Tablet in reparto: le vie della relazione medico-paziente in tempi di Coronavirus
Al tempo del coronavirus la comunicazione passa principalmente attraverso la tecnologia e così i tablet sono divenuti un mezzo importante anche nella vita degli ospedali per tenere in contatto i pazienti in isolamento nei reparti e i familiari.
Questa condizione di distanziamento sociale causa nei degenti e nei propri cari sia un forte senso di frustrazione che una privazione affettiva.
“La deprivazione emotiva può determinare per i pazienti regressione della funzione cognitiva, motoria e funzionale - spiega il professor Roberto Pola dell’UOC di Clinica Medica e Malattie Vascolari del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS. Presso il nostro reparto – continua il professor Pola – i tablet sono in questa emergenza uno strumento indispensabile”.
A rendere possibile questa relazione a distanza sono state alcune aziende che hanno donato tablet e smartphone, tra cui CKH Innovations Opportunities Development, Intellitronika, Fondazione ABCD, Master Forniture, H2O.
“Questa iniziativa solidale – prosegue Pola - ha dato il via a uno studio scientifico “Digital Communication Against Covid”, che ha lo scopo di valutare i possibili benefici della comunicazione digitale in sostituzione della presenza di parenti in pazienti ospedalizzati per Covid-19”.
Nello studio sono inclusi pazienti ricoverati presso diverse UOC del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, tra cui Neuroriabilitazione ad Alta Intensità, diretta dal professor Luca Padua, che coordina il progetto di ricerca insieme al professor Roberto Pola, Clinica Medica e Malattie Vascolari, diretta dal professor Raffaele Landolfi, Medicina Interna e Gastroenterologia, diretta dal professor Antonio Gasbarrini. Ogni soggetto reclutato nello studio può effettuare videochiamate con una persona cara utilizzando smartphone o tablet disponibili in reparto. La durata della videochiamata varia da 5 a 10 minuti. Durante l'esperimento sono rilevate: frequenza cardiaca massima; frequenza cardiaca minima; pressione sistolica, diastolica e media; ossimetria. Ai pazienti e familiari è stato inoltre somministrato un questionario per la misurazione delle emozioni durante la videochiamata.