Tripudio di generosità al gala della ricerca di Fondazione Policlinico Gemelli

Alla charity dinner annuale, raccolti oltre 550.000 Euro che serviranno a potenziare le ricerche e il servizio di biopsia liquida e a rendere più confortevole l’attesa dei familiari dei parenti ricoverati al pronto soccorso, fornendo loro informazioni in tempo reale attraverso un’app, monitor in sala d’attesa e medici dedicati. Preziosi la stima e l’affetto dimostrati dai tanti donatori e dalle tante personalità presenti alla serata.
Sono oltre 500 i ricercatori che, insieme a migliaia tra medici e infermieri, mandano avanti ogni giorno la ‘macchina’ del Policlinico Universitario Agostino Gemelli, uno dei più grandi ospedali privati non profit d’Europa, nonché polo di ricerca di fama internazionale. E proprio la ricerca, che coltiva la speranza di cure sempre più efficaci, anche per chi è affetto da patologie oggi difficili da trattare, ha bisogno di idee nuove, ma anche di un sostegno economico adeguato e costante nel tempo. Il Policlinico Gemelli, nato nel 1964 e divenuto Fondazione Privata No Profit nel 2015 per iniziativa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, che al 2018 è anche Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) per la medicina personalizzata e le biotecnologie innovative, partecipa e con grande successo, ai bandi di ricerca nazionali, europei e internazionali. Ma c’è bisogno di uno sforzo in più, quello che può arrivare dal cuore delle persone che decidono di investire nel futuro, mettendo a disposizione delle donazioni per la ricerca.
L’evento clou dell’anno a sostegno della ricerca del Gemelli è la Charity Dinner autunnale, ospitata ieri sera nelle magnifiche Corsie Sistine, commissionate nel 1473 da Papa Sisto IV, lo stesso della Cappella Sistina. Pensate come ‘ospedale’ per assistere pellegrini in difficoltà (San Pietro è ad un passo di distanza) e le vittime delle tante epidemie dell’epoca, le ‘Corsie’ sono un capolavoro di architettura e di affreschi, con finalità che ben si sposano con le finalità della Charity Dinner: migliorare l’assistenza ai pazienti. Ieri, mettendo a disposizione un tetto, ambienti magnifici e musicoterapia (tra le corsie c’era anche un organo); oggi, attraverso la ricerca.
“Il Gemelli è perfettamente integrato con questa città, alla quale offre ogni giorno un servizio straordinario, come parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale– commenta il Presidente di Fondazione Policlinico Gemelli Daniele Franco-. E il successo di questa serata è la prova tangibile di quanto le persone apprezzino il nostro operato e ripongano in noi la loro fiducia, anche attraverso questo ampio sostegno alla ricerca e al miglioramento di un servizio essenziale qual è il Pronto Soccorso”.
“Siamo molto grati a tutti voi per la generosità e la fiducia nei confronti di questo ospedale che tanto fa per questa città e non solo – ha affermato Elena Beccalli, Rettrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore-. Con i fondi raccolti potenzieremo due progetti importanti, nello spirito di continuare a coltivare un’idea di ospedale al servizio di ogni persona, con una dedizione quotidiana per le attività di cura, ma anche con un’attenzione particolare all’innovazione e alla ricerca”.
“Una bellissima iniziativa questa della charity dinner, avviata dallo scorso anno – esordisce Daniele Piacentini, Direttore Generale di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS -. Siamo orgogliosi del grande riscontro ottenuto da parte delle istituzioni e di tanti donatori, fondazioni, aziende che vogliono contribuire a supportare la ricerca clinica e di base del nostro Policlinico. La ricerca è un asset straordinario perché porta innovazione e miglioramento della qualità delle cure per le persone che noi assistiamo ogni giorno. Ma per farla bene serve investire, in primo luogo nelle persone, con le loro competenze, passione e dedizione; ma anche in tecnologie, facility e organizzazione, che devono essere ottimali. E per tutto questo servono risorse. Gli ospedali curano tante persone, ma a loro volta hanno bisogno di essere presi in cura”.

“Il Policlinico Gemelli, fondato 61 anni fa, è un ospedale ‘giovane’ nell’ecosistema italiano – ricorda il professor Antonio Gasbarrini, Direttore Scientifico di Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e Ordinario di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – ma, soprattutto in questi ultimi anni, questa realtà è ‘esplosa’ a livello nazionale e internazionale, con la sua Facoltà di Medicina e Chirurgia a dargli carburante. Lo prova anche la pioggia di premi ERC (European Research Council), il ‘Nobel della ricerca’ in Europa, vinti dai nostri ricercatori quest’anno, il numero più alto in Europa. Con le nostre ricerche qui al Policlinico Gemelli stiamo studiando quello che dominerà la pratica clinica nei prossimi anni e una di queste è la biopsia liquida, che consentirà di fare diagnosi precocissime, follow up e terapie personalizzate in oncologia”.

I proventi della serata andranno quest’anno a finanziare le ricerche e il servizio sulla biopsia liquida (che permetterà nel prossimo futuro di affinare sempre più la diagnosi e la terapia dei tumori), mentre l’asta benefica battuta da Christie’s Italia ha consentito di raccogliere ulteriori fondi che saranno investiti in un progetto innovativo, illustrato dal Professor Francesco Franceschi (direttore della UOC di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso di Fondazione Policlinico Gemelli e Ordinario di Medicina Interna dell’Università Cattolica), per migliorare l’attesa presso il Pronto Soccorso e la comunicazione tra i medici e i parenti dei pazienti in trattamento, attraverso una speciale ‘app’ per cellulare e monitor collocati in sala d’attesa.

La serata, condotta da Caterina Balivo, è stata introdotta dalla testimonianza di una paziente, alla quale ha prestato la sua voce Violante Placido, che racconta di essere approdata ad un porto sicuro, quando ha sentito le parole “Non si preoccupi, ci siamo noi a pensare a lei”. È la sintesi del ‘prendersi cura’, espressa dall’indimenticabile professor Giovanni Scambia in un momento difficile della vita della signora Raffaella. Che da allora non si è più sentita lasciata sola con il suo tumore raro, fino a quando nella sua testa sono scattate le parole ‘ce la farò’, in un bellissimo presagio di guarigione. Per questo, una volta superato l’ostacolo, Raffaella ha deciso di sostenere la causa della ricerca, come atto di restituzione per quello che aveva ricevuto, ma anche per aiutare chi ancora si trova a metà del guado, a lottare contro la malattia. “Volevo fare qualcosa per la ricerca, perché la ricerca cambia la vita. Le vite. Bisogna donare perché la ricerca è l’unica via, e questa non è un’ipotesi: io l’ho provata sulla mia pelle. Oggi sono viva”. È la sua testimonianza di vita e la forza del suo endorsement alla ricerca.
Una call to action quella del gala per la ricerca raccolta anche dalle tante celebrity presenti all’evento, tra le quali Maria Grazia Cucinotta, Raoul Bova, Amara e la stessa Violante Placido. Tante le personalità presenti alla cena di gala: il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Quintavalle, direttore Generale della ASL Roma 1, Gianni e Maddalena Letta, Barbara Palombelli e Francesco Rutelli, Roberto Giacobbo, Alberto Matano, Esther Crimi, Maria Soave, Benedetta Rinaldi. Con loro lo chef Francesco Aquila che ha ideato il menu, offerto da Serenissima Ristorazione.
Fondamentale per il successo della charity dinner, che ha permesso di raccogliere € 550.000 è stato il contributo di: ASL Roma 1, Fondazione Ronald McDonald Italia, Ciccarelli, Leonardo, Siae, Serenissima
Ristorazione con la generosa partecipazione di Acta Group, Alexion, Angelini Industries, Associazione Elie Mimmo Fadlun, Banca del Fucino, Ce.Di. Gros, Coldiretti, Confagricoltura, Christie’s, Daniela Memmo D’Amelio, Deenova, Enel, Englandstar, EY, Fondazione Andreotti Brusone, Fondazione CDP, Fondazione Golinelli, Fondazione Lene Thun, Fondazione Lottomatica, Fondazione per l’Oncologia Pediatrica, Fondazione Garavani e Giammetti, GDMH, Gemmo, Gilead, Institut AllergoSan Pharma, Intesa Sanpaolo, Italfarmaco, Italo, KPMG, Leocancercare, Maire, Maite Bulgari, Medipass, Mercurio, Philips, Poste Italiane, Quicare, Roche, Senior L’età della saggezza Onlus, Servizi Ospedalieri, Siemens, UCB, Unicredit, Unisalute, Wind3 e il sostegno offerto da AG Pharma, Angelini Wine & Estates, Arim, Bertani, Laura Biagiotti, Bracco Imaging, Conti Thun, Brunello Cucinelli, Dorna SBK, Elco, Cantine Ferrari, Fondazione Musica per Roma, Forvis Mazars, Hausmann & Co., Hurba, Infinity Office, Ita Airways, Laserwall, L.P. Edilizia 2019, Medicaroid, My Style Bags, Palco Reale, Range Rover, RDS, Maria Luisa Rocchi Flowers, Rocco Forte Hotel de la Ville, Squale, Talarico, Teatro dell’Opera di Roma, Tennis and Friends, Thun e Vivaio Torre Gaia.
Maria Rita Montebelli




























