Dermatite atopica: nuove terapie per una delle malattie infiammatorie della pelle più frequenti
La dermatite atopica è ad oggi, la malattia infiammatoria della pelle più frequente, con stime di oltre 230 milioni di persone affette in tutto il mondo, ed un’incidenza in forte aumento soprattutto nei Paesi industrializzati. Complessivamente, il 20-30% dei bambini ed adolescenti soffre di dermatite atopica. Nella maggior parte dei casi la patologia esordisce in età precoce ossia prima dei due anni e spesso nei primi mesi di vita; nel 90% si manifesta entro i primi cinque anni di vita, con tendenza alla remissione durante l’adolescenza. Tuttavia, sempre più spesso si assiste alla comparsa della patologia proprio in adolescenza ed in età adulta, e dati recenti stimano come oltre il 10% dei soggetti di età superiore a 18 anni ne siano affetti. La dermatite atopica è una patologia cronica della pelle, non contagiosa, caratterizzata dalla comparsa di infiammazione e chiazze eritematose. La pelle è costantemente secca, pruriginosa e irritabile. La malattia ha un decorso fluttuante caratterizzato da fasi di relativo benessere, in cui talvolta è possibile evidenziare solo una marcata secchezza cutanea, alternate a fasi di riacutizzazione della malattia, caratterizzate da intenso prurito e comparsa di rossore diffuso e vescicole su diverse aree del corpo. Dal punto di vista clinico si distinguono forme lievi, caratterizzate dal coinvolgimento di limitate aree cutanee, e forme moderate e severe, nelle quali la malattia può arrivare a coinvolgere oltre il 90% del corpo. Le cause della dermatite atopica sono numerose e comprendono sia fattori genetici che ambientali. La predisposizione genetica, quindi la familiarità, è particolarmente importante tanto che se entrambi i genitori soffrono di dermatite atopica il figlio ha una probabilità dell’80% di sviluppare la malattia. Tra i fattori ambientali più rilevanti da tenere in considerazione sono il contatto della pelle con indumenti e sostanze irritanti, fattori allergici, infettivi (stafilococco aureus) ed emotivi (stress psicologici). L'associazione tra dermatite atopica ed allergie alimentari in taluni casi, un tempo controversa, è stata dimostrata, specialmente nelle forme infantili più gravi. Gli alimenti comunemente im plicati sono le arachidi, le uova, il latte vaccino, la soia, il pesce e i crostacei. Tra gli allergeni da contatto gli agenti più irritanti sono il nichel, il lattice, le profumazioni, i preservanti e gli emulsionanti; tra gli aeroallergeni i pollini, le polveri domestiche, le forfore animali e le muffe. La dermatite atopica è anche influenzata dal clima: il calore e il freddo intenso sono sempre mal tollerati dal paziente così come un'atmosfera troppo secca aumenta la secchezza della pelle. Anche l'umidità, la sudorazione e l’attività fisica possono peggiorare il prurito e ladermatite. Ma come fare a riconoscere la dermatite atopica? Pur considerando la grande variabilità di manifestazioni cutanee che si possono osservare da persona a persona, da stagione a stagione, e anche di giorno in giorno, i segni e sintomi sempre presenti e altamente caratteristici sono: intenso prurito, arrossamenti, pelle secca e disidratata.
Informazioni utili
L’Unita Operativa Complessa (U.O.C.) di Dermatologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS rappresenta un centro di riferimento per la diagnosi e cura della dermatite atopica. Lo staff medico che si occupa di dermatite atopica è costituito dalla Prof. Ketty Peris (che dirige la struttura), dalla Prof. Clara De Simone, dalla Dott.ssa Cristina Guerriero, dal Dr. Andrea Chiricozzi, dal Dr. Giacomo Caldarola e dal Dr. Niccolo Gori. Gli ambulatori sono aperti il lunedì, giovedì e venerdì mattina dalle ore 8.30 alle 14.00 (prenotare telefonicamente al Centro Unico di Prenotazione 06 88805560).