• Skip to primary navigation
  • Skip to main content
  • Skip to primary sidebar
  • Skip to footer
Search on the site

Search for a Department, a Doctor or in entire site web

  • Support Us
  • The Policlinico
    • History and future
    • Mission and Statute
    • Structure and organization
    • Organization, management and monitoring standard
    • Whistleblowing
    • Mission financial statement
    • Services Card
    • Spin-off organizations
    • Technological innovations
    • SITRA
  • Suppliers
  • News and Events
    • Gemellinforma
  • Work with us
    • Current Research
    • Scholarship Forms
    • Universal Civil Service
  • Contacts
    • Useful numbers
    • How to find us
    • URP – Public Relations Office
  • Training
    • Academic Education
    • Gemelli Training Center
    • Tree Center
  • Donate
    • Donate Organs and Tissues
    • Donate Blood
    • Donate Cord Blood
    • 5×1000
    • Support Us
  • IT
  • EN

instagram Instagram

linkedin Linkedin

facebook Facebook

Donate NOW

Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS
  • Patient Services
    • Appointments
    • Laboratory Tests
    • Medical test results pick-up
    • Medical records pick-up
    • Hospitalization
    • Innovative diagnostics and genetic tests
    • Emergency Room
    • Care pathways
    • Our volunteers
  • Centers
    • CeMI
    • CEMAD
    • Poison control Center
    • National Low Vision and Vision Rehabilitation Centre
    • Rare Diseases
    • GemelliART
    • Comprehensive Cancer Center
    • Meeting and Birth Center
    • Metabolic and endocrine diseases’ Center
    • High Blood pressure Center
  • Departments
  • Our Experts
  • Science and Research
    • Scientific Directorate
    • Clinical Trials
    • Projects
    • Gemelli Science and Technology Park (GSTeP)
    • Network
    • Support a Medical or Research Project
  • Private Practice
    • Punto Gemelli – San Basilio
    • Gemelli a Casa

News ed eventi

  • All the news
  • Events
  • Institutional information
  • Research
  • RTL 102.5 News
Home / News and Events

Ridisegnare il futuro dell’assistenza per i pazienti. Le lezioni della pandemia COVID-19

1 April 2020
Anti COVID19 advice

In questi giorni, lo sforzo di tutti i sistemi sanitari è volto a dare una risposta immediata per arginare l’esercito dei pazienti ‘acuti’ con infezione da COVID-19. Emergenze non differibili che stanno impegnando in uno ‘stress test’ senza precedenti i reparti di rianimazione, come quelli di degenza ‘ordinaria’. Ma c’è chi comincia a guardare oltre; in un momento di emergenza è fondamentale mantenere lucidità e pianificare l’assistenza per i mesi a venire, senza farsi travolgere dal presente. L’infezione da COVID-19, ormai è chiaro, impone una degenza molto lunga. Tanto per fare un esempio, la coppia di turisti cinesi, i primi pazienti con infezione da coronavirus trattati in Italia, è stata ricoverata allo Spallanzani il 28 gennaio, da dove è stata dimessa, per passare al San Filippo Neri, solo il 19 marzo scorso. Un mese e venti giorni di degenza. Bisogna tenerne conto nel progettare l’assistenza di oggi, senza trascurare il dopo, il ‘day after’ dello tsunami.

E’ la riflessione affidata anche ad una pubblicazione su JAMA, siglata da David Grabowski (dip. Health Care Policy, Harvard Medical School, Boston, Usa) e da Karen E. Joynt Maddox (dip. di medicina, Washington University, St. Louis, Usa).

Anche negli Stati Uniti le proiezioni nazionali suggeriscono che gli ospedali saranno travolti dai pazienti con coronavirus nei prossimi mesi. Bisognerà dunque attrezzarsi per l’emergenza, ma anche per quello che verrà dopo. Molti pazienti con infezione da COVID-19 – scrivono gli autori – avranno bisogno di assistenza nella fase post-acuta per potersi riprendere ed essere protetti nella fase di transizione dall’ospedale a casa o in altri contesti. Questo darebbe anche modo di liberare, appena possibile, posti per acuti negli ospedali. Ci sarà insomma bisogno di post-acuzie e di strutture di riabilitazione dedicate ai ‘guariti’, ma anche di hospice per chi non può farcela. Dati americani suggeriscono che oltre un paziente su 3 di quelli ricoverati per sepsi (condizione gravata dalla stessa mortalità ospedaliera del COVID-19) richiede un ricovero in post-acuzie e uno su 5 ha bisogno di una qualche forma di assistenza domiciliare.

Ma anche le post-acuzie e le lungodegenze, non potranno più essere quelle che abbiamo conosciuto finora. Negli Usa come in Italia, le case di riposo rischiano di diventare cluster di casi, focolai di contagio. “I Centers for Medicare & Medicaid e Services americani hanno stabilito una serie di regole – ricordano gli autori – per prevenire la comparsa di ulteriori focolai a partire da queste strutture, comprese la policy ‘no visitatori’, lo stop alle attività di gruppo e alle cene collettive.”

Un principio ineludibile secondo gli autori è che tutti i pazienti, prima di essere trasferiti in una post-acuzie, anche se ricoverati per patologie ‘non-COVID’, vengano sottoposti a tampone per verificare che non siano ‘positivi’. Nessun paziente COVID inoltre, anche se stabile, dovrebbe essere trasferito in una post-acuzie che non abbia la possibilità di isolarlo; non è infatti ancora chiaro per quanto tempo il paziente rimanga contagioso (cioè continui ad eliminare il virus), dopo la guarigione. Insomma, finita l’emergenza, ci sarà bisogno di post-acuzie dedicate e specializzate nella gestione dei pazienti COVID, anche riconvertendo – ipotizzano gli autori – alcuni piccoli ospedali. Il governatore di New York, Andrew Cuomo ha proposto di utilizzare gli ingegneri militari per ristrutturare edifici dismessi, come vecchie basi militari o dormitori dei college, riadattandoli a strutture di post-acuzie e riabilitazione temporanei.

Un altro approccio che sta prendendo corpo, è quello di trattare i pazienti convalescenti a casa loro, ma per farlo sarà necessario investire in modelli di ‘ospedale a casa’. In un caso o nell’atro, cruciale sarà lo staff – affermano gli autori – che dovrà avere non solo un’esperienza consolidata, ma essere dotato anche di dispositivi di protezione, per gestire questi pazienti; dovrà inoltre essere sottoposto regolarmente a tampone, per assicurarsi che non diventi a sua volta fonte di contagio.

In un futuro post-COVID, la telemedicina – scrivono gli autori – avrà sempre più ruolo e importanza. Medicare ha, a questo proposito, di recente annunciato che rimborserà tutti i servizi di telemedicina. Andranno inoltre adeguati i sistemi di pagamento per l’assistenza ai pazienti COVID e dati incentivi al personale dedicato.

Se fino ad ora ci si è insomma limitati a rincorrere l’emergenza – concludono gli autori – una buona pianificazione del futuro, le ci basi dovranno essere gettate già da oggi, non potrà prescindere dall’occuparsi delle cure in post-acuzie, anche per continuare a garantire un’adeguata recettività per i casi acuti, nelle settimane e nei mesi a venire.

Ridisegnare il territorio: ospedale a casa e tecno-assistenza: la vision del professor Roberto Bernabei

“Sono almeno 20 anni – esordisce il professor Roberto Bernabei, Ordinario di Medicina Interna e Geriatria presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, direttore Dipartimento Scienze dell’invecchiamento, neurologiche, ortopediche e della testa-collo della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e presidente di “Gemelli a Casa” - che auspichiamo cambiamenti in questa direzione. L’ospedale, per come ha funzionato finora, con l’emergenza COVID, ha dato il suo canto del cigno rispetto alla possibilità di essere ‘totipotente’, di gestire tutto, dal raffreddore all’intubazione. Bisogna completamente e definitivamente cambiare la testa perché così questo mondo si fa male quando gli anziani vanno fuori controllo. E’ necessario tenerli sotto controllo, prima, durante e dopo un evento acuto. Questo vale sia per le ondate di calore estive, che per il COVID. E’ necessario sapere da prima chi può essere colpito dalle ondate di calore, in modo tale da prevenire e non arrivare al ricovero. Nel caso del COVID – prosegue il prof. Bernabei - bisogna intercettare le persone che hanno delle patologie, che sono diventate patologie ‘indice’, che possono fare morte, nel caso subentri l’infezione da COVID-19. E parliamo di cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, ipertensione, diabete, insufficienza renale, bronchite cronica. Chi è affetto da queste patologie, e magari non le tiene adeguatamente sotto controllo, nel momento dell’infezione, può avere conseguenze fatali. Infine, le persone che superano la fase acuta del COVID, non la possono superare dentro l’ospedale per acuti, ma in un territorio ripensato, ristrutturato, con delle capacità di gestione autonoma di tutto quello che è fragilità post-acuzie.

Un ruolo importante – prevede il prof. Bernabei -sarà giocato in questo contesto dalla tecno-assistenza; il monitoraggio a casa, sia prima di un evento acuto, che dopo, consentirà di stare a casa il più possibile. Ormai ci sono dei sistemi di tele-monitoraggio avanzatissimi. C’è la possibilità ad esempio, attraverso un unico apparecchio, di fare ECG, misurare la pressione arteriosa e la pressione arteriosa media, la pO2 e la pCO2, i valori di emoglobina. In pratica, una centralina di terapia intensiva avvolta intorno ad un dito, per un costo di 400 euro, che consente di monitorare tutti i parametri vitali e ricevere tempestivamente degli allarmi. E’ chiaro che anche alcune situazioni di tipo sociale possono determinare scompensi, ma in periodi di emergenza dobbiamo dare la precedenza alle condizioni vitali”.

Gli autori americani del lavoro su JAMA suggeriscono anche di implementare esperienze come l’ospedale a casa. Ma il Gemelli da questo punto di vista ha precorso i tempi. “Il ‘Gemelli a Casa’ – spiega il prof. Bernabei -  è la possibilità di gestire gli anziani (e non solo) a domicilio a 360°, sia che si tratti di dover fare un prelievo di sangue, che di ricevere H24 una sorveglianza sanitaria attiva. E’ una formula che per la prima volta in Italia e in Europa un grande ospedale accademico ad alta specialità, come il nostro, ha messo in campo per completare la lista dei servizi che offre alla popolazione. Anche questo è uno strumento prezioso in epoca COVID e soprattutto post-COVID”.

Maria Rita Montebelli

Fonte: https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2763818

Sostieni Columbus Covid-2 Hospital

DONAZIONE SU CONTO CORRENTE BANCARIO
UniCredit – IBAN: IT 59 Z 02008 05314000102940493.
Intestato a: Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS
Causale: “Emergenza COVID”

DONAZIONE SU CONTO CORRENTE POSTALE
Poste Italiane – IBAN: IT 37 E 07601 03200001032013003.
Intestato a: Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS
Causale: “Emergenza COVID”

ONLINE
Tramite la piattaforma di Fondazione Italia per il dono Onlus:
https://dona.perildono.it/gemelli-columbus/ 

ONLINE
Tramite la piattaforma di raccolta fondi GoFundMe:
https://www.gofundme.com/f/sostieni-il-columbus-covid2-hospital

Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su Linkedin

In the same category

27 June 2022

Reumatologia, il prestigioso Carol Nachman Preis 2022 assegnato alla professoressa Maria Antonietta D’Agostino

La ricercatrice italiana, ordinario di Reumatologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttrice della UOC di Reumatologia di Fondaz...
Read
29 April 2020

Oncologia del Gemelli: mai ‘chiusa per COVID’. Lavorare in sicurezza è possibile

La pandemia di COVID-19 ha provocato l’interruzione di una serie di servizi sanitari e il rallentamento sostanziale di molti altri.…
Read
28 April 2020

Diabete e coronavirus, l’uno può influenzare l’andamento dell’altro. Ecco perchè

Gli studi condotti in Italia e all'estero suggeriscono che le persone con diabete non sono più suscettibili all'infezione da nuovo…
Read
24 April 2020

Il coronavirus sta anche nelle lacrime: i consigli degli esperti

La letteratura scientifica internazionale continua a dissezionare e a mettere sotto la lente d'ingrandimento ogni singolo segno e sintomo del…
Read
23 April 2020

Se le rose non profumano più e il cibo non ha più sapore, potrebbe trattarsi di COVID-19

Nota a tutti come l’infezione che toglie il respiro, la COVID-19 in alcuni pazienti (fino a 1 su 3 secondo…
Read
20 April 2020

COVID-19: i dermatologi segnalano esantemi virali e ‘dita blu’ come aspetti della malattia

L’infezione da nuovo coronavirus può dar luogo anche manifestazioni dermatologiche che variano dall’eritema polimorfo, ai rash, alle lesioni...
Read
17 April 2020

COVID-19: i rischi per i pazienti con insufficienza renale e le strategie di prevenzione

Il COVID-19 danneggia anche i reni, con meccanismi e conseguenze diverse. Ed è dunque un problema da tenere ben presente…
Read
16 April 2020

L’eparina non salverà il mondo dal COVID-19, ma se ben usata una mano ai pazienti la può dare

“In questo contesto ‘Covid-confuso’- scriveva qualche giorno fa su Facebook il professor Raffaele Landolfi, Ordinario di Medicina Interna a...
Read
15 April 2020

Oltre a farmaci e ossigeno, anche il supporto nutrizionale aiuta a superare il COVID-19

La valutazione precoce dello stato nutrizionale e un adeguato supporto nutrizionale, nei pazienti affetti da COVID-19, sono interventi fondamenta...
Read
14 April 2020

COVID-19. Gli anticorpi che “riapriranno” l’Italia. Verso la “fase 2” con la “patente di immunità”

Per ripartire ed affacciarsi con prudenza alla normalità, passando per la cosiddetta ‘fase 2’, gli italiani dovranno probabilmente conseguir...
Read

Primary Sidebar

Search for news

let’s stay in Cont@ct

The most read

20 February 2025
Institutional information
La scomparsa del professor Giovanni Scambia
06 December 2024
Primo paziente trattato con terapia genica sperimentale contro la maculopatia umida correlata all’età
20 February 2025
Events
“Note di Luce”: la musica torna a illuminare di speranza la ricerca
19 February 2025
Papa Francesco, disegni e lettere dai piccoli pazienti dell’Oncologia pediatrica
07 January 2025
Al Policlinico Gemelli, trattata con CAR-T la prima paziente adulta con malattia reumatologica in Italia

News Archive

  • 2015
  • 2016
  • 2017
  • 2018
  • 2019
  • 2020
  • 2021
  • 2022
  • 2023
  • 2024
  • 2025

Accreditamenti, Certificazioni e Riconoscimenti

Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, qualità e sicurezza per i pazienti e dipendenti: Scopri di più

World's Best Hospital 2025 - 1° ospedale in italia Join Commission International Quality Top Employer Italia 2025
Footer Widgets
The Policlinico Patient services Useful telephone numbers The Medical Center Medical and Department areas Our Experts
Innovation adn Research News and Events Contacts How to reach Us Donate Work with Us
Privacy information Cookie Policy Note Usage Conditions Editorial Office Voluntary Attendance
Restiamo in contatto

Let’s stay in cont@ct

Stay updated on news, info about our activities, open days and events.

SIGN UP
See also

Reserved Area

Support Us

Private Practice

Logo Policlinico Gemelli

© 2025 Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS
Codice Fiscale e P.IVA n. 13109681000

Sede Legale Largo Francesco Vito 1, 00168 Roma
Sede Operativa Largo Agostino Gemelli 8, 00168 Roma
Tutti i diritti riservati / All Rights Reserved - Credits

Founding Institutions

Logo Istituto Toniolo Logo Università Cattolica del Sacro Cuore
go back to the top
Useful Telephone Numbers
SSN (National Public Health Service) Appointments
06 8880.5560
Private practice Appointments
06 8881.8881
Public Relations Office
06 3551.0330
06 3551.0332
Red Telephone

Telephone service dedicated to future and new mothers

06 3015.6298
Numeri Utili
Centro unico di Prenotazione SSN
06 8880.5560
Attività privata e libera professione
06 8881.8881
Centralino
06 3015.1
Ufficio relazioni con il pubblico
06 3551.0330
Telefono Rosso

Servizio telefonico dedicato alle future e alle neo mamme

06 3015.6298