Uno Special Stage per i piccoli malati di tumore. Esibizioni canore nella Hall per la Festa della Musica
Un palco speciale allestito nella Hall della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS dall’Associazione Officine Buone, in collaborazione con l’Unità Operativa di Oncologia Pediatrica, realizzato da artisti e volontari per i degenti, soprattutto i piccoli, in occasione della Festa della Musica. È avvenuto il 21 giugno scorso, grazie alla collaborazione, viva dal 2016, tra il reparto di Oncologia Pediatrica del Gemelli e l’Associazione Officine Buone, in particolare con il Progetto “Special Stage”, la prima rassegna musicale che coinvolge giovani musicisti, cantanti e band che valorizzano il proprio talento all’interno dei reparti ospedalieri. Le performance degli artisti si realizzano la domenica pomeriggio in reparto, con cadenza quindicinale, anche con la partecipazione di importanti artisti della musica italiana e dello spettacolo (Brunori Sa, Paolo Briguglia, Claudio Santamaria, Eleonora Lipuma, Caterina Caselli, Eleonora Giovanardi e numerosi altri).
L’Unità Operativa di Oncologia pediatrica da anni collabora con una rete di Associazioni, con le quali il servizio psicologico ha messo a punto un progetto di sostegno e di promozione della qualità di vita rivolto ai piccoli pazienti ricoverati ed alle loro famiglie. Lo scopo è quello di individuare le possibili risorse da attivare durante il percorso terapeutico e l’ospedalizzazione per favorire i fattori di resilienza, promuovere interventi di prevenzione e di umanizzazione dell’assistenza all’interno della struttura ospedaliera.
“La malattia oncologica rappresenta un evento potenzialmente traumatico che comporta una improvvisa interruzione della vita quotidiana a livello emozionale, cognitivo, sociale – spiega la dott. ssa Antonella Guido, psico-oncologa dell’Unità Operativa di Oncologia Pediatrica -. Portare all’interno dell’ospedale gli elementi della vita normale come scuola, gioco, sport, musica significa introdurre aspetti che limitano i livelli di stress e attivano importanti risorse terapeutiche che ammortizzano l’impatto di un evento così traumatico”.
“Innumerevoli studi scientifici hanno indagato il rapporto fra musica e benessere fisico e mentale – spiega il prof. Antonio Ruggiero, responsabile dell’Unità Operativa di Oncologia Pediatrica -. Da questi studi è stato possibile evidenziare, su basi neurochimiche documentabili, quanto la musica produca un miglioramento delle condizioni fisiche poiché promuove un miglior controllo dei valori di frequenza cardiaca e pressione arteriosa. Inoltre l’ascolto di musica è in grado di abbassare i livelli circolanti dell’ormone cortisolo, i cui livelli si innalzano vertiginosamente nelle situazioni molto stressanti e può essere un ottimo modo per gestire l’ansia, distraendosi ed affrontando con uno stato d’animo più congeniale e disteso momenti di difficoltà. La musica è capace anche di favorire il rilascio dell’ormone ossitocina che aumenta la sensazione di benessere e piacere”.