“Slice of Pizza”, cortometraggio realizzato dai pazienti dell’Oncologia Pediatrica del Gemelli

Presentato ieri presso la Sala Medicinema del Policlinico il progetto di medicina narrativa realizzato dai giovani pazienti nell’ambito del laboratorio di cinema “Ciak si gira”.
Si intitola “Slice of Pizza” ed è il cortometraggio interamente realizzato dai pazienti dell’U.O.C. di Oncologia Pediatrica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCSS. Si tratta di un progetto di medicina narrativa, un’esperienza creativa, formativa e terapeutica, che rappresenta un’occasione per valorizzare l’impegno dei ragazzi, che hanno dato vita a un’opera cinematografica originale e significativa.
Il progetto nasce e si sviluppa nell’ambito del Laboratorio di cinema “Ciak si gira” attivo all’interno del reparto del Gemelli ed è stato supportato dalla Fondazione per l’Oncologia Pediatrica e promosso dal suo presidente, professor Antonio Ruggiero, direttore dell’U.O.C. di Oncologia Pediatrica del Policlinico Gemelli. La realizzazione del corto ha visto la collaborazione della dottoressa Antonella Guido, psicologa-psicoterapeuta dell’U.O.C. Oncologia Pediatrica insieme a Elisa Clementelli, coordinatrice del laboratorio cinematografico.
Alla presentazione di “Slice of Pizza”, che ha avuto luogo ieri pomeriggio, giovedì 4 dicembre, presso la Sala Medicinema del Policlinico Gemelli, hanno partecipato numerosi pazienti, medici e personale sanitario, rappresentanti delle sezioni scolastiche ospedaliere della scuola; intervenuto il professor Alessandro Sgambato, Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e la professoressa Daniela Chieffo, Direttore Unità Operativa Psicologia Clinica. L’evento è stato introdotto da ospiti speciali: la conduttrice radio-televisiva Carolina Di Domenico e l’attrice Giulia Bevilacqua che hanno introdotto e accompagnato la presentazione del cortometraggio.
Il professor Antonio Ruggiero sottolinea come “il progetto rappresenta una straordinaria occasione per i giovani pazienti di esprimersi attraverso un linguaggio nuovo e potente come il cinema. Il cortometraggio ‘Slice of Pizza’ non è solo un risultato artistico, ma una testimonianza di coraggio, resilienza e speranza, che dimostra come l’arte possa diventare una via di cura. Questo percorso ha permesso ai ragazzi di acquisire nuove competenze e di affrontare il proprio vissuto in modo creativo, trasformando le difficoltà in risorse.”
Come racconta Elisa Clementelli, “il percorso, articolato in dieci incontri, ha permesso ai ragazzi di avvicinarsi al linguaggio cinematografico in tutte le sue fasi: dalla costruzione di una narrazione per immagini alla scrittura della sceneggiatura, dall’uso di strumenti professionali al lavoro di squadra tipico di una vera troupe. Un cammino di apprendimento profondamente partecipato sul piano emotivo e creativo, che ha consentito ai giovani di trasformare il proprio vissuto in un racconto autentico e potente.”
L’intero cortometraggio è stato girato all’interno dell’ospedale in un unico intenso fine settimana, durante il quale i protagonisti hanno potuto mettere in pratica quanto appreso, vivendo un’esperienza immersiva che ha restituito loro un ruolo attivo, centrale e profondamente espressivo.
Il cortometraggio “Slice of Pizza” è stato recentemente premiato quale Miglior Cortometraggio al Festival Internazionale Ennio Flaiano nella sezione Scrittura e Immagine, un’importante conferma del valore artistico e terapeutico del progetto. Questo riconoscimento non solo celebra il talento e l’impegno dei giovani protagonisti, ma sottolinea anche l’importanza della medicina narrativa come strumento di supporto al percorso di cura. Il cortometraggio nasce dal desiderio dei pazienti di utilizzare il linguaggio cinematografico per raccontare, in modo autentico e creativo, l’esperienza della malattia e della vita in ospedale. Attraverso una narrazione simbolica e profonda, il film esplora temi delicati come il senso di isolamento, la disinformazione e il superamento dei pregiudizi, mettendo in luce risorse interiori in grado di sostenere il percorso di cura.
La professoressa Daniela Chieffo sottolinea come “questo premio non solo celebra il talento e l’impegno dei giovani protagonisti, ma evidenzia l’importanza della medicina narrativa come strumento di supporto nel percorso di cura. In un contesto complesso in cui possono prevalere sentimenti di solitudine, il laboratorio ha offerto ai ragazzi l’opportunità di sentirsi parte di un progetto artistico ed espressivo condiviso.”
Come sottolinea la dottoressa Antonella Guido, “il laboratorio ha offerto ai ragazzi uno spazio in cui l’espressione creativa si è intrecciata a un percorso di crescita psicologica. Il cinema ha permesso loro di intraprendere un viaggio di elaborazione dell’esperienza di malattia in modo più consapevole, trasformando le difficoltà in una narrazione di forza e speranza. È stato un privilegio accompagnarli in questo viaggio emotivo e vederli riscoprire la propria resilienza.”
“Slice of Pizza” è un messaggio potente e necessario, che invita a guardare la malattia attraverso gli occhi di chi la vive quotidianamente. I giovani registi si fanno portavoce di una testimonianza di resilienza, invitando alla consapevolezza e alla comprensione di ciò che definiscono “la bellezza collaterale” della vita in ospedale.
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