Fondo Carità,?storie di straordinaria quotidianità per un anno insieme di solidarietà e amicizia
“Nell’anno del Giubileo Straordinario della Misericordia, la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli ha scelto di dar vita al Fondo Carità, per sostenere le necessità sanitarie di persone in situazioni di comprovata difficoltà economica e rispondere a situazioni di emergenza sociale e fragilità esistenziale. E questo Fondo ha dato frutti - considera il Presidente della Fondazione Giovanni Raimondi -. Il Fondo Carità, promosso e sostenuto finanziariamente dalla Fondazione Gemelli, è proposto alla generosità di tutti". I fondi raccolti vengono destinati, per esempio all’acquisto di costosi farmaci non prescrivibili, a sostenere le spese di orfani e di indigenti, oppure devoluti a spese per esequie o anche per risolvere altre piccole necessità quotidiane che possono, per taluni, essere insormontabili. “Tutto ciò è possibile solo con l’aiuto e l’impegno di tutti - prosegue Raimondi -, che insieme, ogni giorno, desiderano aiutare chi soffre e chi ha bisogno”.
Nel corso del suo primo anno di vita il Fondo ha sostenuto, con una spesa complessiva di circa 25.000 euro, tante persone in fasi difficili della loro vita. Ecco un breve elenco degli interventi effettuati: venti degenti in grave difficoltà economica trasportati dal domicilio all’ospedale, otto persone che non avevano mezzi per pagare esami diagnostici e visite mediche specialistiche e due famiglie che non potevano sostenere le spese delle esequie di un proprio familiare deceduto. Ma dietro questo semplice, sintetico elenco, ci sono tante storie di vita, commoventi e coinvolgenti, come quella di Maria, Samuele, Manfredi, Singh, Luigi e Cosimo, tutti piccoli pazienti che hanno richiesto l’intervento del Fondo Carità per sottoporsi alle cure, o di Rosine che ha avuto necessità di farsi raggiungere a Roma dalla mamma camerunense per accudire i suoi quattro figli e concludere felicemente la sua gravidanza con la nascita al Gemelli del suo quinto figlio, o di Pavel, paziente in condizione di fine vita per il quale grazie al Fondo è stato organizzato il rimpatrio assistito in Russia. Tante storie di straordinaria quotidianità, che vengono conosciute e segnalate dai medici e dagli infermieri del Gemelli. Il Fondo Carità non è infatti solo uno “sportello” destinato a soddisfare bisogni ‘materiali’ o pratici, pur primari e certamente emergenti: è un prezioso strumento di dialogo e solidarietà che arricchisce di umanità non solo chi a esso si rivolge, ma che, in un solo anno, è diventato occasione di fraternità per tutti gli operatori del Policlinico.
Gli interventi del Fondo sono agili e rapidi: a seguito della segnalazione del bisogno, il processo autorizzativo permette interventi tempestivi con l’erogazione del contributo richiesto in non più di due giorni. Purtroppo non è possibile risolvere i tanti problemi di vita ma il Fondo interviene prontamente nel momento del bisogno.
Numerose le testimonianze di affetto non solo da parte delle persone beneficiate dagli interventi solidali, ma anche dei donatori: tanti pazienti dell’ospedale, personale medico, sanitario e tecnico amministrativo, che generosamente fanno donazioni anche attraverso il sito di raccolta fondi “Dona Ora” senza dimenticare le aziende e i fornitori del Gemelli che hanno sostenuto il Fondo con erogazioni liberali.
“La realtà della malattia porta con sé disagi e preoccupazioni. Purtroppo qualche volta si uniscono gravi problemi economici che limitano le possibilità delle cure e minacciano la serenità necessaria per affrontare i problemi di salute. Il Fondo Carità viene in aiuto proprio a queste situazioni e in modo concreto e dignitoso, perché molto riservato e rispettoso. È una vera consolazione, non solo per chi ne può godere le elargizioni, ma anche per chi ne viene solo a conoscenza o per noi che collaboriamo per il discernimento dei casi e l’attuazione degli aiuti economici, perché poter vedere all’opera il Bene nella concretezza degli aiuti consola tutti. C’è chi si preoccupa di raccogliere i fondi da destinare e persone generose che contribuiscono con le loro offerte. Ognuno mette del proprio e il desiderio di bene condiviso è sempre benedetto da Dio e perciò fecondo per i suoi figli. Talvolta, attraverso le segnalazioni fatte al Fondo, si viene a conoscenza di situazioni così dolorose e complicate che nemmeno si immaginava potessero esistere – afferma Suor Chiara Dal Rì, Superiora della comunità delle suore di Maria Bambina del Policlinico Gemelli e fisioterapista -: leggere alcune relazioni è come ricevere un pugno allo stomaco da tanta sofferenza e precarietà che descrivono. In questi casi l’aiuto è relativo, ma sempre concreto e si spera che le persone possano percepire che non sono sole e che possano cogliere l’aiuto del Fondo come segno della Provvidenza di Dio. Personalmente è un’esperienza che mi rinfranca perché si collabora con molte persone di buona volontà: con caposala, medici di reparto o membri della cappellania ospedaliera che hanno la delicatezza di individuare e segnalare i casi di bisogno, con il personale della direzione dell’ospedale”.
Si può compiere una piccola rivoluzione ogni giorno: aiutando, con piccoli gesti chi è meno fortunato di noi e sta attraversando un periodo difficile della propria vita, acuito da problemi di salute che lo portano al ricovero in ospedale. Questo non dà solo senso a una comunità, familiare, professionale e umana, ma dà nuovo senso a ogni persona: al Policlinico Gemelli lo si sta sperimentando da un anno. L’auspicio è che tanti altri sostengano questa iniziativa proseguendo sempre più numerosi nel prossimo anno lungo la via dell’amicizia e della vera solidarietà.
Donare è facile:si può donare online collegandosi al sito:http://donaora.policlinicogemelli.it oppure effettuando un bonifico:
DONAZIONE SU CONTO CORRENTE BANCARIO
Causale “Fondo Carità”, intestato a: Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Banca Popolare di Lodi
IBAN : IT36-F-05034-01633-00000-0005587
Per informazioni invia un’email a: insieme@policlinicogemelli.it