Avvocati: un test per il Coivd-19 eseguito dal Gemelli, per tornare al lavoro in piena sicurezza
Si è svolta dal primo allo scorso 17 luglio l’iniziativa “Ripartiamo in sicurezza” che ha avuto come oggetto uno screening sierologico Covid-19 per gli avvocati e praticanti iscritti all'ordine di Roma. Si è trattato di un progetto, nato da un idea dell’avvocato Gaetano Scalise, in cooperazione tra l’Ordine degli Avvocati di Roma e la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense sviluppato con il supporto scientifico di un pool di specialisti del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS guidato dal professor
Francesco Landi. Nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’iniziativa, svoltasi proprio il primo luglio scorso a Piazza Cavour a Roma, il Vice Ministro della Salute Pierluigi Sileri aveva voluto sottolineare con forza il valore del progetto “perché fa sistema e fa rete sul territorio, un elemento che forse è mancato all'inizio dell'epidemia" aveva detto il rappresentante del governo. Di “un servizio di assistenza intermedio tra ospedale e territorio, fondamentale per affrontare l’emergenza da Covid-19” aveva parlato invece Marco Elefanti, Direttore Generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. “Nel corso dell’emergenza – aveva poi aggiunto Elefanti - abbiamo infatti sperimentato soluzioni di tecno assistenza per accoglienza e cure a distanza dei pazienti affetti da coronavirus, esempio virtuoso di rete ospedale territorio”. Secondo Antonino Galletti, presidente dell'Ordine degli avvocati di Roma, intervenuto anch’egli alla cerimonia di lancio dell’iniziativa, si è trattato di “un progetto pilota di tutti gli ordini italiani che parte da Roma con l’intenzione di condividere l’esperienza anche al di fuori dell’avvocatura”. Ricordiamo che, nel corso dell’iniziativa, sono stati effettuati circa 30mila esami, seguendo uno specifico protocollo, elaborato proprio dal pool di specialisti del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS.