Giornata Mondiale Infermiere: al Gemelli emozioni in formato visual nel segno di Florence Nightingale

“Non mi va di morire così”. È il frammento di un discorso tra un malato e un infermiere catturato nel corto ‘Oltre il Covid’ di Emiliano Ciavardini, Coordinatore SITRA - Servizio Infermieristico, Tecnico, Riabilitativo, Aziendale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, con una vocazione per la regia. Gestire tutti i giorni pensieri, che sono chiare richieste d’aiuto, come quelli espressi da questo paziente, ricoverato per Covid alla vigilia di un percorso di cure oncologiche, non è facile. Ci vogliono spalle forti e un cuore grande. Quello che gli infermieri, esperti in umanità, ‘indossano’ tutti i giorni al lavoro con professionalità. Perché bisogna essere davvero persone speciali per svolgere questa professione. Oggi più che mai. “Il percorso dell’infermiere – ricorda la dottoressa Carmen Nuzzo, dirigente delle Professioni sanitarie SITRA, Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, Covid Hospital e Percorsi Covid del Policlinico Gemelli, nella affollata hall dell’ospedale, gremita di persone in occasione dell’evento organizzato per la Giornata Mondiale dell’Infermiere – è molto complesso; è necessario coniugare notevoli capacità tecniche e relazionali per gestire in sicurezza pazienti di tutte le età, dal neonato, all’anziano, in una fase della vita di particolare fragilità fisica ed esistenziale, quale quella della malattia”. Una professione che ha tante implicazioni, impossibile da raccontare in una manciata di parole. Per questo il SITRA del Policlinico Gemelli ne ha voluto costruire una narrazione empatica, affidandola alla forza evocativa delle immagini. Quelle del già citato corto ‘Oltre il Covid’ e dello show-reel ‘Infermieri e Covid’ assemblato intorno alle fotografie di Emiliano Ciavardini e di Silvia Minnella, infermiera del Policlinico Gemelli; per chiudere poi con un momento di apparente leggerezza, affidato a una tripla intervista rivolta a un infermiere junior, a una senior e a un coordinatore. “La Giornata Internazionale dell’Infermiere si celebra il 12 maggio, proprio a ricordare l’anniversario della nascita della grande Florence Nightingale (l’infermiera britannica considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna) - sottolinea la dottoressa Nuzzo - che sarebbe stata al giorno d’oggi una straordinaria influencer e di certo avrebbe utilizzato tutti i canali a disposizione per diffondere i suoi messaggi. Ecco dunque perché abbiamo voluto usare come narrazione della nostra giornata questo ‘corto’ che ha interpretato i tre momenti della giornata internazionale dedicata agli infermieri - relazione, futuro e vita - attraverso altrettante situazioni di vita vissuta nei reparti di terapia intensiva neonatale e di oncologia del Gemelli”.
Il Covid è stato un importante banco di prova per la resilienza degli infermieri. Ma anche molto di più. Oggi a Bologna, da Exposanità Barbara Mangiacavalli, presidente della Fnopi (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche) ha voluto dedicare la Giornata Internazionale ai 90 infermieri caduti sul campo dell’assistenza durante la pandemia, ricordando anche che, secondo le stime della Federazione Nazionale, mancano all’appello almeno 70 mila unità. È stato dunque ancor più emozionante assistere a un significativo passaggio di consegne tra la dottoressa Sabrina Bendia e il dottor Bruno Coretti, tutor del corso di laurea in Infermieristica dell’Università Cattolica, e due giovanissime leve del primo anno di studi universitari, Antonio e Sefora, che da domani iniziano il loro tirocinio nei reparti. Sul palco della hall sono stati consegnati loro il Codice deontologico, il Patto Formativo e un’iconica divisa. Quella da infermiere.
“Grazie sempre per quello che fate ogni giorno – ha commentato il dottor Andrea Cambieri, Direttore Sanitario del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS – ma soprattutto grazie per quanto avete fatto in questi due anni di Covid senza mai fermarvi”. “Ovunque per il bene di tutti – conclude il dottor Daniele Piacentini, Direttore Risorse Umane della Fondazione Gemelli IRCCS – non è solo il claim di questa Giornata, ma rappresenta al meglio quello che voi infermieri avete fatto durante la pandemia, con grande capacità di adattamento anche a fronte di cambiamenti drastici e repentini, e sempre con disponibilità e competenza, interpretando con grande umanità il vostro ruolo”.
Maria Rita Montebelli
Carmen Nuzzo Da sinistra Andrea Cambieri e Daniele Piacentini Personale infermieristico nella Hall Esercitazioni di rianimazione cardiopolmonare