In memoria di Mattia Torre ospite del Workshop Cinema e Sogni al Gemelli

Ad una settimana dalla prematura scomparsa del regista, autore e sceneggiatore Mattia Torre, avvenuta a Roma lo scorso 19 luglio, la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS lo ricorda per il generoso contributo dato in occasione del “Workshop Cinema e Sogni” che ha avuto luogo nel mese di ottobre 2018 presso la Sala cinematografica Gemelli MediCinema. Mattia Torre da tempo affetto da una malattia oncologica, proprio per questa sua personale vicenda aveva scritto il libro “La Linea Verticale”, divenuto poi una serie televisiva di successo per Rai 3, prodotta da Rai Fiction e Wildside, trasmessa su Rai3 dal 13 gennaio al 10 febbraio 2018, con protagonista Valerio Mastandrea.
“A ottobre dello scorso anno - racconta la dottoressa Anna Rita Palmieri, Ufficio Formazione Policlinico Gemelli - Mattia Torre era stato ospite dell'evento ‘Workshop Cinema e Sogni – la malattia oncologica nell’immaginario’ organizzato dalla Direzione Risorse Umane-Formazione e presieduto dal professor Domenico Arturo Nesci, psichiatra e psiconcologo della Fondazione e Co-Direttore della (S.I.P.S.I.) Scuola Internazionale di Psicoterapia nel Setting Istituzionale, i cui allievi seguono i malati oncologici negli anni del loro tirocinio al Policlinico Gemelli. Il regista, alla presenza di una platea di medici e personale sanitario del Policlinico, ha raccontato la sua esperienza e quella degli altri pazienti con cui l’ha condivisa, descrivendo con acume e ironia il rapporto con l’ospedale, fatto di ambienti e persone. Alcuni estratti della serie sono attualmente utilizzati nel corso ECM “Dalla Relazione di Cura alla Relazione che Cura”, rivolto a tutto il personale sanitario della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, il cui coordinatore didattico è il professor Alessandro Barelli. La visione in aula degli estratti de “La linea verticale” accompagna i discenti verso una profonda riflessione sulle rappresentazioni che reciprocamente hanno gli operatori sanitari e i pazienti gli uni degli altri. La grande umanità che emerge dalle immagini della fiction – prosegue Palmieri - si trasforma in gratitudine per il lavoro svolto quotidianamente da medici, infermieri e tutti quelli che collaborano in ospedale cercando di salvare vite umane. Gratitudine che il regista Mattia Torre ha voluto raccontare con la sua opera e che ha apertamente espresso in occasione del Workshop Cinema e Sogni dello scorso ottobre, nell’ambito delle Risonanze della Festa del Cinema di Roma. Per ricordare questi momenti preziosi – conclude Palmieri - la Fondazione ha voluto regalare a Mattia Torre una targa che esprime tutta la nostra gratitudine. Le sue parole scritte, filmate e raccontate dal vivo, sono per noi memorie indelebili che porteremo nel cuore assieme al suo ricordo, per sempre”.