Le emozionanti note delle Mani Bianche e dei piccoli pazienti del Gemelli
Note indimenticabili nei reparti della Neuropsichiatria infantile del Policlinico Universitario A. Gemelli e del Centro clinico NEMO Roma e nella hall dell’ospedale. Creatori di questa musica i piccoli pazienti in cura nelle strutture trasformati in irresistibili musicisti (insieme ai loro medici) grazie alla sapiente e amorevole guida dei fondatori del metodo Manos Blancas, i venezuelani Naybeth Garcìa e Jhonny Gòmez, in visita in queste settimane in Italia.
Questa magia è stata resa possibile lunedì 27 e martedì 28 giugno grazie al seminario di educazione musicale, speciale Coro delle Mani Bianche, che si è svolto al Gemelli per iniziativa del Sistema delle orchestre e cori giovanili e infantili in Italia Onlus, in favore dei pazienti pediatrici seguiti presso l’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria infantile del Policlinico. Un nuovo fortunato incontro quello del Sistema con il Gemelli dopo la collaborazione di luglio 2014 in occasione del concerto per il 50° anniversario del Policlinico con uno straordinario concerto eseguito dall'Orchestra Nazionale, Coro Voci Bianche e Coro Mani Bianche del Sistema Onlus in Italia diretto dal M° Nicola Piovani.
Il Gemelli ha deciso di ospitare il metodo Mani Bianche nei reparti pediatrici dove sono assistiti bambini e ragazzi affetti da patologie neuromuscolari, per un'iniziativa di alta formazione personalmente curata dagli straordinari fondatori del metodo Manos Blancas, i venezuelani Naybeth Garcìa e Jhonny Gòmez, e rivolta anche al personale medico e sanitario dell’Unità Operativa.
Questo appuntamento è il primo passo di una futura collaborazione con i reparti pediatrici del Policlinico per il valore “terapeutico” che può rappresentare per questi degenti l’esperienza di imparare e fare musica.
“È con gioia che ospitiamo i fondatori del Coro Mani Bianche – ha dichiarato Enrico Zampedri, Direttore Generale del Policlinico Gemelli -. Grazie al loro prezioso contributo, insieme ai nostri piccoli pazienti ci faranno ascoltare note originali e preziose: quelle che superano il muro della disabilità e creano armonia tra tutte le componenti della comunità ospedaliera. In questo modo speciale la musica diventa davvero un mezzo per abbattere barriere, favorendo relazioni che curano davvero”.
“È per noi un grandissimo piacere essere di nuovo insieme agli amici del Gemelli, dopo il concerto per il 50° anniversario del Policlinico eseguito dal nostro Sistema in Italia, con il progetto speciale del Coro delle Mani Bianche. Sono convinto che il Gemelli e il Sistema continuino a collaborare insieme anche in futuro nel nome dei valori che sostengono il miglioramento delle condizioni dei bambini e delle giovani generazioni", ha affermato Roberto Grossi, Presidente del Sistema orchestre e cori giovanili e infantili in Italia Onlus.
“Questa iniziativa ci riempie di gioia e si inserisce perfettamente nella direzione intrapresa dalla Neuropsichiatria Infantile, e più in generale dalla nostra Pediatria, di conciliare standard di cura altamente specializzati con iniziative mirate a migliorare la qualità di vita di bambini con disabilità – ha aggiunto il professor Eugenio Mercuri, Direttore della UOC di Neuropsichiatria infantile del Gemelli, musicista per un giorno - . Crediamo fortemente che iniziative come questa contribuiscano a migliorare il percorso di cura e ci auguriamo che l'evento di oggi e di domani sia l 'inizio di una lunga e fruttuosa collaborazione”.
Il Coro delle Mani Bianche è formato da bambini e ragazzi affetti da disabilità, quali sindrome di Down, deficit cognitivi e uditivi, deficit sensoriali, disturbi linguistici, compromissioni motorie, disturbi emozionali e di relazione.
Nato dalla brillante intuizione dei venezuelani Jhonny Gomez e Naybeth Garcìa nell'ambito dell'avanzato programma di educazione speciale de El Sistema del M° José Antonio Abreu, è diventato un metodo esportato in tutto il mondo a sostegno dell'integrazione e dell'abbattimento delle barriere fisiche e sociali. Accompagnati da una musica di sottofondo "cantano" i suoni con mani, che si muovono nell'aria interpretando la musica nella lingua dei segni. Una rivoluzionaria "musica senza voce" per chi voce non ha.
"L'idea di questo programma speciale – ha considerato Jhonny Gomez - è di integrare le persone disabili nella società attraverso la musica, che è potenza e energia e che non conosce disabilità. L'anima non conosce disabilità".
"Sinceramente è una esperienza meravigliosa – ha concluso Naybeth Garcìa -, è il mio progetto di vita, ma non solo il mio ma di una miriade di persone che si è unita a questa missione".
In Italia sono più di dieci le esperienze "Coro Mani Bianche" del Sistema delle Orchestre e Cori giovanili e infantili Onlus, proponendo il riscatto sociale e intellettuale di numerosi bambini e ragazzi con disabilità attraverso la musica considerata "un agente dello sviluppo sociale nel senso più elevato, perché trasmette i valori di solidarietà, armonia, compassione reciproca".
Sostenuto fortemente dal Maestro Claudio Abbado, il Sistema delle Orchestre e Cori giovanili e infantili Onlus è presente in Italia dal 2010 e sta rappresentando una risposta concreta al disagio giovanile attraverso l'educazione alla musica gratuitamente. Detentore ufficiale del metodo Abreu in Italia, il Sistema nel nostro Paese opera in più di 70 "Nuclei" tra Cori e Orchestre, coinvolgendo oltre 10.000 bambini in contesti fortemente disagiati. Dalle periferie di Bari ai quartieri a rischio di Napoli, dall'hinterland milanese ai luoghi del terremoto di Reggio-Emilia. L'obiettivo del Sistema è di combattere le barriere di ogni tipo, di rendere di tutti e per tutti il diritto alla cultura e all'arte riscattando la vita di giovanissimi, dai 4 ai 18 anni, da destini di emarginazione e delinquenza.