Dalla ‘sfida creativa’ la nuova campagna per educare al lavaggio delle mani in ospedale
I reparti di Neurochirurgia, Terapia intensiva neonatale ed Ematologia sono quelli più virtuosi per compliance nell’igiene delle mani alla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli. Un poster, una cover per cellulare e un laccetto per badge sono i prodotti accettati e selezionati in base alla correttezza del messaggio, l’originalità e la novità per l’utilizzo di una campagna educativa all’interno del nosocomio e della Facoltà. Questi i risultati proclamati in occasione della nuova campagna di sensibilizzazione, la quarta, per l’igiene della mani, promossa dalla Direzione del Policlinico, coordinata da Gabriele Sganga, Direttore del Master “Sepsi in chirurgia”, docente di Chirurgia Generale all’Università Cattolica di Roma e responsabile dell’UOS di Terapia sub-intensiva in trapiantologia del Policlinico A. Gemelli, in collaborazione, con Filippo Berloco, responsabile dell’UOS del Servizio di Radioprotezione e igiene ospedaliera del Gemelli in occasione della Giornata istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Hand Hygiene Day www.who.int/en/) celebrata lo scorso 5 maggio. Presenti il direttore generale, Enrico Zampedri, il direttore del governo clinico, Pierluigi Granone e il direttore sanitario, Andrea Cambieri.
“L’adesione alla buona pratica - ha affermato Berloco - è soddisfacente ma dobbiamo fare di più. L’impegno di tutti fa la differenza”. “L’igiene delle mani - ha sottolineato Sganga - se eseguita regolarmente e correttamente prima e dopo ogni contatto con un paziente, meglio se usando un gel alcolico (più efficace di un normale detergente) si stima riduca le infezioni ospedaliere mediamente dal 10% al 50%”. I germi patogeni in ospedale sono trasmessi attraverso una qualche forma di contatto: “per esempio i batteri acquisiti sulle mani da una ferita infetta, possono essere trasferiti a qualunque altro dispositivo o oggetto ‘toccato’.
“Il controllo e la riduzione delle infezioni nosocomiali in neurochirurgia - ha affermato Alessandro Olivi, direttore dell’UOC di Neurochirurgia del Gemelli e professore ordinario di Neurochirurgia all’Università Cattolica - è un argomento attualissimo nelle strutture ospedaliere e l’incidenza riportata in letteratura varia tra il 5 ed il 7%. È il cambiamento culturale che fa la differenza: il lavaggio delle mani deve vederci tutti coinvolti alla pari con impegno rigoroso”.
“L’iniziativa della ‘sfida creativa’ è stata un momento di riflessione e di formazione sull’Igiene delle mani, una sfida per modificare conoscenze, attitudini e comportamenti, di tutti, ma, soprattutto, degli studenti, perché grazie a loro ci si gioca la possibilità di ridurre in modo significativo le infezioni correlate all’assistenza”, ha detto Patrizia Laurenti, direttore del Servizio di Igiene ospedaliera del Gemelli e docente di Igiene all’Università Cattolica. A lei va riconosciuto il merito di aver proposto la sfida che ha impegnato gli studenti della Facoltà di Medicina e chirurgia con le idee scelte tra manifesti, locandine, video, progetti di promozione della “buona pratica” proposte dagli studenti del Corso di laurea triennale in infermieristica, del corso di laurea magistrale in scienze infermieristiche ed ostetriche, del corso di laurea Magistrale in Medicina e della scuola di specializzazione in Igiene Medicina Preventiva, finalizzati a una campagna educativa all’interno del Gemelli e del campus universitario. I lavori sono stati presentati nell’aula Brasca gremita da studenti, medici, operatori sanitari e dirigenti e in tempo reale, con il voto d’aula, sono stati selezionati i vincitori.