Guida al Percorso gravidanza e parto del Policlinico Gemelli
11 Febbraio 2016
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In Italia il numero delle nascite (attestato oggi a quota di poco superiore alle 500.000 per anno) è più basso rispetto a quello di molti altri Paesi europei: l’orientamento della maggior parte delle coppie è quello di avere un figlio, al massimo due, e il desiderio di concepire viene posto per lo più dopo che sono state soddisfatte esigenze di lavoro ed economiche. A questa situazione sociale e di scelte individuali corrisponde l’aspettativa di avere totale sicurezza nel percorso della maternità dal concepimento alla nascita.
“Presso il Policlinico Gemelli – spiega il prof. Alessandro Caruso, Direttore dell’Area Ostetrico-neonatologica del Polo per la Salute della Donna e del bambino – il ‘percorso nascita’ è composto da tutte le procedure assistenziali indicate per i diversi periodi della gestazione. Parliamo quindi di eseguire analisi del sangue anche prima della gravidanza per alcune malattie infettive per le quali è prudente vaccinarsi (rosolia, varicella) se non le si è già contratte”.
“Nel corso della gravidanza è indicato sottoporsi almeno a tre controlli ecografici del feto e a esami ematochimici che possono individuare situazioni di alterazione del benessere della gestante - aggiunge il prof. Caruso -. Di particolare attenzione la sierologia per toxoplasmosi e l’esecuzione della curva glicemica da carico per individuare i casi di diabete gestazionale. Il controllo clinico mensile mira a valutare le condizioni materne con attenzione all’incremento ponderale e alla pressione arteriosa”.
Gli specialisti del Policlinico Gemelli sono focalizzati a personalizzare le Linee guida assistenziali e applicarle con l’obiettivo continuo dell’individuazione delle gravidanze ad alto rischio. La ricerca di fattori di rischio inizia con la visita e consulenza preconcezionale, che possono evidenziare patologie croniche (diabete, ipertensione, nefropatie) che richiedono cure specifiche. Altri frequenti casi di rischio sono quelli di donne che hanno vissuto insuccessi ostetrici (aborti ripetuti o morti fetali).
Durante la gravidanza la coppia è aiutata nella scelta di tecniche di diagnosi prenatale e orientata ad atti non potenzialmente pericolosi per la vita del nascituro.
L’evidenza di patologie coinvolge la gestante ed il Policlinico in assistenze specifiche e spesso molto impegnative: per questo l’Area ostetrica dispone di ambulatori attrezzati, Day Hospital ed un reparto di patologia della gravidanza. Per il parto, il Policlinico offre strutture moderne e ben attrezzate rispettose delle esigenze della coppia e del contatto madre-figlio.
Da circa un anno, è stato approntato il Pronto Soccorso ostetrico, dotato di adeguato personale e attrezzature per fronteggiare le urgenze e selezionare le gestanti che hanno necessità di ricovero. L’obiettivo di questa realizzazione è di prestare accoglienza particolare alla maternità e di far trovare alle gestanti, sin dal loro ingresso, un clima disteso e competenza dedicata.
Il travaglio avviene in una sala riservata ove il papà è presente e dove avviene il parto. Nel reparto di Ostetricia le stanze sono singole con la permanenza del neonato anche nelle ore notturne. L’analgesia epidurale è praticata a tutte le gestanti che l’hanno richiesta durante la gravidanza da un gruppo di anestesisti dedicati all’ostetricia. I rischi del nascere e del partorire sono ridotti al minimo, grazie all’altissima professionalità e all’allenamento delle équipe interessate ad affrontare in urgenza-emergenza anche i casi particolarmente gravi.
Il parto vaginale dopo taglio cesareo
Un numero crescente di donne che hanno partorito col taglio cesareo percepiscono di aver perduto l’opportunità dell’esperienza del parto naturale con tutti i vantaggi che esso comporta. Alcune, per lo più, hanno subito l’intervento come una violenza non necessaria. D’altra parte è noto che il numero dei tagli cesarei nel nostro paese supera le reali necessità di sicurezza. Da qui nasce il desiderio di partorire naturalmente dopo un taglio cesareo, cioè il VBAC (Vaginal Birth After Cesarean).
Le esperienze negli Stati Uniti e in altri paesi hanno dimostrato che il VBAC è possibile e sicuro purché si accetti un rischio di rottura dell’utero durante il travaglio per il cedimento della vecchia cicatrice: ciò è stimato che possa accadere in percentuale fra 0,5 e 1,5 % dei casi a seconda delle procedure adottate. Presso le nostre pazienti la domanda di VBAC è crescente e, da circa un anno, abbiamo adottato Linee guida con un chiaro consenso informato che viene ampiamente discusso con la paziente. Rispetto ad altri centri il Policlinico Gemelli offre anche la possibilità dell’analgesia peridurale. Nell’ultimo anno 68 pazienti hanno voluto vivere questa esperienza e 36 hanno partorito naturalmente. Tutto ciò con grande prudenza e attenzione alla sicurezza.
Centro di accoglienza e conoscenza per il parto.