Coronavirus. Columbus Secondo Centro Covid
Le nuove misure illustrate oggi da Zingaretti e D'Amato. Lo Spallanzani diventerà il Covid-1 Hospital e sarà affiancato dal presidio Columbus come Covid-2 hospital.
Tante e importanti misure stanno per essere introdotte nel Lazio, già da queste ore, per fronteggiare il coronavirus. Le hanno illustrate in conferenza stampa nel primo pomeriggio il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e l’assessore alla Salute, Alessio D’Amato, che hanno anzitutto ribadito l’importanza che i cittadini mettano in atto tutti i comportamenti di prevenzione indicati a livello regionale e nazionale, limitando gli spostamenti e i luoghi affollati. Perché “i primi protagonisti della lotta al coronavirus sono i cittadini”, ha detto Zingaretti. Ma il Servizio sanitario regionale non è certo di minore importanza ed ecco, dunque, le misure che la Regione si appresta a mettere in campo contro il virus che, nel giro di pochi giorni, ha visto salire le positività nel Lazio a 54. Oltre al tavolo di montaggio permanente istituito con tutti i gruppi in Consiglio regionale “perché è giusto e corretto che tutte forze politiche siano coinvolte nelle scelte che stiamo assumendo”, ha detto il governatore. Il Tavolo consentirà anche di sollecitare in modo più capillare e immediato i cittadini sui provvedimenti e i comportamenti di prevenzione che saranno adottati in base a come evolverà la situazione.
Ad illustrare le novità per la sanità è stato l'assessore D'Amato, che ha anzitutto ringraziato gli operatori sanitari per "la professionalità e l’abnegazione”. Ha poi spiegato che “ad oggi ci sono, nel Lazio, 54 casi positivi, di cui 16 in isolamento domiciliare, 8 in terapia intensiva e 26 in ricovero ma non in terapia intensiva. Sta aumentando anche il numero di dimessi".
L'assessore ha quindi spiegato che il presidente Zingaretti ha firmato oggi “un’ordinanza importante per il progressivo potenziamento dell’attività del Ssr”. Si tratta, ha detto D’Amato, di "scelte strategiche, come il raddoppio dei posti letto e della capacità ricettiva dello Spallanzani, baluardo insostituibile, che svolge un ruolo importante per Roma, per il Lazio e per l’intero Paese". Nello specifico, la scelta riguarda l’aumento di 150 posti letto in più di terapia intensiva dedicati al Covid-19. “È un numero importante, che non ha pari in Italia - ha detto D’Amato -. Lo faremo aumentando i posti letto dedicati nelle strutture regionali e e affiancando allo Spallanzani, che possiamo definire il Covid 1 hospital, un’altra struttura, il Covid 2 hospital, che sarà il Columbus”, struttura gestita dalla Fondazione Policlinico Gemelli.
La misura, ha spiegato l'assessore, "consentirà di passare dai 518 posti attuali di terapia intensiva a 675, con 150 dedicati a Covid. Una scelta strategia che sarà anche a disposizione dell'intero Paese”.
Per garantire questo potenziamento dell’attività, ha annunciato l’assessore, è stato autorizzato il reclutamento di “474 unità di personale tra cui 50 anestesisti, 270 infermieri, 12 pneumologi, 18 infettivologi, 12 cardiologi, 20 medici dell’emergenza, 12 radiologi e 80 oss”.
La Regione ha inoltre deciso di “aumentare capacità ricettiva dei laboratori che eseguono i test, che sarà svolta comunque sotto la supervisione dello Spallanzani, a cui da oggi affiancheremo i laboratori dell’Ao S. Andrea, del Policlinico Tor Vergata, del Gemelli, dell’Umberto I, del S. Maria Goretti di Latina e del Campus Biomedico, al fine di essere pronti a tutti gli scenari”.
Fonte (www.quotidianosanita.it)