Intensive rehabilitation (cod.75)
L'Unità Operativa Semplice di Area (UOSA) Neuroriabilitazione ad Alta Intensità (cod.75), il cui responsabile è il Prof. Luca Padua, afferisce al Dipartimento Scienze dell'Invecchiamento, Neurologiche, Ortopediche e della Testa-Collo il cui Direttore è Il Prof. Roberto Bernabei.
La UOSA Neuroriabilitazione ad Alta Intensità (cod.75) è dedicata alla neuroriabilitazione di pazienti con esiti di Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA). Per GCA si intende un danno cerebrale tale da determinare uno stato di coma e menomazioni motorie, cognitive e/o comportamentali che comportano una disabilità significativa.
LE CAVE MULTISENSORIALE
Accanto ad una gestione intensiva delle problematiche cliniche e alla una riabilitazione tradizionale, il reparto presenta aspetti di assoluta innovazione tecnologica, finalizzati ad una riabilitazione di nuova concezione. Fiore all’occhiello della UOSA di Neuroriabilitazione ad Alta Intensità (cod.75) sono la “cave multisensoriale” (una stanza dotata delle più moderne tecnologie, tra le quali spicca un sistema immersivo di audio-videoproiezione), apparecchiature di robotica per la riabilitazione motoria, hardware e software per la riabilitazione cognitiva, sistemi per la stimolazione cerebrale non invasiva, etc.
All’interno della “cave” verranno effettuate stimolazioni multisensoriali e interventi di riabilitazione cognitiva e motoria, personalizzati sulla base del quadro clinico e dei contenuti biografici del paziente, raccolti in fase anamnestica. Un trattamento personalizzato dinamicamente adattato sulla base delle diverse fasi di riorganizzazione cerebrale, grazie ad un monitoraggio continuo per mezzo delle tecniche neurofisiologiche (elettroencefalogramma, potenziali evocati ed evento-correlati, holter EGC).
FIGURE PROFESSIONALI
Alla definizione dei contenuti e delle più appropriate modalità di stimolazione per il singolo paziente parteciperanno, oltre al team multidisciplinare interno al reparto, varie figure professionali con esperienza di comunicazione emotiva e non (filosofi, musicisti, artisti, matematici, astrofisici etc.) provenienti da strutture di grande fama in campo artistico e scientifico (ad esempio Osservatorio Astronomico di Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea).
ASSISTENZA
Una grave lesione cerebrale determina l’ingresso della persona in una condizione duratura di “fragilità”, con un impatto significativo sulla qualità di vita del paziente e dell’intero nucleo familiare. Alla luce di ciò è quindi fondamentale che l’attenzione posta ai processi diagnostici, terapeutici e assistenziali, non tralasci la comprensione dei bisogni e del dolore di chi “si prende cura” del paziente. Ai familiari sarà dedicato uno spazio all’interno del quale poter condividere ed elaborare i propri vissuti di sofferenza e ricevere sostegno da parte di figure professionali dedicate (psicologi).
Infine, l’impegno nella clinica andrà di pari passo con l’impegno nel campo della ricerca scientifica, con l’obiettivo di apportare nuove conoscenze e strumenti in un settore delle neuroscienze ancora poco studiato.