Report COVID: superati i 1.500 lavori di letteratura scientifica recensiti negli ultimi 11 mesi
Dal 31 marzo dello scorso anno un “diario scientifico” con una crescente “tiratura” sui migliori studi prodotti dalla comunità mondiale dei ricercatori impegnati nella lotta contro Sars-CoV2. Curatore l’infettivologo di Cattolica e Gemelli Roberto Cauda insieme a un team di giovani medici.
Un lavoro certosino, portato avanti giorno dopo giorno, di grande utilità e crescente interesse nei lunghi mesi della pandemia da giovani infettivologi della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. È la ‘Ricerca bibliografica COVID-19’ (ormai noto come ‘Report COVID’) realizzata e condivisa quotidianamente sotto la supervisione di Roberto Cauda,professore Ordinario di Malattie infettive all’Università Cattolica e direttore dell’UOC di Malattie infettive del Gemelli. A metà tra un journal watch e un journal club, il Report COVID, che arriva puntuale come newsletter ogni mattina (comprese quelle di Natale o di Capodanno), è un prezioso aggiornamento quotidiano su tutto ciò che accade nella comunità scientifica mondiale intorno al COVID-19. Una selezione degli articoli più rilevanti che investe vari argomenti: dall’epidemiologia, ai vaccini, alle terapie, alla diagnostica, fino alle famigerate ‘varianti’, trend topic del momento.
La newsletter riporta per ogni studio scientifico l’abstract e un breve commento ragionato, oltre alle indicazioni bibliografiche e al link dove “scaricare” l’articolo in extenso.
L’iniziativa è nata il 31 marzo 2020 da un’idea del professor Cauda, con l’intento di fornire ai medici impegnati sul campo, sia nei Reparti di Malattie Infettive del Gemelli che nel Columbus COVID 2 Hospital, “un facile e rapido aggiornamento sugli aspetti più significativi della malattia - ricorda il professor Cauda - allora per molti aspetti nuova. In questa ottica i report quotidiani hanno assolto a questo compito, non solo raggiungendo i medici impegnati sul campo, ma una platea sempre più vasta di medici e ricercatori sia direttamente (l’indirizzario è cresciuto nel tempo) che indirettamente, perché molti li hanno fatto circolare a più persone. Li ricevono i medici di altre università italiane (Campus Bio-Medico, Verona, Chieti, Sapienza, Magna Graecia-Catanzaro, Tor Vergata, Brescia), straniere (Francia, Cile, Bolivia e Regno Unito) e di Istituzioni pubbliche (Regione Lazio, Istituto Superiore Sanità, INMI L. Spallanzani, USL Centro Toscana, ASL RM1, Ambasciata Italiana in Myanmar)”. Sono stati inoltre condivisi con il personale sanitario del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri presso il centro CSE Covid-19 della Caserma ‘Salvo D’Acquisto’ di Roma di cui il professor Roberto Cauda è Responsabile Scientifico.
Il Report COVID è un valido compendio, immediatamente fruibile e traslabile in clinica, di tutti gli ambiti di ricerca che ruotano intorno al nemico numero uno del momento. Dal giorno di avvio del report, sono stati recensiti oltre 1.500 articoli di letteratura scientifica, sugli oltre 104.000 pubblicati dallo scorso anno. Un patrimonio di conoscenze al servizio di tutti, redatto inizialmente dal dottor Alberto Borghetti e successivamente, da molti mesi a questa parte, dai dottori Arturo Ciccullo prima ed Elenora Taddei dopo.
Una lettura imprescindibile per tutti i medici che vogliano essere al passo con il cutting edge della ricerca sul COVID, ma anche per i ‘cultori della materia’ e per gli altri professionisti, come i giornalisti medico-scientifici.
Il Report COVID è fruibile liberamente anche sul sito di Regione Lazio , su quello della SIMIT, Società Italiana Malattie Infettive, su quello dell'Ordine dei Medici di Roma e, catalogato per argomenti, sul sito della Fondazione MISI (Fondazione Malattie Infettive e Salute Internazionale) di Brescia.
Maria Rita Montebelli