavaggio con acqua tiepida della cute che si è esposta alla sostanza tossica e sulla quale si presume essa sia ancora presente, in caso di sola esposizione cutanea
- esami del sangue e/o delle urine per identificare se c’è stato un danno di alcuni organi, quali cuore, fegato, cervello, rene, pancreas
- esami del sangue e/o delle urine per dosare la sostanza, quando ritenuto necessario e possibile
- esami ulteriori di approfondimento diagnostico quali ecografia, radiografia del torace, TAC ed endoscopia quando ritenuti necessari
In base alla gravità delle condizioni cliniche, e alla pericolosità della sostanza tossica responsabile dell’evento, il paziente potrà essere seguito da un gruppo di specialisti di diverse specialità che eseguiranno, inoltre, un monitoraggio delle condizioni cliniche e dei parametri vitali negli ambienti dell’ospedale ritenuti più opportuni, dal pronto soccorso alla rianimazione o nei reparti di degenza, per tutto il tempo necessario al ripristino delle condizioni normali del paziente, considerando anche il tempo di eliminazione della sostanza tossica stessa dall’organismo, oppure il paziente potrà essere dimesso a domicilio con tutte le indicazioni e la terapia del caso.
Cessione degli antidoti
Come richiedere la cessione degli antidoti
- Contattare il centro antiveleni della Fondazione al numero 063054343
- Definire il caso clinico e condividere l’indicazione all’utilizzo dell’antidoto per il nulla osta alla cessione
- Inviare apposito automezzo per il trasferimento dell’antidoto, salvo condizioni di urgenza da valutare con il medico referente del Centro Antiveleni, presso il bancone del triage del pronto soccorso della Fondazione Gemelli
- Presi accordi con il centro antiveleni e inviato l’automezzo sarà necessario inviare la richiesta di antidoto dalla struttura richiedente, specificando il tipo di antidoto richiesto, la quantità, le generalità del paziente e il medico richiedente, in uno dei seguenti modi, concordato telefonicamente con il medico referente del Centro Antiveleni:
- Via fax al numero 0630154989, presso i locali del Centro Antiveleni, nei giorni feriali fino a quando è presente il personale CAV presso i locali del Centro Antiveleni
- Via fax al numero 0630156236, presso i locali della TIPO, nei giorni notturni e festivi e quando il medico referente del Centro Antiveleni opera presso la Terapia Intensiva Postoperatoria TIPO
- Via fax al numero 0635510331, presso il Pronto Soccorso, in caso di inaccessibilità agli altri numeri
Si chiede al medico che richiede l’antidoto di fornire i contatti della farmacia dell’ospedale cui il Centro Antiveleni potrà eventualmente richiedere la restituzione dell’antidoto fornito.
Lista degli antidoti disponibili
Nome Commerciale | Principio Attivo | Nome Commerciale |
Alcool etilico 95% | Alcool etilico | Glicol etilenico Alcool metilico |
Amido di riso | Amido di riso | Ingestione composti iodati |
Anexate | Flumazenil | Benzodiazepine |
Antizol | Fomepizole | Glicol etilenico Metanolo |
Atropina | Atropina solfato | Intossicazioni organofosforici e carbammati. Avvelenamento Amanita muscaria o parasimpaticomimetici |
BAL | Dimercaprolo – Butacaina | Arsenico, Mercurio, Altri Metalli pesanti |
Benadon | Vitamina B6 | Isoniazide, Idralazina, Penicillamina, Cicloserina, Glicole etilenico, Crimidina, Giromitrina. |
Benerva | Tiamina cloridrato (vitamina B1) | Alcool etilico Glicole etilenico |
Blu di Metilene Metiltioninio | Blu di Metilene | Veleni meta-emoglobinizzanti |
Blu di Prussia | Blu di Prussia Radiogardase | Tallio, Cesio, Rubidio ed altri metalli pesanti |
Contrathion | Pralidossima metilsolfato (PAM) | Esteri organofosforici |
Cyanokit | Idrossocobalamina | Cianuri |
Dantrolene | Dantrolene sodico | Ipertermia maligna farmaco indotta |
Desferal | Deferoxamina | Ferro |
Digibind | Anticorpi anti-digitale (FAB) | Digossina Digitossina |
Fisostigmina | Fisostigmina salicitato | Intossicazione da atropina e derivati (sindromeanticolinergica centrale) |
DMSA succicaptal | Succimer | Mercurio |
DMPS dimaval | DMPS | Mercurio Piombo |
Ca DTPA trisodium Calcio pentate Ditripentat | Ca DTPA | metalli transuranci (plutonio, americio, curio, californio e berkelio) e radioattivi |
Firazyr | Icatibant | Trattamento degli attacchi di angioedema ereditario negli adulti |
Glucagone | Glucagone | Ipoglicemia, Intossicazione da Beta-bloccanti |
Hidonac | Acetilcisteina (N-acetilcisteina, NAC) | Paracetamolo |
Intralipid | 1000 ml contengono: lipidi di soia 100 g, fosfolipidi di tuorlo d’uovo 12 g | Arresto cardiaco indotto da anestetici locali non responsivo alla terapia standard. Parte integrante di un regime Terapeutico nutrizionale Parenterale bilanciato. |
Legalon | Silibinina | Trattamento delle intossicazioni da Amanita Phalloides |
L-Carnitina Carnitene | Levocarnitina | Iperammoniemia ed epatotossicità ad acido valproico |
Levofolene | lederfolin | Metotrexate Metanolo |
Metadoxil | metadoxina | Etanolo |
Narcan Naloxone | Naloxone cloridrato | Oppiacei |
Normosang | Emina Umana | Crisi acute di porfiria epatica |
ONDEXXYA | Andexanet alfa | Indicato nei pazienti adulti trattati con un inibitore diretto del fattore Xa (FXa) (apixaban o rivaroxaban), quando è richiesta l’inversione della terapia anticoagulante a causa di emorragie potenzialmente fatali o incontrollate |
Parlodel | bromocriptina | Sindrome neurolettica maligna |
Potassio ioduro | kaliumiodid | Iodio radiattivo |
Penicillamina | D-penicillamina | Piombo Mercurio Sali di rame |
Praxbind | Idarucizumab | Pradaxa |
Protamina | Protamina cloridrato | Sovradosaggio eparina |
Sodio calcio edetato CaNa2EDTA | Calcio edetato bisodico | Piombo |
Sodio tiosolfato | Tiosolfato di sodio | Acido Cianidrico Iodio Ipoclorito |
Viper Venom antiserum, European (Equine) | Antitossina Antivipera | Vipera europea Uso EV anche se sulla confezione è indicato solo IM |
Viperatab | Antitossina Antivipera | Vipera europea |
Terra di Fuller | Polvere | Paraquat |