Le storie vere della buona sanità al Gemelli. Restituire vita e sorrisi firmando il 5×1000
24 Aprile 2018
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Anche quest’anno, la campagna per il 5x1000 ha scelto storie vissute, che
raccontano l’impegno quotidiano che ogni giorno l’Ospedale svolge nei
propri laboratori e reparti, per ricercare cure sempre più efficaci. Le migliori possibili, per tutti. I fondi raccolti, anche grazie al tuo 5x1000, andranno a sostenere la ricerca di cure più accessibili e terapie sempre più innovative. Contribuiranno inoltre a dotare il Policlinico Gemelli di apparecchiature e tecnologie ancora più moderne, precise ed efficienti.
Devolvere il 5×1000 al Policlinico Universitario A. Gemelli è davvero semplice: nel riquadro della propria dichiarazione dei redditi dedicato al 5×1000, basta firmare nello spazio “Finanziamento della Ricerca Sanitaria” e inserire il C. F. 13109681000. È consentita una sola scelta di destinazione, non ha nessun costo e non è alternativa a quella dell’8×1000.
Anna Luisa, a 97 anni operata a cuore aperto
Assistere a concerti dal vivo, come il più recente, in febbraio all’Accademia di Santa Cecilia, musiche di Schumann e il maestro Daniele Gatti sul podio: è la passione di Anna Luisa Gaiani, classe 1920. Fosse solo per l’anagrafe, la si potrebbe definire una donna longeva e fortunata. Ma c’è parecchio di più: la signora Anna Luisa, meno di un anno fa, è stata operata a cuore aperto. Una grave malattia della valvola aortica, la stenosi valvolare aortica serrata, l’aveva ridotta in uno stato di grave sofferenza, con affanno e mancanza del respiro dopo minimi sforzi. Intervento al Gemelli, eseguito dal prof. Massimo Massetti, assistenza dell’equipe medica del prof. Filippo Crea. Dopo un paio di settimane di degenza e un rapido percorso di riabilitazione, ha ripreso la sua vita. Bisogna sentirlo, l’entusiasmo che traspare dalla sua voce. Violinista, appassionata di spettacoli, appena un filo di nostalgia quando racconta dei tempi in cui abitava in una zona di Roma dalla quale poteva raggiungere facilmente, con i mezzi pubblici, teatri e sale da concerti. “Ora è più difficile - spiega la Anna Luisa -, risiedo in un quartiere tranquillo, ma poco collegato dopo una certa ora di sera. Così mi accontento della programmazione in tv. O della straordinaria collezione di dischi con i maestri del jazz che mio fratello portò in Italia direttamente da Harlem. I medici del Gemelli? Che dire? Mi hanno ridato la vita”.
Lorenzo, 2 anni: grazie a un impianto cocleare ogni giorno scopre e impara parole nuove
La nascita con sei settimane d’anticipo, segnata da un distacco di placenta che ha determinato un’emorragia polmonare. Non è venuto al mondo al Gemelli, Lorenzo, ma è da qui che il suo sorriso risplende, dopo una storia che ha dell’incredibile, sfoderando un attaccamento alla vita che ha avuto ragione di una serie micidiale di complicazioni scatenatesi nelle prime 48 ore in cui era prematuramente venuto alla luce, poco più di due anni fa. La tempesta che ha attraversato da neonato, gli ha miracolosamente lasciato addosso un solo strascico, un grave deficit all’udito, una ipoacusia bilaterale profonda, diagnosticata all’età di 4 mesi. “Quando ci siamo resi conto che le protesi acustiche non erano sufficienti, abbiamo scelto di procedere con l’impianto cocleare - spiega Francesco, il papà di Lorenzo - e dopo il consulto con medici e logopedisti, sia la dott.ssa Felicia Zagari del Gemelli, sia medici non appartenenti alla struttura che seguivano Lorenzo, abbiamo scelto il Policlinico per l’intervento, che è stato eseguito il 10 dicembre scorso, a due anni appena compiuti, dall’equipe del prof. Walter Di Nardo, presso l’Area Testa e Collo del Polo Scienze dell'invecchiamento, neurologiche, ortopediche e della testa-collo diretta dal prof. Gaetano Paludetti.
Vedendo i progressi siamo sempre più soddisfatti: l’impianto è stato attivato il 17 gennaio e quotidianamente Lorenzo produce parole nuove, ha aumentato in maniera straordinaria la sua comprensione e la nostra gioia cresce di giorno in giorno”.