Codice Lilla: Percorso dedicato ai disturbi dell’alimentazione.

In occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla che si è celebrata lo scorso 15 marzo, la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS ha presentato il Percorso Clinico Assistenziale dedicato al paziente con Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. Nell’occasione sono state offerte gratuitamente visite dietologiche, valutazioni endocrinologiche, consulenze ostetriche, colloqui psicologici per i pazienti e le loro famiglie e valutazioni psichiatriche. Si è trattato di una giornata ricca di avvenimenti e dibattiti sull’argomento anche con personaggi dello spettacolo e dello sport. La cucina, le diete, le mode alimentari, lo spettacolo, la tv, il cinema, la moda, il web, la scuola e lo sport sono stati gli argomenti dei quattro dibattiti svoltisi nella giornata, intervallati da performance musicali e condotti dalle giornaliste Vira Carbone e Maria Grazia Tetti. Hanno partecipato tra gli altri all’incontro lo chef Oliver Glowig, il primo ballerino del Teatro dell'Opera di Roma Manuel Perruccini, la campionessa olimpica medaglia d’oro di ginnastica ritmica Elisa Blanchi, il più volte campione del mondo di pugilato VincenzoCantatore, gli attori Roberto Ciufoli e Giampaolo Morelli, il conduttore radiofonico Savino Zaba, le pianiste Elena Matteucci e Gaia Vazzoler, il mezzosoprano Silvia Pasini e il sociologo Paolo De Nardis.
La Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS è la prima struttura in Italia ad adottare un Percorso Clinico Assistenziale in recepimento delle linee guida assistenziali emanate dagli esperti del ministero della Salute nel 2018. L’identificazione del paziente per l’accesso al percorso avviene già durante il primo momento di accoglienza. Al triage in Pronto Soccorso, infatti è prevista l’attribuzione del “Codice Lilla” che rappresenta il primo filtro ed intervento per rispondere sia all’estrema disomogeneità di cura e trattamento sull’intero territorio nazionale, sia alla complessità di tali disturbi. “La presa in carico della persona (nel 95% dei casi ragazza o donna), ma anche della sua famiglia – ha spiegato Antonio Giulio de Belvis ricercatore di Igiene e direttore dell’UOC Percorsi e Valutazione Outcome Clinici della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS- deve avvenire secondo una “continuità di filiera”, che parte dal medico curante, viene gestita da strutture di secondo livello come il Gemelli e, nel caso di interventi protratti nel tempo, continua nelle strutture territoriali di prossimità e residenzialità”. I pazienti che hanno disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, come anoressia o bulimia al Pronto Soccorso troveranno una corsia preferenziale che li accoglierà in modo specifico fino alle aree di trattamento di queste patologie, molto complesse con un difficile e delicato approccio terapeutico. “L’obiettivo del percorso – ha sottolineato Lucio Rinaldi, ricercatore di Psichiatria e dirigente medico UOC di Psichiatria - è assicurare ai pazienti affetti da un Disturbo della Nutrizione e dell’Alimentazione uno specifico approccio fondato sull’esperienza clinica e la ricerca, trasformando la dimensione critica ed emergenziale in momento fondamentale di un processo trasformativo mediante il quale dalla malattia si giunga a forme del vivere sempre più adattative, lontane dai gravi rischi legati alla gestione nel corpo di un disagio psichico”. “Il “Codice Lilla” – ha aggiunto Silvia Della Casa, ricercatore di Endocrinologia e Dirigente Medico UOC Endocrinologia e Diabetologia - diventa pertanto uno strumento di avvio per una presa in carico multi specialistica complessa ed integrata: un intervento adeguato e precoce, entro il primo anno dall’esordio della malattia è in grado di migliorare la prognosi di guarigione che può raggiungere l’80% dei casi.”. È solo il caso di ricordare che in Italia sono oltre 2 milioni le persone tra i 12 e i 25 anni che soffrono di Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA); e purtroppo la diagnosi spesso avviene tardivamente, anche dopo 6 - 7 anni dall’esordio, quando i sintomi fisici e psichici sono divenuti particolarmente evidenti. Complessivamente invece nel nostro Paese più di 3 milioni e mezzo di persone sono affette da Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, con 8.500 nuovi casi all’anno. Le morti per Anoressia Nervosa, circa 3000 decessi all’anno, sono inoltre la principale causa di mortalità in assoluto tra le malattie psichiatriche.