Nasce la Fondazione Giovanni Scambia: Istituzioni, medici e tutto il suo staff presenti alla cerimonia

A Roma, nell’Auditorium dell’Università Cattolica per sostenere la neonata Fondazione anche il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e i vertici della Fondazione Gemelli e dell’Università Cattolica. Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto ha inviato un messaggio.
Lunedì 17 novembre, nell’Auditorium del Campus dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma è nata ufficialmente la Fondazione Giovanni Scambia, istituita in memoria del Professore scomparso prematuramente lo scorso febbraio.
Ad aprire la serata è stata Alba Rohrwacher, che ha dedicato agli ospiti un momento molto intenso con la lettura di una poesia di Henry Scott Holland. La giornalista Annalisa Manduca, conduttrice dell’evento, insieme a Luisa ed Emma Scambia, figlia e moglie del Professore, hanno chiamato sul palco le Istituzioni.
«Giovanni Scambia è stato un visionario dal tratto concreto, un vero e proprio maestro – ha ricordato Elena Beccalli, Rettrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore -. Ha sempre creduto fortemente nelle nuove generazioni e si è speso molto per i suoi giovani. Ha saputo creare una squadra straordinaria che abbiamo qui al Policlinico Gemelli. L’eredità che ci lascia è viva e di sicuro troverà spazio nella sua Fondazione. Noi dell’Università Cattolica accoglieremo sempre la Fondazione perché è questo il modo migliore per onorare il Professor Scambia».
«Ha dedicato la sua vita al Gemelli alla cura delle donne affette da tumori ginecologici, costruendo attorno al loro un modello di medicina per la persona che unisce eccellenza clinica ricerca d’avanguardia e profonda umanità – ha dichiarato Daniele Franco, presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS -. Ha saputo coniugare rigore scientifico e sensibilità umana visione e concretezza. Sotto la sua guida il Policlinico Gemelli è diventato un punto di riferimento internazionale nella ginecologia oncologica. Il lascito più prezioso è la sua scuola, una comunità di professionisti che ha formato e che continua a portarne avanti la visione, la competenza e l’umanità. Giovanni aveva un sogno: trasformare la Caserma Olivelli in una struttura dedicata alla ricerca. Spero riusciremo a realizzare questo suo sogno insieme alla Ministra Bernini e agli altri Ministeri competenti».
Presente alla cerimonia anche Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca, che ha ricordato non solo la figura professionale, ma anche l’uomo. «Ho conosciuto Giovanni Scambia non solamente a livello istituzionale, ma anche personale. Ho conosciuto un uomo unico che ha dato alla professione medica una caratura, una coloritura, una dimensione, uno sfondo completamente diverso. Qualsiasi paziente approcciasse Giovanni entrava in un mondo diverso. La cura nasce molto prima del bisturi e arriva anche oltre la guarigione. La cura è attenzione alla persona, non solo medicina di precisione. Non ha insegnato solamente il sapere scientifico, la tecnica chirurgica, ha insegnato l’approccio empatico alla persona prima ancora che la malattia».
Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha racchiuso la stima per il luminare e per l’uomo ed il sostegno alla Fondazione in un messaggio letto dalla conduttrice della serata Annalisa Manduca: «Il Professor Giovanni Scambia ha curato, formato, guidato, costruito, aperto strade nella ricerca sui tumori ginecologici generando conoscenza innovazione e possibilità nuove. Ha immaginato un futuro migliore per le donne colpite da malattie difficili e quel futuro, grazie a lui, è diventato realtà. Era un visionario capace di concretezza, un maestro che ha cresciuto generazioni di ginecologhe e ginecologi, un Direttore che ha saputo portare il suo Centro a livelli di eccellenza mondiale».
«Ho avuto modo di conoscere Giovanni Scambia – ha raccontato Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio -. L’aspetto umano lo rendeva unico. Tanti professori fanno ricerche altrettanto prestigiose, ma lui aveva quel tocco di umanità che fa la differenza tra i grandi». Ha poi annunciato uno stanziamento di 100mila euro nel 2026.
«La Fondazione nasce con l’obiettivo principale di finanziare la ricerca per i tumori ad alta mortalità, in primis pancreas, cervello, ovaie, polmone – ha spiegato Luisa Scambia -. Vogliamo portare avanti quattro tipologie di progetti. Progetti di ricerca che possano poi trasformarsi in soluzione di cura per i pazienti. Vogliamo concentrarci sulla formazione, finanziando percorsi di borse di studio. Terzo obiettivo è di creare sensibilizzazione e cultura della malattia. La prevenzione è l’arma più forte, ma per fare prevenzione deve esserci cultura. Vogliamo inoltre offrire solidarietà e assistenza pratica, compresa quella psicologica, ma anche economica, a chi sta affrontando la malattia. Mio padre aveva tanti progetti in sospeso ed è da quelli che desideriamo ripartire in continuità con la sua persona e la sua memoria».
«La Fondazione nasce sull’onda del ricordo della grande passione di Giovanni nel dedicarsi alla ricerca, alla formazione, alla cura delle malattie e delle pazienti del Policlinico Agostino Gemelli – ha continuato Emma Scambia -. Il reparto di Ginecologia e Ostetricia del Gemelli è stato per quattro anni consecutivi il primo ospedale in Italia ed è balzato al terzo posto al mondo quest’anno. Era per lui un grandissimo risultato, di grande soddisfazione. E su queste orme vogliamo continuare, vogliamo proseguire in un cammino per sostenere la ricerca, la tecnologia utile e necessaria alla medicina, in un modello che cura oltre la malattia anche la persona. La Fondazione parte oggi e non possiamo ancora sapere come e cosa potrà fare in futuro, ma vogliamo provarci, sperando di riuscire insieme a realizzare dei risultati significativi nel tentativo di preservare l’eredità intellettuale e metodologica di mio marito Giovanni Scambia».
Emma e Luisa Scambia hanno poi presentato il Comitato Scientifico della Fondazione, composto da figure di rilievo nel panorama medico e accademico: Francesco Cognetti, Raffaele Landolfi, Evis Sala, Diego Gigliotti, Francesco La Cava, Alberto Mattei, Domenica Lorusso e Stefania Boccia, chiamati a proseguire e preservare l’eredità intellettuale e metodologica del Professore.
La serata si è conclusa con la proiezione del docufilm Le radici del domani, prodotto da Telomero Produzioni, scritto da Annalisa Manduca e Donatella Romani per la regia di Roberto Amato e da un’idea di Giovanni Scambia. Il racconto, arricchito da reading emozionanti interpretati da Isabella Ferrari e Giuseppe Fiorello, è un omaggio di Scambia al suo maestro, Salvatore Mancuso, presente in sala, e traccia i primi anni di storia della Ginecologia e Ostetricia dell’Università Cattolica a Roma e del Policlinico Agostino Gemelli, dai primi passi, alla crescita della scuola, fino all’attuale modello integrato che ha portato la Ginecologia del Gemelli ai primi posti nelle classifiche mondiali, ponendo sempre le sue pazienti al centro. Al termine del docufilm Annalisa Manduca ha chiamato sul palco insieme a Emma e Luisa Scambia tutto il team del Professor Scambia, oggi guidato dalla Professoressa Anna Fagotti. Un momento emozionante per celebrare un luminare, un maestro, un ricercatore, ma forse, soprattutto, un uomo dalle straordinarie doti umane che continuerà a vivere nella Fondazione a lui dedicata.




















