Open Week Fibromialgia: una settimana di consulenze reumatologiche gratuite, incontri di sensibilizzazione su questa patologia.

Anche il Gemelli aderisce alla settimana con la sua Unità di Reumatologia
L’Area Medica e le Sue Opere Sanitarie di Carità della Pastorale Sanitaria della Diocesi di Roma, in occasione della Giornata Mondiale della Fibromialgia, organizza l’Open Week Fibromialgia, ovvero una settimana di consulenze reumatologiche gratuite ed incontri di sensibilizzazione sulla Sindrome Fibromialgica, dal giorno 8 al 12 maggio.
Alla settimana aderisce anche la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS che partecipa al Tavolo Diocesano Sanità insieme a: Asl Roma 1, Presidio Nuovo Regina Margherita; Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio- Medico; Ospedale Pediatrico Bambino Gesù; Policlinico Universitario Umberto I; Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini; Policlinico Tor Vergata; Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata; Azienda ospedaliera - Universitaria Sant'Andrea e Fondazione Santa Lucia IRCCS.
In particolare lunedì 8 maggio, presso l’Unità di Reumatologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS diretta dalla professoressa Maria Antonietta D’Agostino e ordinario di Reumatologia all’Università Cattolica, si sono tenute delle televisite.
Questi teleconsulti sono stati svolti dai medici afferenti all’ambulatorio dedicato alla fibromialgia di cui è responsabile la dottoressa Annunziata Capacci dirigente medico presso la UOC di Reumatologia e in collaborazione con la dottoressa Giulia Calabrese.
Tale ambulatorio è una realtà presente da circa due anni presso il Policlinico Gemelli a cui i pazienti accedono attraverso un percorso interno, dopo aver effettuato una prima visita reumatologica propedeutica alla conferma della diagnosi (prenotabile attraverso il CUP del Gemelli). Ad oggi sono stati presi in carico presso questa struttura circa 450 pazienti.
Attraverso questa iniziativa è stata data la possibilità a dei pazienti già con diagnosi di Fibromialgia, o con forte sospetto e che avrebbero avuto difficoltà logistiche a raggiungere il centro, di effettuare un consulto volto a dare consigli sulla corretta gestione della sintomatologia e a spiegare l’importanza di un approccio multidisciplinare.
Una settimana che apre una luce di speranza ai tanti malati che ne sono affetti, nel Lazio 140,000 e 2 milioni e mezzo in Italia.
Papa Francesco durante il Regina Coeli di domenica 7 maggio ha salutato i malati affetti da Fibromialgia presenti in Piazza San Pietro. Il suo saluto dà inizio ad una settimana di aiuti gratuiti e sensibilizzazione su questa patologia.
La fibromialgia (FM) è una malattia caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico diffuso, cronico (presente da oltre 3 mesi). In genere il dolore è accompagnato da un profondo affaticamento sia fisico che mentale e da numerose altre manifestazioni cliniche, quali: cefalea, colon irritabile, difficoltà di concentrazione e memoria, disturbi del sonno, alterazioni del tono dell’umore e alterazioni neurovegetative.
La causa scatenante della FM non è conosciuta e la diagnosi è una diagnosi ad esclusione. L’80% dei malati sono donne. L’età media dei primi sintomi oscilla fra i 30 ed i 50 anni. Ma la FM può interessare anche soggetti in giovane età (pediatrica) o in età più avanzata. La FM non è riconosciuta dallo stato italiano e non è inserita nei LEA, motivo per il quale il malato sente un senso di abbandono ed inesistenza, lasciando delle compromissioni di natura familiare, sociale, economica e lavorativa. Ed è per questo che l’Area Medica e le Sue Opere Sanitarie di Carità, ha voluto contribuire, seguendo le parole di Papa Francesco sull’importanza di farsi prossimo a chi soffre.
“Come Diocesi, in pieno cammino sinodale, ci si è attivati per ascoltare e sostenere chi soffre; attraverso il coinvolgendo delle strutture ospedaliere promoviamo la sensibilizzazione di questa malattia invalidante.”, dichiara Mons. Benoni Ambarus, Vescovo delegato per la Pastorale Sanitaria della Diocesi di Roma.
“Il nostro è un piccolo contributo, realizzabile grazie alle strutture ospedaliere coinvolte nel Tavolo Diocesano Sanità. La FM però deve essere riconosciuta come malattia cronica invalidante ed inserita nei LEA per ridare dignità al malato che ne è affetto.” aggiunge, Edith Aldama, responsabile Area Medica, Pastorale Sanitaria, Diocesi di Roma.
Alcune strutture ospedaliere coinvolte si illumineranno di Viola nella giornata del 12 maggio, giornata mondiale della Fibromialgia, come simbolo di vicinanza e sensibilizzazione.