Gemelli certificato JCI

Il Direttore Sanitario Andrea Cambieri spiega le importanti ricadute della prestigiosa certificazione.
Cosa succede all’indomani della certificazione JCI?
Questa certificazione non è come un vaccino che richiede il richiamo, anche se tra tre anni saremo ri-verificati. Questa certificazione è come una terapia genica, nel senso che i 1.200 standard li abbiamo ormai inseriti nel nostro DNA e d’ora in poi il Gemelli funzionerà secondo questi ‘attesi’ che a loro volta evolvono. Si è operato in sostanza un cambiamento (change management) a livello di mentalità, comportamenti, regole e procedure.
Perché avete deciso di puntare alla certificazione JCI?
Il primo motivo che ci ha spinto a perseguire questa certificazione è che volevamo ‘iniettare’ in questa struttura così grande e complessa, degli standard, delle regole di allineamento organizzativo. In precedenza lo avevamo fatto con un sistema informativo (TrakCare) a supporto dell’attività clinica, unico per tutti e che contiene database, protocolli, modalità di interfacciarsi tra professionisti, consegne, referti, ecc. che ci ha aiutato anche per JCI. Poi abbiamo deciso di prendere la migliore agenzia di rating esistente in sanità, con una reputation altissima, e usarla come strumento di change management al nostro interno, per stimolare l’organizzazione a certi allineamenti. È chiaro che tutto questo richiederà una forte ‘manutenzione’ ma il cambiamento che ha prodotto è irreversibile. Per noi che li abbiamo appresi, questi comportamenti sono stati acquisit’; mentre per i nuovi che arriveranno, dagli specializzandi, ai nuovi assunti, rappresenteranno sin dall’inizio il patrimonio ‘naturale’, la maniera di essere di quelli che pian piano aderiranno alla nostra grande famiglia.
Quali sono le più importanti ricadute di questo accreditamento?
In sintesi: qualità e sicurezza. Il vantaggio di JCI rispetto ad una ISO 9000 è che innanzitutto un modello molto pragmatico. Analizza tutto, dall’organigramma, alle regole, alle procedure, ma si preoccupa di andare a vedere sul campo che tutto questo venga implementato davvero. E lo va a verificare con tutto il personale, che viene ‘interrogato’ dai valutatori per vedere se le cose di cui si discute ‘ai piani alti’, siano davvero patrimonio delle persone che poi le devono vivere e mettere in pratica. L’accreditamento è tutto centrato sul paziente e sulla sicurezza, quindi ha anche delle ricadute etiche. I diritti del paziente, la comunicazione, l’umanizzazione delle cure sono dentro gli standard e questo non è comune a tutti i modelli di rating, di accreditamento. Per il personale, questo significa appartenere ad un club esclusivo e di grande prestigio e al tempo stesso godere dei vantaggi di appartenere ad una struttura che ha all’interno regole di qualità e sicurezza che ci mettono in condizione di esercitare la professione nella maniera migliore e di seguire protocolli, linee guida che continuamente evolvono, si aggiornano.
E i vantaggi per la Fondazione Policlinico Gemelli?
JCI ha indubbi vantaggi sulla reputation dell’organizzazione e consente di acquisire un competitive edge sul mercato privato e internazionale. La nostra struttura aveva già un suo ‘medagliere’ perché si è conquistata un IRCCS con verifica triennale (peraltro appena conclusasi) e una serie di altri accreditamenti spot di alcuni settori dell’ospedale; all’inizio dell’anno abbiamo anche ricevuto il prestigioso riconoscimento di Newsweek. Ma l’accreditamento JCI è diverso, parte proprio dal basso, con una serie di mattoni che confezionano alla fine il giudizio finale e va a verificare in pratica come si fanno le cose.
Che cos’è la Joint Commission e dove nasce?
La Joint Commission nasce negli Usa negli anni ’40 come agenzia di valutazione degli outcome (esiti) e della sicurezza. Per poi evolvere. Negli USA si chiama Joint Commission on Accreditation of Healthcare Organizations (JCAHO) e investe ogni realtà sanitaria, dagli ospedali, alle nursing homes, all’assistenza domiciliare). L’accreditamento JCAHO negli Usa è in pratica un must perché chi ne è sprovvisto non lavora ad esempio con le assicurazioni. Negli anni ’90 la Joint Commission, ha poi deciso di entrare nel mercato internazionale degli standard e della valutazione. E da lì è partita la JCI (Joint Commission International) che offre un diverso tipo accreditamento, con un manuale distinto da quello americano, ha valore internazionale e vale da Singapore a Madrid ed è leader mondiale nell’accreditamento sanitario. Noi come Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Punto Gemelli San Basilio Clinic abbiamo ricevuto l’accreditamento come Academic Medical Center.
Maria Rita Montebelli