Al Pronto Soccorso del Policlinico Gemelli una targa in ricordo dell’infermiere Davide Matassi
"Davide ci manca, ci manca la sua vicinanza, il suo continuo impegno. Lui era uno di quelli che ci affiancava sempre. Negli ultimi giorni della sua vita, quando ormai le forze lo abbandonavano, ci chiese di visitare la nuova Sala Rossa del Pronto Soccorso. Lui sarà sempre con noi". Con queste parole commosse di Mauro Alberti, collega e amico di Davide Matassi, è iniziata la cerimonia di scoprimento e benedizione della targa in onore di un infermiere che, laureatosi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore nel 1997, e assunto dal Policlinico Gemelli nel 2001, ha sempre prestato il suo servizio nel Pronto Soccorso, ed è stato anche docente esperto in area critica.
La cerimonia si è svolta alla presenza di Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dell’Ing. Enrico Zampedri, Direttore Generale della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, del Dott. Andrea Cambieri, Direttore Sanitario del Policlinico, del Prof. Massimo Antonelli, del Prof. Giorgio Conti, del Dott. Maurizio Zega, Responsabile del Servizio Infermieristico e Tecnico-Riabilitativo Aziendale (SITRA), del Dott. Gennaro Capalbo. Alla cerimonia era anche presente la caposala del Pronto Soccorso Paola Morini e la caposala del Centro di Rianimazione Ilaria Cossu, insieme a tanti colleghi, amici e familiari di Davide.
"Non ho avuto la fortuna di conoscere Davide” ha esordito il Direttore Zampedri, ”ma mi hanno raccontato la persona straordinaria che era, sicuramente un motivo di orgoglio per la nostra Istituzione. È un onore per tutti aver lavorato con lui, che ha onorato l'Università che lo ha formato e il Policlinico per cui ha offerto tutto se stesso agli ultimi giorni della sua vita. Questa targa vuole essere un segno tangibile che Davide è sempre qui con noi".
Dotato di elevate capacità umane e professionali, Davide Matassi era riconosciuto da medici e colleghi per la sua competenza, il suo attaccamento al lavoro, svolto sempre con impegno professionale, dedizione individuale, rigore e intelligenza. Era anche infermiere (con il grado di caporale) del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, ausiliario delle Forze Armate. Ha dedicato molto del suo tempo alle attività addestrative e operative nel settore della gestione sanitaria nelle maxi emergenze, nelle procedure di intervento in contesti operativi ostili (Iraq , Giordania, Pakistan, Afghanistan, Emirati Arabi), presso strutture formative specialistiche civili e militari in Italia, in Israele e negli Stati Uniti. Davide Matassi è venuto a mancare il pomeriggio del 17 aprile 2015, lasciando la moglie, anche lei Infermiera in servizio presso il Pronto Soccorso, e un figlio di 7 anni.
"Neanch'io ho avuto l’opportunità di conoscere Davide” ha continuato Mons. Giuliodori, “ma guardando i vostri volti con l'affetto e la riconoscenza che state esprimendo possiamo comprendere la dedizione e la forza con cui ogni giorno ha svolto il proprio lavoro dando testimonianza di grande competenza e di generosa dedizione. Porre questa targa vuol dire chiedere al Signore di farci sentire ancora lo spirito di Davide che dal Cielo certamente continuerà ad accompagnare tutti coloro che qui lavorano. Sveliamo e benediciamo questa targa nel Tempo di Pasqua: il pronto soccorso è un luogo dove spesso si cammina sul crinale fra la vita e la morte: oltre alle competenze scientifiche e alle capacità tecniche servono cuore, vicinanza e solidarietà, come Davide ci ha dimostrato e insegnato, ogni giorno in frontiera, anche lui come tutti voi, servitore della vita e seminatore della speranza".