Primary Nursing, risultati positivi da esperienza messa in campo dagli infermieri
Lo scorso 11 ottobre, presso l’aula Brasca della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS si è svolto il convegno “Primary Care per progredire – Dati sull’implementazione del modello e valutazione degli outcome”. L’evento, organizzato dal SITRA (Servizio Infermieristico Tecnico e della Riabilitazione Aziendale) e la cui responsabile scentifica è stata Lucia Zaino, ha voluto presentare il modello assistenziale Primary Nursing e riflettere sull’impatto che i modelli personalizzati dell’assistenza possono avere nel contesto sanitario. Il Primary Nursing al Gemelli ha registrato un primo periodo di studio e successivamente è proseguito con una visita in una realtà italiana del Nord dove questo modello era già in uso da 10 anni. La fase successiva ha visto la sperimentazione in tre unità operative del Policlinico: l’ematologia, la ginecologia oncologica e la neurologia per circa 6 mesi. La terza fase ha riguardato infine l’implementazione contestualizzata all’interno delle diverse unità operative. Il dottor Maurizio Zega, Direttore del SITRA, ha sottolineato che il Primary Nursing fa sì che la persona malata non si senta mai sola, ma abbia sempre un referente a cui fare riferimento così come i suoi famigliari. I dati della sperimentazione sono stati presentati dal dottor Antonello Cocchieri, Responsabile area Professional Infermieristica, e le risultanze sono state alquanto positive. Il paziente infatti, ha sempre la percezione di sentirsi seguito e assistito nonostante il disagio della malattia e la lontananza da casa e ha la garanzia di potersi confrontare con gli infermieri riguardo i propri bisogni assistenziali. “Prendersi cura di qualcuno è un privilegio dell’infermieristica, una possibilità che gli infermieri hanno ogni volta che entrano in una stanza di un paziente” ha sottolineato nella sua relazione Marie Manthey, fondatrice americana del modello di assistenza infermieristica Primay Nursing, un modello di personalizzazione dell’assistenza che permette di assegnare all’infermiere l’intero paziente e non solo una mera attività. L’intervento della Manthey, che ha anche incontrato i pazienti e i colleghi infermieri del Gemelli dando utili consigli, ha rappresentato un prezioso contributo al lavoro che quotidianamente si svolge nel Policlinico. Presenti al convegno, per conto della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS anche il professor Walter Ricciardi, Direttore del Dipartimento Scienze della salute della donna e del bambino e di Sanità Pubblica, il Direttore Sanitario Andrea Cambieri e il Direttore del personale Daniele Piacentini che, insieme al dottor Zega, in una tavola rotonda, hanno affrontato le tematiche della sostenibilità di modelli assistenziali orientati alla persona.