Al Policlinico Gemelli una Tavola Rotonda sulla Menopausa in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale

Questa mattina, presso la Hall del Gemelli, ginecologi, psicologi, nutrizionisti e personale sanitario si sono incontrati per parlare degli effetti della menopausa e dei cambiamenti emotivi legati a questo periodo di vita della donna.
La menopausa rappresenta un momento significativo nella vita di una donna e potrebbe comportare un blocco dello scorrere del tempo, con un impatto sul senso del divenire.
Nella donna che vive questo passaggio obbligato della vita, la menopausa può portare con sé sintomi diversificati, quali “nebbia” cognitiva, incertezza, depressione, sia a causa dei cambiamenti nel proprio corpo, che a causa di una modificazione del proprio ruolo sociale, familiare e coniugale.
A questo tema è stato dedicata oggi martedì 10 ottobre alle ore 10.00 presso la Hall della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, una tavola rotonda dal titolo: Menopausa: un passaggio di vita e non un blocco nel divenire.
L’evento è stato organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, e hanno partecipato gli specialisti del Policlinico Gemelli, tra cui ginecologi, psicologi, nutrizionisti e personale sanitario. La tavola rotonda è stata introdotta dalla dottoressa Daniela Chieffo, responsabile della UOS di Psicologia Clinica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, e ha affrontato il tema della menopausa e l’impatto che ha nella vita delle donne dal punto di vista sia fisico sia psicologico.
“La menopausa non va vista come l’inizio di un periodo che prelude alla vecchiaia” sostiene Daniela Chieffo- ma come una fase di riorganizzazione del proprio corpo e del proprio io, come stimolo di cambiamento, evoluzione e maturazione del corpo e della mente della donna.
Durante la menopausa dovrebbe nascere un progetto di costruzione di un nuovo futuro, con nuovi stimoli, nuove identità e nuove potenzialità per una parte della vita che può essere ricca di significato e prospettive.
Se finisce un ciclo biologico può e deve cominciare un ciclo di vita di rinnovamento psicologico.
Il vero benessere della persona è l’armonia con se stessi che si può e si deve espandere e riversarsi anche sugli altri: per tutte le donne il fine è star bene con se stesse e con la propria età”.
“Per questo motivo possiamo dire che la bellezza sta soprattutto nell’accettare i cambiamenti” –continua la dottoressa Chieffo- e nel farvi fronte, accogliendo con orgoglio la propria età e la maturità che essa comporta. Dobbiamo capire che la menopausa è un evento fisiologico, non è una malattia.
È importante imparare a convivere con questa nuova fase della vita, ascoltare il proprio corpo, imparare a capire quali sono i sintomi e i segnali che maggiormente vengono percepiti e vissuti.
Nel periodo di passaggio dalla fertilità alla sterilità non occorre fare collegamenti alla propria femminilità e soprattutto alla perdita di quest’ultima: si è donne a prescindere e sempre”.
“Il tema della menopausa si presta a differenti letture e considerazioni: si tratta di una condizione sostanzialmente fisiologica che comunque rappresenta un target nella vita della donna. Dichiara il professor Antonio Lanzone Ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università Cattolica e Direttore della UOC di Ostetricia e Patologia Ostetrica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
“Alcune generazioni fa -continua il professore- in relazione alla vita media della popolazione, essa coincideva quasi con la fine della vita e sostanzialmente questo canovaccio è andato avanti per lungo tempo: oggi le chiavi interpretative sono più complesse e aperte a nuove prospettive. Se da una parte questi messaggi ancestrali rimangono stratificati nella cultura della donna., tuttavia il ruolo sociale della donna (da colei che lavora spesso con incarichi significativi, all’importanza dei nonni che sta di fatto dischiudendo una nuova fase nei rapporti interfamiliari) ha modificato fortemente le sensazioni e le esigenze: la donna vuole essere all’altezza psico-fisica delle nuove sfide, compreso il perpetuarsi dei canoni estetici anche moderni cui cerca di aderire. In questa cornice sicuramente la menopausa può agire comunque nel turbare o spostare equilibri biologici. Il primo warning al di là della perdita del ciclo mestruale è quello che concerne le modificazioni dello schema corporeo che in genere iniziano nel climaterio e si protraggono per qualche tempo dopo la cessazione del ciclo, modificazioni che possono indurre vissuti potenzialmente negativi; tuttavia al riguardo spesso la menopausa rende più evidenti o slatentizza situazioni di fragilità o disagio pregresse, riassumendo in un punto target quella che è l’esperienzialità della donna. Insomma se la menopausa rappresenta una fase della normalità della vita, essa comunque va attenzionata nel periodo di transizione e negli effetti a lungo termine per le sue potenziali implicazioni psico-biologiche.”

