I saluti ai tempi del COVID

Addio alla stretta di mano? Si, per un po’ è meglio così. Gli esperti consigliano misure di ‘isolamento sociale’ per ridurre il rischio di contagio nel mezzo dell’epidemia da coronavirus. Tra queste misure c’è appunto la rinuncia alla stretta di mano, oltre che forme ancora più ravvicinate di saluto, come abbracci, baciarsi sulle guance o strofinarsi naso contro naso come negli Emirati Arabi.
Un articolo pubblicato di recente sul blog delBritishMedical Journal (primo nome Louise E. Smith ricercatore presso NIHR Health Protection Research Unit of Emergency Preparedness and Response del King’s College di Londra) ricorda che questa non è una policy ufficiale del governo inglese, anche se altri Paesi (Cina, Francia, Australia, Germania e EAU) lo hanno esplicitato formalmente nelle rispettive linee guida.
Dalla stretta di mano, si è cominciato inizialmente a ‘prendere le distanze’ negli ospedali, poi sulle navi da crociera, poi un po’ ovunque. Adesso è il momento dei saluti a distanza, nei quali gli orientali sono maestri, dal ‘Namaste’, all’inchino a 45 gradi dei giapponesi.
Il ‘dammi il cinque’ degli americani e il saluto ‘pugno contro pugno’ sono meno pericolosi della stretta di mano come possibilità di trasmettere l’infezione, ma vanno comunque evitati.
Molto importante, secondo gli autori, è di ribadire a ogni piè sospinto l’importanza del lavarsi le mani. Le emozioni sono tra i più potenti driver del comportamento e le misure igieniche (come appunto il lavarsi le mani) possono essere indotte e rafforzate nella motivazione da un’emozione di ‘disgusto’ all’idea di rimanere contaminati.
Un modo efficace di promuovere e motivare ciascuno di noi a lavarsi le mani è quello di sottolineare il fatto che il contatto con le mani di altre persone o con gli oggetti da loro toccati determini un ‘inquinamento’ delle nostre mani, che possono contaminarsi.
Da combattere è invece la percezione che evitare la stretta di mano vada a infrangere delle regole sociali o possa essere considerata ‘ossessiva’. Al contrario, in questo frangente, sottolineare l’importanza di evitare il contatto con le mani altrui può aiutare a sottolineare il messaggio che una maggiore attenzione all’igiene delle mani sia un gesto di responsabilità sociale e un comportamento importante per proteggerci dall’infezione.
Gli autori ritengono che uno dei modi più efficaci per far accettare alle persone il fatto di rinunciare alla stretta di mano è il cosiddetto ‘leading by example’. L’invito è soprattutto a politici e celebrities che in pubblico dovrebbero visibilmente evitare questa forma di saluto e ingaggiarsi in forme alternative di saluto. Così come è il momento di fare una deroga all’etichetta del saluto: se qualcuno vi offre una mano da stringere, non vergognatevi nel declinare l’invito. State facendo la cosa giusta.
Maria Rita Montebelli
Fonte: https://blogs.bmj.com/bmj/2020/03/10/should-we-wave-goodbye-to-the-handshake/
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