Verso la creazione di una rete di Pancreas Unit per migliorare il trattamento del tumore del pancreas
Istituita presso l’Ufficio di Gabinetto del Ministero della Salute una Cabina di regia per l’implementazione di una rete di Centri ‘Pancreas Unit’ dedicati alla diagnosi e alla terapia dei tumori del pancreas. Il lavoro della cabina di regia sarà articolato in tre gruppi di lavoro: epidemiologia, prevenzione e ricerca; assistenza; formazione e accreditamento. Coordinatore dei gruppi di lavoro della Cabina di regia è il professor Sergio Alfieri, direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Ordinario di Chirurgia Generale all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore Clinico Scientifico dell’Ospedale Isola Tiberina-Gemelli Isola.
I tumori del pancreas sono neoplasie che possono avere comportamenti benigni (alcune iperplasie duttali mucinose o alcune neoplasie neuro-endocrine), ma anche molto aggressivi (come l’adenocarcinoma). Da un punto di vista clinico le forme più maligne possono rappresentare dunque un’area caratterizzata da un grande unmet need, anche se la ricerca di nuove terapie è molto attiva. Per trattare al meglio questi pazienti con le risorse oggi disposizione (chirurgia, chemio-radioterapia, terapie a target) e riuscire a mettere loro a disposizione anche le terapie innovative ancora al vaglio degli studi clinici, è necessario rivolgersi a centri di grande esperienza (e ad alto volume), con competenze multidisciplinari. E un importante passo avanti nella direzione di un’ottimizzazione della presa in carico delle persone affette da tumore del pancreas è rappresentata dall’istituzione presso il Ministero della Salute di una Cabina di regia per l’implementazione delle ‘Pancreas Unit’ per la diagnosi e terapia dei tumori del pancreas. L’iniziativa del Ministro della Salute Orazio Schillaci ha subito riscosso il plauso dei principali esperti italiani del settore e delle associazioni dei pazienti. “Questa cabina di regia – spiega il professor Sergio Alfieri - permetterà di definire i criteri per l’istituzione delle Pancreas Unit, dettagliandone le caratteristiche lungo tutto il percorso diagnostico-terapeutico- assistenziale, i volumi di attività dei singoli centri e i dati di outcome (mortalità a 90 giorni, sopravvivenza a distanza, ecc) per assicurare al cittadino la migliore offerta di cura. Come ha dimostrato l’esperienza delle Breast Unit, è questo l’approccio per garantire i migliori risultati. Verranno valutati criteri specifici ad esempio per l’oncologia, l’endoscopia, la gastroenterologia, la radioterapia, oltre che per la chirurgia”. Gli specialisti che fanno parte della Cabina di regia contribuiranno a tre gruppi di lavoro: epidemiologia, prevenzione e ricerca; assistenza; formazione e accreditamento. Il lavoro dei tre gruppi è coordinato dal professor Sergio Alfieri. Della cabina di regia fanno parte anche le associazioni di pazienti (FAVO- Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia, Fondazione Nadia Valsecchi e Associazione Nastro Viola, Cancer Patient Europe).
“Una volta definiti i criteri necessari per le Pancreas Unit – prosegue il professor Alfieri - questo documento verrà condiviso con la Conferenza Stato-Regioni. La cabina di regia potrà quindi supportare le singole Regioni nella creazione delle Pancreas Unit, secondo i criteri individuati dal gruppo di lavoro ‘Formazione e Accreditamento’, per supportare la nascita delle Pancreas Unit nelle Regioni dove non sono ancora presenti, con l’obiettivo di garantire a livello nazionale un’assistenza omogenea e democratica per la cura dei pazienti affetti da neoplasia pancreatica (adenocarcinoma, tumori ampollari, tumori cistici, iperplasia duttale mucinosa,tumori neuro-endocrini, ecc). Un’equa distribuzione delle Pancreas Unit in tutto il territorio nazionale, consentirà anche di mettere un freno al fenomeno della migrazione sanitaria che grava molto in termini di spese e disagi sulle famiglie”. Le neoplasie del pancreas rappresentano patologie con molti unmet need sul fronte della prevenzione e terapia. “C’è tuttavia un grande fermento nel campo della ricerca – ricorda il professor Alfieri - e l’istituzione di una rete di Pancreas Unit aiuterà ad attrarre finanziamenti pubblici, anche internazionali e trial clinici su nuovi farmaci e procedure che potranno essere messe a disposizione dei pazienti su tutto il territorio nazionale. Sul fronte della prevenzione infine, non essendo disponibili esami di screening specifici per queste neoplasie, sarà importante sensibilizzare i Medici di medicina generale e la popolazione a riconoscere i ‘campanelli d’allarme’ di queste neoplasie, quali ad esempio dimagrimento inspiegabile, diabete ad esordio improvviso e dolore nelle regioni posteriori del tronco”. Nel 2023 sono state stimate circa 14.800 nuove diagnosi di adenocarcinoma del pancreas; la mortalità stimata nel 2022 per queste neoplasie è stata di 14.900 decessi (la sopravvivenza a 5 anni della diagnosi è poco superiore al 10%). Tra i fattori di rischio, il principale è il fumo di sigaretta, ma anche obesità, ridotta attività fisica, elevato consumo di alcol e di grassi saturi, uniti ad una scarsa assunzione di verdure e frutta fresca giocano un ruolo. Alcune condizioni cliniche aumentano il rischio di sviluppare questo tumore: pancreatite cronica, diabete mellito, pregressa gastrectomia. Nel 10% dei casi c’è una storia familiare che in alcuni casi rientra nel contesto di sindromi quali la sindrome di Peutz-Jeghers, la sindrome familiare con nevi atipici multipli e melanoma, la pancreatite ereditaria e la sindrome di Lynch. Anche la mutazione del gene BRCA2 conferisce un rischio aumentato. Al momento della diagnosi, solo un paziente su 5 è candidabile ad una chirurgia con intento curativo (in questo caso la sopravvivenza a 5 anni è del 20-30%). Altre possibilità terapeutiche sono rappresentate dalla chemioterapia e la chemio-radioterapia. Nei pazienti BRCA-mutati, la chemioterapia viene seguita dalla somministrazione di un PARP-inibitore (olaparib). In alcune sottopopolazioni di pazienti (es. KRAS mutati) sono al vaglio alcune terapie sperimentali. (Fonte: I numeri del cancro in Italia, 2023)
Maria Rita Montebelli
Nella foto in anteprima il Gruppo di lavoro per le Pancreas Unit. Con il Ministro Schillaci i professori Sergio Alfieri, Giampaolo Tortora, Direttore del Comprehensive Cancer Center di Fondazione Gemelli IRCCS, e Cristiano Spada, Direttore UOC Endoscopia Digestiva Chirurgica, Fondazione Gemelli IRCCS.