A 125 anni dalla prima rappresentazione assoluta della Tosca di Giacomo Puccini, avvenuta il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi di Roma, ieri sera il più romano dei capolavori di Giacomo Puccini è tornato all’Opera di Roma nel luogo del suo debutto, nuovamente messo in scena nella sua versione originale, diretto da Michele Mariotti. La rappresentazione è stata eseguita dall’Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma con la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma, per la regia di Alessandro Talevi.

In questa emozionante rappresentazione, il Teatro dell’Opera di Roma ha desiderato aprire idealmente le sue porte anche a chi ha minori possibilità di partecipare a questi eventi. Per questo Tosca, nel giorno del suo 125esimo compleanno, è stata ripresa e diffusa via streaming al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e in diverse realtà legate alla Caritas di Roma. E così i pazienti dell’ospedale, sintonizzando i televisori delle stanze di degenza e tramite maxischermo nella hall del Policlinico, hanno potuto immergersi nella magia di un capolavoro senza tempo, vivendo l’emozione di Tosca proprio come Puccini l’aveva immaginata nel suo debutto.

“L’iniziativa rafforza la collaborazione tra il Policlinico Gemelli e il Teatro dell’Opera di Roma che ribadisce il suo impegno verso le realtà più fragili” – ha spiegato Francesco Landi, professore ordinario di Medicina Interna e Geriatria all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Invecchiamento, Ortopediche e Reumatologiche della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.

Settimanalmente, infatti, i clinici del Gemelli prestano servizio di assistenza medica presso il Teatro dell’Opera di Roma per la sicurezza di pubblico, artisti e personale. Il 14 dicembre scorso poi, in occasione del sessantesimo anniversario di attività dell’Ospedale, un’esclusiva anteprima del balletto Lo Schiaccianoci di Čajkovskij, grazie al sostegno di Fondazione Roma, è stata dedicata dal Teatro dell’Opera di Roma a tutto il personale del Gemelli.

“Un gesto – ha continuato il professor Landi – che testimonia come la musica possa essere terapia e migliorare il benessere dei pazienti. Inoltre, in questo modo i nostri pazienti ricoverati hanno avuto la possibilità di vivere la bellezza dell’arte lirica e di partecipare in esclusiva a un evento così prestigioso dalle loro stanze di degenza”.