Che cos’è la neoplasia della tiroide
Il tumore della tiroide è la più frequente fra tutte le neoplasie del sistema endocrino (circa il 90%). Secondo dati AIRTUM, l’incidenza di neoplasia tiroidea in Italia è di 16.300 (circa il 4,4% di tutti i nuovi casi di patologia tumorale), dei quali circa 4.100 tra gli uomini e 12.200 tra le donne.
In Italia risiedono 81.131 persone con precedente diagnosi di tumore della tiroide, delle quali il 78% donne. In quasi il 60% dei casi prevalenti la diagnosi risale ad oltre 5 anni prima. Per quanto riguarda la tipologia, tra i casi diagnosticati in Italia nel periodo 2006-2009 con conferma cito-istologica, l’83% è rappresentato da forme papillari (78% tra gli uomini e 84% tra le donne), il 9% da forme follicolari, il 3% da forme midollari, l’1% da forme anaplastiche, la quota restante da altre e non specificate morfologie.
In base a quanto rilevato dal Programma Nazionale Esiti (PNE), nel 2014 il volume di attività all’interno del Policlinico “A. Gemelli” e del Complesso Integrato Columbus (CIC) è risultato pari a 477 interventi chirurgici per tumore maligno della tiroide. Tale volume corrisponde a circa il 31,44% degli interventi per neoplasia maligna del Lazio e pone la Fondazione Policlinico “A. Gemelli” al primo posto nel confronto regionale e al terzo a livello nazionale.
Il Percorso Clinico-Assistenziale
Il sistema di assistenza multidisciplinare e multiprofessionale previsto dal percorso clinico-assistenziale è in grado di fornire al paziente con tumore maligno della tiroide un accesso e un inquadramento diagnostico e terapeutico rapidi ed efficaci. Ciò attraverso l’opportuno accesso alle visite specialistiche effettuate presso gli ambulatori della Fondazione Policlinico Gemelli e l’effettuazione degli esami più appropriati ai fini diagnostici.
Lo specialista endocrinologo, sulla base della visita e in presenza di conferma del sospetto diagnostico, decide circa l’effettuazione delle indagini più appropriate per raggiungere la diagnosi definitiva (ecografia o FNAB, emocromo, TSH, fT3, fT4, anti-TPO, anti-Tg, ecocolordoppler, eventuale dosaggio della calcitonina). Laddove necessari, possono essere eseguiti ulteriori esami diagnostici (TC total body con mdc, PET-TC); l’insieme di queste indagini e la collaborazione interprofessionale consente di programmare il più appropriato piano terapeutico.
Il sistema di valutazioni multidisciplinari (effettuate dal Disease Management Team) previsto dal percorso si pone l’obiettivo di rispondere alle varie esigenze clinico-assistenziali del paziente con tumore della tiroide. Esso costituisce il centro di coordinamento della fase diagnostica e terapeutica e si propone quale punto di riferimento per il territorio e i Medici di Medicina Generale.
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