Terapia del dolore: da trent’anni è una delle eccellenze del Policlinico
Il prof. Marco Rossi e la dott.ssa Gloria Morelli Sbarra illustrano, in questo articolo, una delle eccellenze del Policlinico Gemelli: la terapia del dolore.
La Terapia del dolore alla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli ha una storia trentennale, avviata da un padre dell’algologia italiana, il prof. Alessandro Sabato. Compito di un Policlinico universitario in ambito algologico è la diagnosi e cura del dolore acuto e cronico, e la formazione del personale medico e infermieristico. Il riferimento è la legge 38 del 15 marzo 2010, il cui fine è la tutela del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore assicurando il rispetto della dignità della persona umana, il bisogno di salute, l’equità nell’accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza .
Il Policlinico A. Gemelli, inserito nella rete del dolore della Regione Lazio come centro Spoke, effettua una diagnostica neurofisiologica e terapie invasive, e garantisce attività settimanali articolate su cinque giorni. Il Comitato Ospedale senza dolore è l’organo di vigilanza che monitorizza, sensibilizza e diffonde la cultura della lotta al dolore acuto e cronico. Il Servizio di Terapia del Dolore afferente all’Area di Anestesia e Medicina Perioperatoria, svolge attività ambulatoriali rivolte ad una utenza esterna, che comprende il territorio regionale e non infrequentemente il Centro-Sud d'Italia.
Nel box in pagina i riferimenti per l’accesso all’Ambulatorio. In parallelo, si è sviluppato un lavoro di consulenza giornaliera svolto nei vari reparti del Policlinico, tracciabile sul Portale interno, e rivolto ai pazienti ricoverati. Tutto il sistema è informatizzato. Le patologie trattate comprendono il dolore oncologico, il dolore da patologia osteoarticolare, il dolore lombare e le sciatalgie, il dolore neuropatico tra cui il dolore post-erpetico.
Le attività diagnostico-terapeutiche farmacologiche si integrano con procedure mini-invasive praticabili a livello ambulatoriale (infiltrazioni, blocchi perinervosi, peridurali antalgiche); infiltrazioni più profonde sotto guida ecografica o fluoroscopica (faccette articolari, articolazioni sacroiliache, genicolati, peridurali sacrali); procedure maggiori eseguibili in regime di Day Surgery e One-Day surgery in sala operatoria. Recentemente sono state implementate tecniche avanzate per il trattamento invasivo del dolore spinale mediante utilizzo di radiofrequenze, la peridurolisi e periduroscopia, la somministrazione intratecale di farmaci . Parte di queste attività si integrano con la Neurochirurgia Funzionale, la Ginecologia Oncologica e la Radioterapia, ai cui pazienti sono dedicate ogni giovedì tre ore dalle 15 alle 18.
Da circa un anno l’Ambulatorio collabora alla diagnosi e cura della cistite interstiziale, una patologia dolorosa pelvica prevalentemente femminile caratterizzata da un quadro clinico molto complesso e da una componente algica di difficile gestione e risoluzione. Slots dedicati a queste pazienti sono riservati nella seduta ambulatoriale del lunedì mattina.
Ambulatorio di Terapia del Dolore
Policlinico A. Gemelli, VII piano
lun: ore 8-14 e 15-18; mer e ven: 13.30-19
Per prenotazioni:
Prima visita CUP: 06.8880.5560
Visite successive: 06.3055.612
Le tecniche invasive per il dolore muscolo-scheletrico
L'invecchiamento della popolazione e il conseguente aumento delle patologie degenerative ha comportato una maggiore incidenza di sindromi dolorose a carico delle grandi articolazioni e della colonna vertebrale, con un incremento dei costi sociali e sanitari. L'utilizzo di tecniche di trattamento invasivo rappresenta una valida scelta terapeutica, alternativa al trattamento chirurgico, in presenza di un corretto inquadramento diagnostico. È utile l'esecuzione preventiva di un blocco sotto guida ecografica o fluoroscopica con anestetico locale. Ecco le tecniche di cui si parla.
Radiofrequenze: tecniche percutanee mirate a effettuare una neurolesione a livello del sistema somatosensoriale. Indicate per sindromi dolorose delle grandi articolazioni e del rachide.
Peridurolisi: indicata in pazienti con dolore persistente dopo intervento chirurgico; prevede la lisi delle aderenze tramite catetere peridurale, sotto guida fluoroscopica con utilizzo di soluzioni saline ipertoniche e ialuronidasi.
Epiduroscopia: consente di documentare, mediante l'epiduroscopio, la presenza di aderenze che danneggiano un nervo, consentendo una neurolisi particolarmente efficace.
Elettrostimolazione midollare: neuromodulazione attuata tramite un elettrodo spinale che eroga degli impulsi elettrici predeterminati.
Pompe intratecali: somministrazione intratecale di oppioidi per il tramite di un cateterino e di una pompa che consente di minimizzare la dose del farmaco e i suoi effetti collaterali.