“Arte in corsia”: le opere di Franzoso al Gemelli, per portare gioia e allegria in ospedale
Può la bellezza aiutare a guarire? Luce e colori hanno un forte impatto sulla regolazione delle funzioni fisiologiche del corpo umano, e allora perché non sensibilizzare all’arte muovendosi in opposizione al bombardamento di immagini omologate e scadenti del mondo di oggi, alla ricerca di un appagamento estetico benefico anche dove solitamente si pensa a tutt’altro? Da questa idea nasce il progetto di Marco Bertoli, Art Advisor modenese ed esperto d’Arte da oltre trent’anni che, insieme al professor Antonio Chiaretti, responsabile del Pronto Soccorso pediatrico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma, ha pensato di portare arte e bellezza anche in ospedale, a scopo benefico. Ed è così che dallo scorso 24 settembre e fino al 14 ottobre il corridoio libreria del quarto piano, all’ingresso principale del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, ha ospitato l’esposizione “Arte in corsia: Paolo Franzoso”. Una selezione di una ventina delle vivaci e anticonvenzionali opere di questo artista veneto, “ricche di energia espressiva, vivo sentimento, rinnovata forza e motivazione, diretta verso un migliore domani”, come scrive la storica dell’arte Eugenia Battisti.
“Questa mostra pittorica testimonia la vicinanza dell’arte figurativa al mondo dei bambini, poiché spesso la mente e il sentire di un artista sono molto vicini a quelli dell’infanzia” ha spiegato il professor Chiaretti. Non a caso l’arte pittorica di Paolo Franzoso miscela varie tecniche artistiche dando vita a combinazioni creative caleidoscopiche in cui disegni, collage, pensieri, riflessioni e idee ipnotizzano lo spettatore emergendo da piccoli dettagli. “Anche per tale motivo – ha aggiunto il professor Chiaretti - una quota del ricavato della mostra sarà devoluta al Pronto Soccorso pediatrico del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma, per migliorarne le attività e l’accoglienza rivolta ai piccoli pazienti che ad esso afferiscono”.Un progetto che, come accennato, deve molto all’esperienza di Marco Bertoli, che opera nel campo del’arte dal lontano 1984 e che è specializzato in pittura e scultura italiana dell’Ottocento e del primo Novecento, ma anche in arte contemporanea. “Il progetto è nato per portare un po’ di allegria e gioia anche in ospedale dove, più che mai, è necessaria l’esperienza della bellezza – ha sottolineato lo stesso Bertoli che è anche consulente per la Casa d’aste Christie’s a New York e Londra, con cui collabora per il dipartimento di Arte Italiana del XIX secolo -. Il tutto per avvicinare un pubblico, che difficilmente frequenta mostre, al linguaggio dell’arte contemporanea, cercando di andare oltre la superficie dell’apparenza dell’opera e sollecitando così le capacità riflessive di ciascuno”. Ricordiamo infine che il progetto “Arte in corsia” gode del Patrocinio del Comune di Roma Capitale.