Chirurgia pediatrica: dal programmato all’urgente, un’équipe sempre disponibile

Il varicocele, patologia purtroppo molto diffusa nell’età adolescenziale, è definito come la presenza di dilatazione delle vene a livello dello scroto, in conseguenza di un reflusso di sangue. Essa rappresenta la più frequente anomalia dell’apparato genitale maschile, con un’incidenza dell’8-16% proprio tra gli adolescenti, ed è riconosciuta come la causa più frequente d’ipofertilità/infertilità nel maschio adulto. Un precoce percorso diagnostico-terapeutico nell’età evolutiva è fondamentale per prevenire i possibili danni alla fertilità. Sebbene l’analisi del liquido seminale non sia un parametro utilizzabile nella valutazione delle indicazioni al trattamento del varicocele in età adolescenziale, l’ecometria testicolare (volume dei testicoli calcolato ecograficamente) viene riconosciuta internazionalmente come parametro attendibile nella valutazione di un danno indotto dal varicocele. Benché sia una patologia molto diffusa non esiste un vero consenso su quale sia la tecnica chirurgica più efficace per il suo trattamento. Risultati molto incoraggianti sono riportati sin dal 2006 riguardo all’efficacia della sclerosi anterograda (tecnica di Tauber) che presenta il più basso tasso di complicanze sia precoci che tardive, nonché una percentuale di recidive inferiore a quella osservata tra i pazienti operati con le tecniche classiche. La sclerosi anterograda è una tecnica mista (radiologica e chirurgica), minimamente invasiva ed è stata adottata sin dal 2005 anche dall’équipe di Chirurgia Pediatrica del Policlinico Gemelli IRCCS come il trattamento di scelta per la correzione del varicocele.
I risultati ottenuti dopo l’adozione di questa metodica sono molto incoraggianti , con un tasso di recidiva solo del 3,4%. Tra l’altro, sempre nell’ambulatorio di Chirurgia Pediatrica del Gemelli, oltre alla valutazione preliminare all’intervento, viene svolto un servizio di follow-up annuale del paziente con varicocele, mirato sia a seguire i pazienti sottoposti ad intervento sia quelli che, pur presentando un varicocele, non raggiungano i criteri per porre una indicazione alla correzione chirurgica. Un’attività dunque significativa, quella messa in campo dall’équipe della Chirurgia Pediatrica del Policlinico, che può contare sull’apporto di cinque unità professionali, e la cui direzione è affidata al dottor Lorenzo Nanni. Da notare che il gruppo di lavoro svolge un servizio di pronta disponibilità h/24 e si occupa del trattamento di patologie congenite e acquisite anche degli apparati respiratorio, e digerente, oltre che uro-genitale. Questa notevole varietà di attività svolte dall’équipe di Chirurgia Pediatrica è il frutto di una collaborazione multidisciplinare con altre unità del Policlinico Gemelli IRCCS alle quali viene fornito supporto per il trattamento dei casi di interesse chirurgico. In particolare, una delle peculiarità in capo al gruppo di professionisti guidati dal dottor Nanni, è la gestione del neonato affetto da malformazioni congenite o del prematuro che presenta condizioni chirurgiche che richiedano un trattamento in urgenza. In questo senso c’è da sottolineare il fatto che tutti i membri dell’équipe utilizzano in maniera altamente professionale la tecnica laparoscopica con la quale trattano, nei casi che lo richiedono, le patologie congenite e acquisite non solo in urgenza, ma ovviamente anche in chirurgia ordinaria. In casi molto selezionati poi, alcuni membri dell’équipe sono in grado di avvalersi in maniera molto proficua anche della chirurgia robotica. Da sottolineare infine che l’approccio mininvasivo e conservativo è una delle caratteristiche che contraddistinguono l’operato del chirurgo pediatrico e questo è un obiettivo che l’équipe diretta dal dottor Nanni cerca di perseguire nell’affrontare qualunque tipo di patologia.

Esempio di flebografia intraoperatoria; si noti la complessità del decorso dei collaterali della vena spermatica. La grande variabilità ana tomica delle vene che drenano il sangue dal testi colo rende il trattamento chirurgico (legatura) in molti casi inefficace. Al contrario, la diffusione del la sostanza sclerosante all’interno anche dei più piccoli colla terali venosi è garanzia di maggiori percentuali di successo nel trattamento.