Verso l’ora legale senza timori
Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo, le lancette dell’orologio faranno un balzo in avanti di un’ora, dando così il via così alla stagione dell’ora legale, un regalo di tanta luce in più per le nostre giornate. Ma il passaggio da ora solare a ora legale può provocare disturbi? Il professor Alfredo Pontecorvi, Direttore della UOC di Medicina Interna, Endocrinologia e Diabetologia della Fondazione Policlinico Gemelli e Professore Ordinario di Endocrinologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Campus di Roma, ne ha parlato nella puntata di Uno Mattina del 24 marzo.
“Se ci sono problemi – rassicura l’esperto – questi sono solo di lieve entità e durano pochi giorni, quelli necessari per l’adattamento al nuovo orario. Nel lungo termine invece non sembrano esserci particolari problemi. In letteratura sono stati pubblicati una serie di studi che suggeriscono un aumento di incidenti cardio e cerebro-vascolari a ridosso del cambio di orario, ma sono osservazioni che andrebbero confermate da casistiche più ampie. Di certo però il passaggio da ora solare a ora legale (e viceversa) può dare saltuarie variazioni ormonali, soprattutto a carico di quegli ormoni che seguono un preciso ritmo circadiano, come il cortisolo o il GH. Molti dei nostri ormoni mostrano importanti fluttuazioni nel corso della giornata; è il caso ad esempio del cortisolo che è più alto al mattino e diminuisce molto durante la notte tanto da essere usato nella sua misurazione salivare, per diagnosticare eventuali funzionamenti eccessivi delle ghiandole surrenaliche. All’inverso, come intuivano anche le nostre nonne (con il celebre ‘dormi che cresci!’), l’ormone della crescita (il GH) aumenta durante la notte. E dunque, con il passaggio all’ora legale, oltre a sistemare le lancette dell’orologio, dobbiamo risincronizzare anche le lancette del nostro orologio biologico.”
E rispetto alla proposta di adottare l’ora legale tutto l’anno per avere più ore di luce naturale? Potrebbero esserci ripercussioni sulla salute?
“La Spagna, un paese simile al nostro per quel che riguarda stile di vita e abitudini alimentari – ricorda il professor Pontecorvi – è come se avesse l’ora legale tutto l’anno. Questo Paese si trova, infatti, sul meridiano di Greenwich, ma negli anni ’40 il generale Francisco Franco decise di adottare il fuso orario dell’Italia e dei Paesi del centro Europa. Nonostante la diversa esposizione alla luce solare questo non sembra impattare negativamente sulla salute dei suoi cittadini. L’esposizione solare, infatti, non è solo importante per i nostri bioritmi, ma anche per il nostro benessere psicologico”.
Secondo dati ricordati dal professor Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), intervenuto a Uno Mattina insieme al professor Alfredo Pontecorvi, adottare l’ora legale tutto l’anno comporterebbe per l’Italia un risparmio di 382 milioni di euro in bolletta (dati Terna stimano un risparmio di 720 milioni di kilowattora l’anno) e una riduzione di 200.000 tonnellate di emissioni di CO2 in atmosfera, che corrispondono a quanto potrebbero captare 2-6 milioni di alberi. Un bel risparmio economico, tra l’altro amico dell’ambiente.
Maria Rita Montebelli