Il Gemelli confermato Centro d’Eccellenza per la chirurgia bariatrica e dell’obesità
Per il terzo anno consecutivo la Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche (SICOB) ha dichiarato “Centro di Eccellenza” il gruppo multidisciplinare del Policlinico Gemelli. La prestigiosa nomina è riconosciuta ai Centri che per qualità delle cure e per numero di pazienti trattati si distinguono nel panorama nazionale.
Nel nostro Paese gli obesi sono circa 6 milioni: il 10% della popolazione. Un numero elevato, che ci pone tra le nazioni a maggior rischio. Si tratta di una condizione pericolosa per la salute, che va affrontata con soluzioni efficaci e durature. Un obeso, infatti, ha un’aspettativa di vita inferiore di 10 anni rispetto a quella di un coetaneo con peso normale. Quando si devono perdere 40-50 chili - a volte - dieta, esercizio fisico, psicoterapia e farmaci non bastano.
“La soluzione chirurgica dell'obesità è l’unica in grado di garantire in breve tempo un notevole calo ponderale e, soprattutto, di mantenere, per un lunghissimo periodo (se non per tutta la vita), la massima parte dei risultati ottenuti - spiega il prof. Marco Raffaelli, coordinatore del Centro e direttore dell’UOS di Chirurgia dell’Obesità (afferente alla UOC di Chirurgia Endocrina e Metabolica – dir. prof. Rocco Bellantone) -. La chirurgia dell'obesità comporta anche un netto miglioramento o addirittura la scomparsa di co-morbilità (metaboliche, cardiovascolari e respiratorie), una maggiore speranza e qualità della vita". Tutto questo, a sua volta, dimezza, di fatto, gli esorbitanti costi sociali, diretti ed indiretti, dell'obesità e delle malattie ad essa correlate. Per tutte queste ragioni, il trattamento chirurgico dell’obesità grave è, oggi, diventato una realtà ampiamente consolidata e condivisa.
Oltre alle indubbie competenze tecniche, i punti di forza per il successo riconosciuto dalla SICOB sono: il team multidisciplinare e il Percorso Obesità.
“L’atto chirurgico vero è proprio rappresenta un momento importante dell’iter terapeutico, ma è solo una tappa intermedia tra la selezione e lo studio del paziente e i fondamentali controlli clinici post-operatori”, continua il prof. Raffaelli.
Dalla collaborazione con l’UOC di Patologie dell’Obesità, diretta dalla prof.ssa Geltrude Mingrone, è nata l’esigenza di coinvolgere nel Progetto un numero sempre maggiore di specialisti del Policlinico. E quindi: non solo internisti e chirurghi, ma anche psichiatri e psicologi (prezioso è il lavoro di valutazione messo a punto dalla dott.ssa Marta Scoppetta e coordinato dal prof. Luigi Janiri), nutrizionisti e dietisti (équipe del prof. Giacinto A. Miggiano), endoscopisti (gruppo del prof. Guido Costamagna), radiologi, pneumologi, cardiologi, anestesisti (team coordinato dalla prof.ssa Liliana Sollazzi).
Il Percorso Obesità comincia con le “prime visite” negli ambulatori dedicati al Policlinico Gemelli e al Presidio Columbus. Le tappe successive sono gestite come Prestazioni Ambulatoriali Complesse (PAC), erogate in Servizio Sanitario Nazionale: permettono l’inquadramento complessivo del paziente attraverso ulteriori visite specialistiche ed indagini clinico-strumentali. Si tratta di accessi ambulatoriali singoli senza necessità di ricovero: al termine del Percorso il paziente viene accolto dall’intero team multidisciplinare ed il caso viene discusso analizzandone ogni dettaglio. Questo permette una gestione personalizzata del paziente ed un programma terapeutico, dinamico e modificabile nel corso del tempo, modulato sul paziente in base al tipo di obesità, alla storia clinica, al tipo di abitudini alimentari e alle patologie associate.
“I casi selezionati vengono trattati in sala operatoria. Il nostro gruppo, ogni anno, esegue oltre 400 interventi per il trattamento dell’obesità - conclude il prof. Raffaelli -. È molto importante sottolineare che non esiste un’unica soluzione chirurgica adatta a tutti i pazienti: anche solo la scelta del tipo di intervento deve essere condivisa con il paziente e con l’intero team multidisciplinare”.
“In Centri come il nostro sempre più spesso si osservano pazienti già sottoposti ad interventi di chirurgia bariatrica e candidabili ad interventi di chirurgia di revisione. Spesso l’indicazione al re-intervento potrebbe essere condizionata da uno studio pre-operatorio incompleto e da una scelta chirurgica non modulata sul paziente. In quest'ottica - conclude il prof. Raffaelli -, diventa fondamentale il Percorso che permette uno studio complessivo, dettagliato e personalizzato del paziente che si affida alle nostre cure”.