Il Ministro Lorenzin ha inaugurato al Policlinico Gemelli il Centro di Medicina e di Chirurgia ricostruttiva pelvica femminile
Si chiama Centro di Medicina e di Chirurgia ricostruttiva pelvica femminile, ed è la nuova struttura del Polo per la Salute della Donna e del Bambino del Policlinico universitario “Agostino Gemelli” di Roma dedicata al trattamento delle patologie urinarie femminili e del dolore pelvico cronico in tutte le sue forme, mediante apparecchiature di avanguardia e grazie all’utilizzo delle più avanzate tecnologie.
L’innovativo Centro, il primo in Italia che si occupa in maniera esclusiva di queste patologie e che sarà operativo entro un mese, è stato inaugurato oggi, lunedì 7 marzo, dal Ministro della Salute, on. Beatrice Lorenzin, alla vigilia della Giornata Internazionale della Donna. Ad accogliere il Ministro Lorenzin il Direttore Generale della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, Ing. Enrico Zampedri, il Vicepreside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica e Direttore dell’Unità di Governo Clinico del Policlinico Gemelli, prof. Pierluigi Granone, il Direttore del Polo per la Salute della Donna e del Bambino, prof. Giovanni Scambia, e il prof. Mauro Cervigni, responsabile e coordinatore del Centro.
Le patologie trattate nel nuovo Centro.
Più in dettaglio, Il nuovo Centro è dedicato alla cura di patologie urinarie femminili, tra cui l’incontinenza urinaria (si stimano in Italia da 6000 a 8000 casi l’anno) e il prolasso genitale (in Italia circa 5000 casi l’anno), nonché al trattamento delle cistiti acute e croniche, che rappresentano la seconda causa di malattie infettive nella donna e per le quali spesso le pazienti non trovano risposte terapeutiche adeguate con importanti riflessi negativi anche sul piano psicologico. Nel Centro saranno trattati anche i disturbi del tratto gastro-intestinale inferiore, quali l’incontinenza fecale e la stipsi, che rappresentano anch’esse patologie peculiari femminili che incidono fortemente sulla qualità della vita delle donne.
La cura del dolore pelvico cronico.
Un altro importante ambito in cui il nuovo Centro darà risposte alle donne sarà l’assistenza e la cura del dolore pelvico cronico in tutte le sue forme. La struttura è anche Centro di riferimento della Regione Lazio per la diagnosi e il trattamento della Cistite interstiziale, una invalidante patologia di recente riconosciuta come malattia rara. Il trattamento del dolore pelvico cronico sarà possibile grazie alla dotazione del Centro del Gemelli di apparecchiature di avanguardia e grazie all’utilizzo delle più avanzate metodologie e tecnologie oggi disponibili: chirurgia robotica, neuromodulazione sacrale, studio per la diagnosi neurofisiologica dei disturbi sensitivi del basso apparato urinario, indagini ecografiche mediante apparecchiature 3D per lo studio dei difetti del pavimento pelvico.
L’organizzazione del nuovo Centro.
Il Centro di Medicina e di Chirurgia ricostruttiva pelvica femminile, ubicato al piano 9°O del Gemelli, si sviluppa su una superficie di circa 560 mq, ed è costituito da 6 locali dedicati ad ambulatori del pavimento pelvico tra cui: un ambulatorio di riabilitazione post-parto, due ambulatori di uroginecologia, un ambulatorio di ginecologia, un ambulatorio di ecografia, un ambulatorio di urodinamica, due locali adibiti a ulteriori ambulatori, un ambulatorio chirurgico.
Cos’è il pavimento pelvico e quali patologie colpiscono soprattutto le donne
Il bacino ed il pavimento pelvico rappresentano la zona di chiusura della parte inferiore dell’addome che, soprattutto nella donna, in seguito alla differente anatomia, hanno determinato delle patologie specifiche quali l’incontinenza urinaria e il prolasso genitale. Tali patologie rappresentano pertanto delle vere e proprie patologie di genere, essendo praticamente sconosciute nel sesso maschile (tranne l’incontinenza urinaria che però è quasi sempre secondaria a interventi chirurgici).
L’incontinenza urinaria è una patologia in parte sommersa nel nostro Paese, coinvolgendo, a seconda della gravità, circa 3 milioni di pazienti. Se ne riconoscono soprattutto due forme: la più frequente è quella “da sforzo” - che può essere trattata mediante tecniche mininvasive effettuate in day hospital - e quella “da urgenza” che ha un forte impatto negativo sulla qualità di vita e che può essere trattata con sedute di fisioterapia specifica o con nuovi trattamenti mininvasivi (tossina botulinica, impianti di pace-maker sacrali).
Dichiarazioni a margine dell'evento
Beatrice Lorenzin
"Curare una donna significa curare una società. E non è uno slogan: è un fatto. Attraverso la donna passa l'educazione alla salute: pensiamo all'educazione alimentare, ai vaccini e a tutto quello di cui hanno bisogno famiglie e bambini ogni giorno. La donna è ancora il "care manager" della famiglia: per questo sensibilizzare le donne a corretti comportamenti e a stili di vista salutari significa curare appunto l'intera società. La cistite interstiziale, l'incontinenza urinaria, di cui parliamo particolarmente oggi, riguardano circa tre milioni di donne, un numero enorme, in un Paese sempre più anziano che quindi ha il dovere di mantenersi sano. Puntiamo dunque ancora moltissimo sulla tutela della salute della donna, sulla prevenzione, sullo studio delle differenze fra i generi, soprattutto in Medicina, e quindi nella società. Infine, grazie di cuore alle donne medico, alle infermiere, alle operatrici amministrative, tecniche e sanitarie che ogni giorno svolgono molti mestieri con dedizione e risultati straordinari".
Enrico Zampedri
"La nascita di questo nuovo Centro ha guardato non tanto e non solo agli aspetti economici e di remunerazione. Sappiamo bene che specialmente nella regione Lazio il piano di rientro e le difficoltà economiche hanno penalizzato spesso le attività di maggiore eccellenza. Ringraziamo dunque ancora una volta il Ministro che continua a lavorare, con convinzione, anche al superamento di tutte le barriere e di tutti gli ostacoli in questo campo".
Giovanni Scambia
"Oggi aggiungiamo un altro tassello al nostro progetto di creare “un ospedale all’interno dell'ospedale", un punto di riferimento per patologie complesse, un grande centro di formazione. Prendersi cura della donna e di tutto il suo percorso di vita, in senso preventivo e in senso terapeutico: questo è il nostro scopo. Eccellenza vuol dire mettere insieme clinica, ricerca e formazione grazie a équipe multidisciplinari che lavorano insieme ogni giorno. Per questo voglio ringraziare molto tutto il team del Polo Donna e Bambino, composto da persone di diversa età, formazione, provenienza, tutti di altissima professionalità. Grazie infine, ma non da ultimo, al nostro Servizio Tecnico per tutto quello che ha fatto e sta facendo con grande amore e dedizione per il nostro ospedale e per i suoi pazienti".
Mauro Cervigni
"Il centro si occuperà di patologie di base complesse quali l'incontinenza urinaria femminile, che in Italia coinvolge, con gravità diverse, circa 3 milioni di donne, e il prolasso genitale, di cui sono circa 5.000 i casi l'anno, le malformazioni del basso tratto urinario, le cistiti acute e croniche e il dolore pelvico in tutte le sue forme. Alla vigilia della festa della donna, l'inaugurazione di un Centro a lei dedicato è un nostro piccolo ma importante contributo alla sua salute".