Il Policlinico Gemelli in campo agli Internazionali BNL d’Italia 2021 per garantirne la sicurezza con i test per Covid-19

Livello altissimo e grandi aspettative di gioco al top, per questa edizione degli Internazionali BNL d’Italia, alla quale prenderanno parte tutti i big, con l’unica eccezione di Federer. Ma perché l’iconico campo in terra rossa dello Stadio del tennis del Foro Italico rimanga al riparo dal SARS Cov-2 è necessario giocare d’anticipo e con professionalità. Compito delicatissimo questo, affidato ai due Tournament Infection Control Officers degli Internazionali d’Italia, il professor Francesco Landi e il professor Maurizio Sanguinetti, insieme ad uno staff di una ventina tra medici, infermieri e microbiologi della Fondazione Policlinico Gemelli.
“Già da martedì, quando sono cominciati ad arrivati a Roma i primi atleti e il personale dello staff – rivela il Professor Francesco Landi, Direttore della UOC di Medicina interna geriatrica, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Associato di Medicina interna e geriatria, Università Cattolica del Sacro Cuore – con la ‘squadra’ del Gemelli abbiamo cominciato ad effettuare i primi tamponi molecolari per il Covid-19. Ieri è stata la volta dei big, Novak Djokovic, numero uno nel ranking mondiale e a Rafael Nadal, numero tre del mondo. Grazie alla passione e alla precisione che mettiamo nel nostro lavoro, siamo stati di nuovo chiamati a questo delicato incarico, dopo l’edizione 2020 degli Internazionali di Roma, dello scorso settembre”.
Tutti gli atleti, lo staff tecnico e il personale della kermesse sportiva vengono testati con macchinari point of care e con l’innovativo sistema del pooling.
“La strategia del pooling – spiega il professor Maurizio Sanguinetti, Direttore del Dipartimento di Scienze di Laboratorio e Infettivologiche del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e Ordinario di Microbiologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore - consiste nel mettere insieme più campioni per poi analizzarli come se fosse uno solo; ovviamente, in caso di positività, si torna ad analizzare singolarmente i campioni inseriti nel pooling. Si tratta di una metodica accettata anche dai Centers for Disease Control (CDC) americani, che possiamo usare solo in situazioni di bassa prevalenza epidemiologica, quale è quella attuale, che vede un drastico calo dei nuovi casi di Covid-19. Il vantaggio è che si processano più campioni molecolari nello stesso periodo di tempo (in meno di 2 ore riusciamo a processare in pooling fino a 120 campioni). In una situazione come quella degli Internazionali di Tennis, il pooling consente una gestione rapida dei campioni, mantenendo al contempo la sensibilità di un test molecolare.”
Delle due macchine point of care (AIGS® e BCube®) che i Microbiologi del Gemelli stanno impiegando agli Internazionali di Roma, la BCube™ è la prima volta che viene utilizzata in Italia nell’ambito di una competizione sportiva internazionale, dopo essere già stata adottata in Canada dal Comitato Olimpico e Paralimpico come test anti Covid-19 d’elezione per tutte le competizioni sportive delle squadre nazionali. L’apparecchio è in grado di rilevare anche le varianti UK, Sud Africa e Brasile.
Maria Rita Montebelli