Ecografia interventistica in ginecologia oncologica: al Gemelli il primo corso in Italia

Si è tenuto al Policlinico Gemelli il primo corso in Italia dedicato all’Ecografia interventistica in ginecologia oncologica. Organizzatrici del corso, la dottoressa Floriana Mascilini, responsabile UOS di Ecografia Interventistica in Ginecologia, Fondazione Policlinico Gemelli e la dottoressa Lorena Quagliozzi, responsabile UOS ERAS in Ginecologia.
Ma di cosa si occupa l’ecografia interventistica in questo settore? “Nella stessa seduta spiega la dottoressa Mascilini – riusciamo a portare a termine tutte le procedure diagnostiche: dall’imaging ecografico, alla biopsia per l’esame istologico e molecolare di una lesione sospetta. Questo ci consente di ottimizzare i tempi dell’inquadramento diagnostico e di disegnare subito il successivo iter terapeutico. Il vantaggio è ridurre i tempi della diagnosi senza derogare alla precisione. Molte di queste pazienti inoltre non possono andare in sala operatoria per effettuare la biopsia perché anziane o portatrici di comorbilità. Con il percorso di ecografia interventistica, che negli anni abbiamo costruito in affiancamento ai nostri radiologi interventistici, abbiamo la possibilità di ottenere in una stessa seduta, l’imaging ecografico e la biopsia per l’esame istologico e la diagnosi molecolare, per poi indirizzare la paziente verso il corretto trattamento”.
“Questo organizzato a fine Novembre – prosegue la dottoressa Mascilini – è il primo corso in Italia di ecografia interventistica in ginecologia oncologica. Per questa prima esperienza abbiamo limitato a 12 il numero degli iscritti, che sono arrivati da tutta Italia. Ma abbiamo in programma di replicarlo due volte l’anno, in primavera e in autunno. Si tratta di un corso teorico-pratico; in collaborazione con i nostri bio-ingegneri abbiamo costruito dei modelli per effettuare delle simulazioni pratiche per il posizionamento di drenaggi intraperitoneali. I discenti possono inoltre esercitarsi a fare biopsie su speciali modellini realizzati in house”.
“Siamo arrivati a questi risultati- ricorda la professoressa Anna Fagotti, Ordinaria di Ginecologia e Ostetricia dell’Università Cattolica e Direttrice della Ginecologia Oncologica di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS – attraverso un processo di implementazione tecnica e clinica, ma anche grazie ad uno studio clinico controllato prospettico, pubblicato su International Journal of Gynecological Cancer, che ha dimostrato la fattibilità e l’accuratezza di questa procedura. Da sottolineare anche il suo buon esito: nessuna paziente si è mai lamentata per il dolore e non abbiamo avuto complicanze correlate alla procedura stessa, che parte da un imaging ecografico classico, per arrivare nella stessa seduta ad una biopsia per lo studio istologico e molecolare; questa procedura rappresenta un esempio del concetto ‘see and treat’. Il giorno in cui vediamo una paziente con caratteristiche tali da far sospettare una patologia tumorale, ad esempio dell’ovaio, possiamo decidere in quella stessa seduta di fare una biopsia. E naturalmente abbiamo in programma di insegnare questa procedura ai nostri specializzandi – conclude la professoressa Fagotti che è anche Direttore della scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia -.”
Maria Rita Montebelli
Nella foto: Professoressa Anna Fagotti, Ordinaria di Ginecologia e Ostetricia dell’Università Cattolica e Direttrice della Ginecologia Oncologica di Fondazione Policlinico Gemelli
Professoressa Antonia Carla Testa, Associata di Ginecologia e Ostetricia presso l’Università Cattolica, Responsabile della Unità di Ginecologia Ambulatoriale e Preventiva presso Fondazione Policlinico Gemelli
Dott.ssa Floriana Mascilini, responsabile UOS di Ecografia Interventistica in Ginecologia, Fondazione Policlinico Gemelli
Dott.ssa Lorena Quagliozzi, responsabile UOS ERAS in ginecologia, Fondazione Policlinico Gemelli













