MediCinema, Valsecchi presenta il film sul Papa E c’è anche la star dei giovani Federico Russo
La s
ala MediCinema del Gemelli, la prima d’Italia all’interno di un ospedale, ha ospitato ai primi di dicembre due eventi di rilievo, che sono andati oltre la consueta proiezione cinematografica.
Martedì 6 dicembre il produttore Pietro Valsecchi (foto a sinistra) è intervenuto personalmente alla proiezione speciale dedicata ai degenti e a tutto il personale dell’ospedale di “Chiamatemi Francesco. Il Papa della Gente”, lungometraggio di Daniele Luchetti, prodotto da TaoDue Film.
Per la particolare occasione, alla vigilia della prima mondiale della serie TV “Francesco il Papa della gente”, trasmessa il 7 e l’8 dicembre su Canale5, Valsecchi ha eccezionalmente introdotto la visione del film insieme al Direttore Generale della Fondazione Policlinico universitario A. Gemelli Enrico Zampedri.
“Con il regista Daniele Luchetti - ha detto Valsecchi - siamo molto felici di aver partecipato con il film ‘Chiamatemi Francesco’ a questa splendida iniziativa”.
La visione del film dedicato a Papa Francesco, all’interno del Gemelli, ha suscitato particolare commozione nei malati presenti in sala, nel personale medico e infermieristico, nei volontari, nonché negli Assistenti spirituali del Policlinico e nelle Suore di Maria Bambina. “Chiamatemi Francesco” è il racconto del percorso che ha portato Jorge Bergoglio, figlio di una famiglia di immigrati italiani a Buenos Aires, alla guida della Chiesa Cattolica. È un viaggio umano e spirituale durato più di mezzo secolo, sullo sfondo di un paese - l’Argentina - che ha vissuto momenti storici controversi, fino all'elezione al soglio pontificio il 13 marzo 2013 con l’indimenticabile saluto di Papa Bergoglio, un Papa “venuto quasi dalla fine del mondo”, ai fedeli presenti in Piazza San Pietro e al mondo con il suo colloquiale e familiare “Buonasera”.
Pochi giorni prima della presentazione del film dedicato al Papa, la scena del MediCinema è stata calcata da un personaggio particolarmente amato dai giovanissimi:?giovedì 1 dicembre, con Federico Russo, (foto a destra) per la prima volta un talent del cast ha introdotto la proiezione di un film per i pazienti. Russo, una delle star più amate dai ragazzi, ha presentato “Come Diventare Grandi Nonostante i Genitori”, commedia distribuita da Disney Italia nelle sale cinematografiche a partire dallo scorso 24 novembre. Il giovane e talentuoso attore, entrato nei cuori di adulti e ragazzi grazie all’amata serie TV Alex & Co. in onda su Disney Channel, ha portato un saluto speciale a tutti i pazienti, parlando della sua esperienza in questa produzione italiana firmata da Luca Lucini.
Questi due eventi, verificatisi nei primi giorni di dicembre, sono solo i più recenti dall’inaugurazione della prima sala MediCinema in Italia, avvenuta nell’aprile 2016 presso il Policlinico Gemelli con l’anteprima di “Jungle Book” di Jon Favreau.
A settembre ha preso il via la “Terapia del Sollievo MediCinema” con una programmazione bisettimanale di grandi titoli per adulti e ragazzi come “Alla Ricerca di Dory” e l’intera collezione in Blu-Ray dei film Disney•Pixar, che The Walt Disney Company Italia ha messo a disposizione per la cura e l’intrattenimento dei pazienti e delle loro famiglie.
La terapia del sollievo attraverso il cinema rappresenta il punto di partenza dello studio scientifico coordinato dal prof. Celestino Pio Lombardi, del Policlinico Universitario A. Gemelli, che porterà a misurare gli effetti della ‘cinematerapia’ sui degenti, grandi e piccoli, in collaborazione con altri centri ospedalieri che insieme a MediCinema stanno contribuendo a questa stimolante esperienza.
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La testimonianza: “Ecco come il cinema aiuta a recuperare”
Quella che segue è la testimonianza di ritorno alla vita scritta da una ragazza giunta in gravissime condizioni al Gemelli.
“Mi chiamo Caterina. Ho vent’anni. Vivo in Calabria. A fine settembre sono atterrata sul pianeta Gemelli. Letteralmente ‘atterrata’, perché mi ha portato un elicottero. Un volo di un paio di ore. Ma io non mi sono accorta di niente. Ero intubata e addormentata.
Ho avuto un problema serio, delicato e lungo. Ho passato al Gemelli più di due mesi: venti giorni in Rianimazione.
In tutto questo tempo ho scoperto che al Gemelli ci sono molti combattenti, guerrieri di ogni età, gladiatori instancabili, affiancati da persone straordinarie, che lottano continuamente assieme a loro.
Su un manifesto ho letto: “La salute mi aveva abbandonata, gli infermieri mai”. In questa lotta quotidiana ci sono anche i medici, i fisioterapisti, i nutrizionisti, i logopedisti, gli ausiliari... Un “esercito buono” che mi ha aiutato a tornare a casa, a ritrovare le mie cose e i miei affetti e a riabbracciare i miei cari.
Su questo pianeta però non si vive di sole vittorie o sconfitte, ma si trova anche il tempo di distrarsi:?è stata costruita una sala cinematografica bellissima, realizzata all’interno del Policlinico Gemelli, concepita studiata e realizzata per noi combattenti. MediCinema, un cinema dentro un ospedale dove si proiettano film di prima visione due giorni a settimana, il martedi film per i più grandi il giovedi film per i piccoli pazienti.
Le luci, i colori, gli effetti sonori ti fanno dimenticare di essere in un ospedale. Mancano solo i pop-corn, la bomboniera (i cioccolatini col gelato dentro) e le bibite gassate.
La considero un’oasi dove i nostri corpi e le nostre anime trovano, per due ore, ristoro, sollievo e normalità.
Dopo l’esperienza che ho vissuto, penso che il cinema abbia contribuito a migliorare il mio umore e la mia salute. Credo pure che il progetto debba essere portato anche in altri ospedali.
Grazie, al progetto MediCinema e a tutti coloro che lo hanno reso possibile”.
Caterina