Al Policlinico una Sala di Tecno-consulto integrata nel nuovo “Percorso dedicato al Bambino con tumori solidi cerebrali”. Il Gemelli e Trenta Ore “Insieme per la Salute”
Una Sala di Tecno-consulto dotata di tecnologie a supporto della rete assistenziale di video diagnostica dedicata ai bambini con tumori cerebrali, che è parte del progetto “Insieme Per la Salute”. Si inaugura oggi presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma (Piano 2°, ala L del Policlinico). Questa rete è stata finanziata dall’edizione 2015 di Trenta Ore per la Vita con la Campagna “Home”.
Partecipano per l’Associazione Trenta Ore per la Vita, il presidente Rita Salci e il socio fondatore e testimone Lorella Cuccarini.
Per il Gemelli intervengono, il presidente della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, Dott. Giovanni Raimondi, e il Direttore Generale, ing. Enrico Zampedri insieme al Direttore dell’Area Diagnostica per immagini, prof. Cesare Colosimo e al dr. Antonio Giulio De Belvis Responsabile dei Percorsi Clinici.
Per le Aziende ospedaliere coinvolte nel progetto sono presenti il Direttore Generale della ASP di Caltanissetta, Dott. Carmelo Iacono, il responsabile della Diagnostica della ASP di Crotone, Dott. Sergio Vero, il responsabile della Pediatria dell’Ospedale Santa Scolastica di Cassino, Dott.ssa Gabriella Cordischi, e il responsabile della Pediatria dell’Ospedale San Martino di Oristano, Dott. Giovanni Maria Zanda.
In occasione della cerimonia di taglio del nastro si presenta il percorso clinico assistenziale del paziente con tumore cerebrale infantile realizzato dal gruppo di lavoro inter-aziendale; viene inoltre simulata l’attività di refertazione a distanza, da parte dei neuroradiologi del Policlinico, di un esame diagnostico ricevuto da uno dei 4 centri nodi delle rete di video-assistenza e, in conclusione, è effettuato il primo collegamento in tecno-consulto con l’equipe medica della ASP di Caltanissetta.
Le quattro strutture ospedaliere partecipanti, lavorando in rete con il Gemelli, potranno dunque integrare le esperienze e professionalità dei propri medici, creando meccanismi di knowledge sharing anche supportati dall’utilizzo delle moderne tecnologie in tema ICT – tecnomedicina, garantendo ai pazienti pediatrici affetti da tumore cerebrale, un percorso di diagnosi e di cura efficace e appropriato, limitando quanto più possibile gli spostamenti del bambino e della sua famiglia tra ospedali e tra regioni.
Molto spesso, infatti, il fenomeno della “migrazione sanitaria” rappresenta una scelta non necessaria o inappropriata per tutte le fasi della cura che sovente genera trasferimenti per l’esecuzione di prestazioni che possono essere eseguite in maniera altrettanto efficace e sicura dal centro ospedaliero più vicino, in collaborazione – quando necessaria – con il centro di riferimento per i casi di alta complessità.
L’infrastruttura che è stata allestita presso la Fondazione Policlinico A. Gemelli, grazie alle donazioni raccolte nell’ambito della Campagna Home dell’Associazione Trenta Ore per la Vita, si basa su un sistema di comunicazione che consente:
• il trasferimento di allegati (referti, RX, TAC, RM) grazie all'adesione ai più moderni standard DICOM e HL7 in termini di protocolli di comunicazione/interoperabilità;
• la ricezione, l’analisi e la valutazione degli esami diagnostici inviati dal centro della rete coinvolto nel percorso di cura del paziente pediatrico;
• la realizzazione di consulti specialistici a distanza in audio-video conferenza sia nel caso di controlli programmati (follow-up) sia per visite di "second opinion";
• le interazioni di natura sincrona tra i professionisti coinvolti che hanno la possibilità di comunicare tramite un modulo di videoconferenza ad alta definizione.
Per sua natura il progetto “Insieme Per la Salute” vuole essere un’iniziativa aperta: già altre strutture hanno richiesto di aderire alla rete, ognuno con le proprie competenze, tecnologie e persone per migliorare le condizioni dei cittadini e contribuire alla crescita del Servizio Sanitario Nazionale.
Dichiarazioni a margine dell’evento
Enrico Zampedri
“Insieme per la Salute: il titolo del progetto spiega efficacemente e in modo chiaro quali ne sono le finalità. Dalla collaborazione della società civile, cioè di una grande associazione di volontariato, dalla generosità dei singoli, e permettetemi di citare subito Lorella Cuccarini, che desidero ancora una volta ringraziare per la passione, l'entusiasmo, lo slancio e l'efficacia con cui ha sostenuto e fatto suo anche questo progetto, non potevano che venire grandi risultati e il successo in una sfida difficile che oggi festeggiamo.
Questa iniziativa vede alleati insieme al Gemelli e a Trenta Ore per la Vita, che ringrazio nuovamente per averci scelto, i quattro centri italiani, qui rappresentati dai vertici aziendali, capofila del progetto che hanno accolto con piena disponibilità la nostra proposta di collaborazione.
Tutti concordi per una causa comune: quella di essere accanto nel modo più appropriato ed efficace a bambini che vivono un momento difficile nel loro percorso di crescita, e alle loro famiglie, accompagnandoli e seguendoli lungo il loro iter di diagnosi e di cura.
In questa circostanza desidero ringraziare pubblicamente tutto il team del Gemelli nessuno escluso dal professor Colosimo a Giulio de Belvis, al professor Riccardi e al professor Caldarelli e a tutti i loro giovani collaboratori per l'abnegazione con cui seguono i loro piccoli pazienti.
Un ospedale che si apre al territorio usando le innovazioni tecnologiche per il bene delle persone: questo è ciò che volevamo fare e che da oggi possiamo fare.
In questo momento del simbolico taglio nastro di questo innovativo progetto possiamo davvero ripetere concordemente quello che tutti noi sappiamo: è proprio vero che l'unione fa la forza, una forza buona perché rivolta ad alleviare l'esistenza di chi soffre. Buon lavoro a tutti”.
Lorella Cuccarini
"Anche a nome della Presidente, vi ringrazio per questo giorno anzitutto di festa. Sono anni che dedichiamo il Progetto "Home" all'Oncoematologia Pediatrica per far sentire il bambino a casa anche quando si trova in ospedale. Dunque, la migliore assistenza non solo dal punto di vista medico, ma psicologico e ambientale. Le reti di assistenza sono preziose specialmente per i centri lontani, in modo da far muovere le famiglie solo quando ce n’è davvero bisogno. Grazie a tutti i medici e a tutti i nostri donatori per realizzare tutto questo".
Cesare Colosimo
“Ci siamo subito entusiasmati a questo progetto: avere un bambino malato di tumore è devastante per una famiglia, soprattutto nelle sedi più lontane dai grandi ospedali e disagiate. Minimizzare al massimo l’allontanamento del piccolo paziente dal contesto familiare e ambientale è fondamentale anche per la terapia. Trasmettere attraverso reti super veloci informazioni e immagini ci permette di essere subito in raccordo con i primi centri in cui viene effettuata la diagnosi, fino alle prime terapie e, se necessario, all’intervento”.