Un compleanno speciale. Il ricordo del professor Celestino Pio Lombardi
Un chirurgo dalle mani sapienti e dal cuore grande, come ben sanno pazienti, studenti, colleghi, amici e tutti quelli che hanno avuto la fortuna di fare un tratto di strada insieme. Un’ondata di affetto commosso è arrivata dalle tantissime persone che hanno preso parte al ricordo del professor Celestino Pio Lombardi, organizzato in occasione del suo compleanno presso la Sala MediCinema dal titolo “La missione nella cura”. Voluta e realizzata e per migliorare la degenza di chi era ricoverato al Gemelli, ne fu responsabile scientifico, studiando l’”effetto pausa” prodotto dalla visione di un film. E per trasmettere la sua testimonianza di uomo di Scienza e di Fede, la moglie Mariella Zezza Lombardi finanzierà a partire da questo anno accademico delle borse di studio destinate ai migliori laureati di Medicina e Chirurgia e di Scienze Infermieristiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Un’esistenza generosa riassunta nella targa scoperta il 27 settembre: “In ricordo del professor Lombardi che ha tanto amato la sua missione di chirurgo, coniugandola alla bellezza, in ogni sua espressione. Questa sala cinematografica è il suo progetto più caro, sintesi dell’alleanza tra paziente, personale sanitario e medico e le diverse forme dell’arte”. Nuccio (si presentava a tutti così) ha lasciato segni indelebili della sua filosofia di vita, come hanno raccontato i partecipanti all’affollato evento, organizzato dalla Professoressa Daniela Chieffo, un mosaico di preziose ‘istantanee’, intessute di memorie e affetto che dal video iniziale hanno preso forma descrivendolo da angolazioni diverse. Ne riportiamo alcune.
“Ho deciso di aggiungere stabilmente il suo cognome al mio, per ‘portarlo’ sempre con me. E d’altronde Nuccio è sempre presente,
anche qui, attraverso la memoria di chi lo ha preceduto, di chi lo ha accompagnato e di chi prenderà il suo posto. Il senso delle borse di studio questo: prendersi cura del futuro. Mariella Zezza Lombardi, la moglie)
“La giornata di oggi è dedicata a un chirurgo di fama internazionale, il professor Lombardi, una persona che ha insegnato non solo la medicina, ma anche il senso di prossimità con il paziente, l’importanza della relazione umana, il senso della missione della cura. L’ospedale è un luogo nel quale, oltre a essere medici e operatori sanitari, si è ‘persone’. E tra le persone possono crearsi legami forti e indissolubili” (Marco Elefanti, Direttore Generale, Fondazione Policlinico Gemelli).
“È un’occasione per riflettere, anche insieme agli studenti, su quanto sia importate per la cura la sinergia tra amore, relazione, fede, e fiducia. La medicina è creatività, intuizione ed è intesa anche come forma dell’arte. Ma bisogna prima di tutto pensare alla persona, promuovere chi siamo anche al di fuori dell’essere medico, grazie alla generosità e all’ascolto. Così come faceva il professor Lombardi. Grazie Nuccio” (Daniela Chieffo, psicologa).
Nuccio si prendeva cura della persona, prima ancora che del paziente. “Lui aveva capito che ‘curare’ non si esaurisce in quello che un chirurgo sa fare con le mani. È vedere e andare oltre il gesto chirurgico, per prendersi davvero cura di una persona.”(Sergio Alfieri, chirurgo)
Le borse di studio per i laureati top di Medicina e di Scienze Infermieristiche. “Nuccio e Mariella hanno lasciato dietro di loro non solo tanto affetto, stima e amicizia, ma anche progetti concreti, come quello della Sala MediCinema, un’aula allegra che trasmette tanta speranza e dove da oggi c’è una targa che lo ricorda. Ma non solo. Hanno deciso di dedicare delle borse di studio ai migliori laureati della Facoltà di Medicina e Chirurgia e di Scienze Infermieristiche; e questo sarà un altro importante tassello per continuare a tenere viva la memoria di Nuccio Lombardi e ricordare quello che ha fatto per la nostra comunità.”(Antonio Gasbarrini, Preside di Medicina e Chirurgia)
“La cappella di San Giuseppe Moscati era il primo luogo che il professor Lombardi frequentava ogni giorno entrando al Gemelli e anche l’ultimo, al momento di uscire. Mariella e Nuccio ci hanno voluto far dono di una reliquia preziosa di San Pio da Pietrelcina, al quale lui era profondamente devoto essendo nato a San Giovanni Rotondo, come anche a Santa Teresa di Calcutta che lo cerco personalmente per un delicato intervento a cui sottoporre la sua Madre Generale” (don Nunzio, assistente spirituale del Gemelli)
“Il professor Lombardi ha letteralmente traghettato l’idea di Medicinema all’interno del Gemelli. Ha dato un endorsementconvinto a questa idea, nata in Gran Bretagna nel 2016 e portata in Italia da Fulvia Salvi. Ne ha capito il valore è l’ha supportata da subito. Credeva fortemente nella terapia del sollievo, realizzata anche attraverso il cinema. E la sua vision è stata vincente: da un paio di anni, sono in corso progetti scientifici volti a misurare i benefici che i pazienti ricevono dall’assistere alle proiezioni cinematografiche offerte ai degenti grandi e piccoli del Gemelli, in questa bellissima Sala MediCinema”. (Marina Morra, Medicinema)
“Nuccio è stato sempre molto vicino ai bambini. Quando mi ha parlato dell’iniziativa ‘MediCinema’ sono stato travolto da un’ondata di entusiasmo. Non dimenticherò mai l’emozione di quando i bambini hanno visto il primo film in questa sala. E non si tratta solo di una bellissima iniziativa. È un progetto che fa anche bene. I bimbi che assistono ai film qui nella Sala MediCinema, quel giorno hanno meno bisogno di anti-dolorifici” (Eugenio Mercuri, pediatra).
“Siamo sempre molto vicini ai pazienti e sentiamo tanta sintonia con loro. A volte ci capita di sottoporli ad una metodica invasiva e la stessa mattina di accompagnarli qui in sala Medicinema, per un bellissimo momento di sollievo”. (Carmen Nuzzo, SITRA)
“Un uomo buono, generoso, ironico e amorevole. Il suo è un messaggio di vita straordinario. Una persona fuori dal comune. È così che mi piace ricordarlo”. (Massimo Antonelli, rianimatore)
“Ho avuto il privilegio della sua amicizia, nata in tempi recenti, nel 2021. In occasione della sua vincita al concorso di Ordinario. Aveva un grande senso di appartenenza a questa struttura e questo,agli occhi di un Direttore del Personale è il valore più grande. Mi diceva sempre “ricordati che siamo medici, curiamo le persone. Il nostro obiettivo sono i nostri pazienti, le persone”. (Roberta Galluzzi, direttore Risorse Umane)
“Quelle che abbiamo sentito oggi sono testimonianze che ci fanno sentire parte integrante di questa comunità, insegnamenti che ci fanno capire qual è il nostro posto e che ci stimolano ad andare avanti”. (Antonio Sibilla, rappresentante degli studenti di medicina)
“Ho due grandi passioni nella vita: la medicina (mi sono laureata qui) e la pallanuoto. E gli insegnamenti che ho avuto qui in Cattolica, vanno ben oltre quelli che si trovano sui libri. Il professor Lombardi per me è un grande esempio”. (Domitilla Picozzi, ex studentessa di medicina UCSC e campionessa di pallanuoto).
“Ero amico di Nuccio sin dai tempi delle superiori, quando entrambi frequentavamo il ‘Massimo’. Già allora, Nuccio era il ‘biglietto da visita’ del nostro Istituto, il delegato al saluto delle personalità più importanti che venivano in visita da noi. A legarci è stata anche la passione per lo sport, dallo sci, alla vela. Nuccio era un uomo di cultura, un uomo ‘rinascimentale’ che sapeva e siinteressava di tutto. Sempre curioso della vita, aveva fatto sual’esortazione di Steve Jobs: stay foolish, stay hungry”. (Luca Revelli, chirurgo)
“È stato il mio mentore e maestro da sempre. Ed è sempre stato al mio fianco; mi spronava continuamente a crescere, a far meglio. Alzava sempre l’asticella prima di me, per farmi credere nelle mie capacità”. (Annamaria D’Amore, chirurgo).
Maria Rita Montebelli