“Qui c’è RaiPlay”: un progetto per vivere meglio il tempo in ospedale

“Qui c’è RaiPlay”: un progetto per vivere meglio il tempo in ospedale
Roma, 20 ottobre 2025 – Questa mattina presso la Sala Consiliare della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS a Roma ha avuto luogo la presentazione del progetto “Qui c’è RaiPlay”, per vivere meglio il tempo in ospedale”.
Sono intervenuti: Daniele Franco – Presidente Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS; Giampaolo Rossi – Amministratore Delegato Rai; Simona Agnes – Consigliera di Amministrazione Rai; Daniele Piacentini – Direttore Generale Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS; Antonio Gasbarrini – Direttore Scientifico Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Elena Capparelli – Direttrice di Rai Play. Presente una rappresentanza di medici e personale sanitario delle aree e dei reparti del Policlinico Gemelli dove si è avviata la prima fase del progetto pilota: Cemad, Cemi, Giardino terapeutico, Pronto soccorso pediatrico, Gemelli Art.
Sono intervenuti anche Antonio Chiaretti (Direttore Ps Pediatrico); Gianluca Franceschini (Direttore della UOC di Chirurgia Senologica e del Centro Integrato di Senologia); Maria Antonietta Gambacorta (Direttrice della Radioterapia Oncologica del Gemelli ART); Francesco Landi Direttore del Dipartimento Scienze dell’Invecchiamento, Ortopediche e Reumatologiche; Carmen Nuzzo (Direttrice SITRA).
Attraverso la presenza di RaiPlay e RaiPlay Sound all’interno del Policlinico Gemelli, si vuole offrire un supporto concreto alle persone che ogni giorno frequentano la struttura: pazienti, familiari, accompagnatori e operatori sanitari. L’obiettivo è proporre contenuti di valore, pensati per accompagnare i momenti delicati e spesso complessi della quotidianità ospedaliera, contribuendo a migliorare l’esperienza di chi si trova all’interno del Policlinico.
Il progetto nasce per ispirare, informare e distrarre positivamente, offrendo un’occasione per alleggerire la permanenza in ospedale, coinvolgendo anche la sfera emozionale dei pazienti e dei loro familiari. Accedere a contenuti di qualità significa, in questo contesto, respirare bellezza e cultura anche tra le mura ospedaliere, trasformando un tempo di attesa o di cura in un’opportunità per prendersi cura di sé sotto un profilo più ampio.
Perché RaiPlay?
Perché RaiPlay non è solo una piattaforma tecnologica, ma può diventare una piattaforma sociale. Offrire contenuti gratuiti e selezionati all’interno di un luogo di cura significa creare un legame di valore con il pubblico, promuovendo un investimento culturale che arricchisce il percorso ospedaliero.
L’iniziativa si inserisce in modo naturale nel contesto del Policlinico Gemelli, da sempre attento alla centralità della persona, contribuendo a rendere l’ambiente più accogliente e umano. L’obiettivo è quello di stimolare una partecipazione più consapevole, con possibili benefici che, in alcuni casi, possono riflettersi anche sui risultati clinici.
Come funziona il progetto?
Il progetto si articola in diverse iniziative, alcune già avviate e altre in fase di sviluppo, che prevedono la promozione e l’utilizzo dei contenuti di RaiPlay e RaiPlay Sound in spazi dedicati all’interno del Policlinico, come ad esempio:
• Sale d’attesa e aree di accoglienza
• Reparti oncologici
• Ludoteche e spazi pediatrici
• Altri ambienti comuni strategici
I contenuti, selezionati da professionisti con competenze specifiche, vengono organizzati in collezioni tematiche pensate ad hoc per il contesto ospedaliero e per i diversi spazi di riferimento, con l’obiettivo di offrire un’esperienza di fruizione personalizzata.
Gli utenti potranno accedere ai contenuti in modalità personalizzata, attraverso:
• Device fissi installati nelle aree comuni
• Device personali, grazie a touchpoint digitali con QR code, per una fruizione autonoma e semplice
Un’esperienza culturale e umana
“Qui c’è RaiPlay” è un progetto che vuole accompagnare il percorso ospedaliero con contenuti che parlano alle persone, offrendo informazione, intrattenimento, cultura e sollievo. Un modo per umanizzare sempre di più i luoghi di cura, rendendo l’esperienza ospedaliera più ricca di stimoli positivi per tutti.
«La presenza della Rai al Policlinico Gemelli ha un valore simbolico e concreto, che incarna bene la nostra missione: essere vicini alle persone in ogni momento della vita, anche e soprattutto nei luoghi in cui la fragilità umana si manifesta con più forza – dichiara Giampaolo Rossi, amministratore delegato Rai – . Come Servizio Pubblico, sentiamo la responsabilità di offrire narrazioni che sappiano accompagnare, confortare e ispirare speranza. L’arte e la cultura sono strumenti potenti di cura, capaci di sollevare lo sguardo e l’animo. Con progetti come questo, la Rai ribadisce la propria vocazione di impresa culturale e “umana”, che mette al centro la persona, con empatia, ascolto e attenzione. Essere qui – prosegue Rossi – significa confermare che Rai c’è, con le sue voci, le sue immagini, i suoi racconti e tutta la pervasività digitale di Rai Play e Rai Play Sound. Al fianco di chi soffre e di chi se ne prende cura».
«Ringrazio sentitamente la Rai per avere voluto realizzare questo progetto pilota con il Policlinico Gemelli in coerenza con il cuore della nostra missione che è di curare la persona nella sua interezza – afferma Daniele Franco,Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – . Offrire ai pazienti e ai loro familiari la possibilità di accedere a contenuti culturali di qualità come quelli prodotti dalla Rai, attraverso Rai Play e Ray Play Sound, significa contribuire al loro benessere emotivo e restituire un senso di normalità durante la presenza in ospedale. Siamo quindi grati al Servizio Pubblico della Rai per aver condiviso con noi questa visione: umanizzare l’ospedale – conclude Franco – vuol dire anche farsi carico di tutto il tempo di cura, restituendogli valore e dignità».













