Giornata di sensibilizzazione sull’igiene delle mani al Policlinico Gemelli
Grande successo per la sesta campagna nella hall del Policlinico rivolta a pazienti e visitatori
Grande curiosità ha destato la nuova campagna di sensibilizzazione per l’igiene delle mani che ha avuto avvio questa mattina nella hall dell’Ospedale, a un mese dalla Giornata Mondiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “Clean care for all it’s in your hands” che si è celebrata lo scorso 5 maggio.
Circa 300 sono stati i visitatori e i pazienti ambulatoriali del Policlinico Gemelli che hanno partecipato all’iniziativa. Obiettivo quello di sensibilizzare tutta la comunità che vive all’interno dell’ospedale verso il corretto lavaggio delle mani, la prima linea di difesa contro la diffusione di molte infezioni.
L’evento si è articolato in una sessione in cui studenti del Corso di Laurea in Infermieristica e operatori sanitari della Policlinico Gemelli hanno illustrato ai visitatori la corretta modalità d’esecuzione dell’igiene delle mani e, tramite uno strumento ad hoc, hanno eseguito dimostrazioni pratiche per evidenziare il livello residuo di contaminazione delle mani non correttamente igienizzate. Parallelamente sono stati proiettati, sui monitor a circuito chiuso, dei video che illustrano le varie attività e iniziative promosse in questi sei anni dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS nonchè i risultati raggiunti sull’adesione all’igiene delle mani da parte dei professionisti sanitari del Policlinico.
Il progetto è stato promosso dalla Direzione Generale del Policlinico Gemelli, e coordinato dal professor Gabriele Sganga, Direttore del Master “Sepsi in Chirurgia” dell’Università Cattolica e della UOC Chirurgia d’Urgenza, dal dottor Filippo Berloco, Responsabile del Servizio di Radioprotezione e Igiene Ospedaliera e dalla professoressa Patrizia Laurenti, Direttore della UOC Igiene Ospedaliera.
“Secondo i dati dello European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) – ha detto il professor Sganga - si stima che in Italia siano circa 8 mila all’anno le morti dovute a infezioni ospedaliere. Per avere una pietra di paragone si pensi che le morti dovute a incidente stradale nel Belpaese sono poco più di 3 mila all’anno. Questi dati evidenziano la severità del fenomeno che mostra un trend in continua crescita, anche in conseguenza dell’invecchiamento della popolazione. Come evidenziato dal Rapporto Osservasalute2018 l'aumento delle morti dovute a infezione ospedaliera riguarda tutte le fasce d'età, ma in particolar modo gli individui dai 75 anni in su”.
“Prima ancora di interventi quali l’adeguata disinfezione degli ambienti, le vaccinazioni degli operatori sanitari oltre che dei pazienti fragili, l’uso razionale degli antibiotici, la corretta igiene delle mani, da parte dei professionisti sanitari, dei pazienti e dei visitatori, rappresenta l’intervento più importante e, nel contempo, più semplice, per ridurre il rischio di infezione ospedaliera” ha affermato il dottor Berloco (nella foto a sinistra insieme a Maria Corbo, infermiera epidemiologa e a Maddalena Pozzi infermiera di Medicina Preventiva).
Sensibilizzare e istruire non solo medici e infermieri, ma anche i pazienti e i loro parenti verso il corretto lavaggio delle mani rappresenta quindi un’arma efficacissima e immediata contro il dilagare delle infezioni in ospedale.
“In ogni reparto del Policlinico Gemelli sono presenti professionisti sanitari che rilevano l’adesione all’igiene delle mani da parte dei loro stessi colleghi, riportando poi ai diretti interessati i risultati raggiunti. Grazie a questa semplice attività educativa e di reportistica, raccomandata anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’adesione all’igiene delle mani nel Policlinico Gemelli è raddoppiata in un triennio, passando dal 34,4% del 2016 al 66,5% del 2018” ha concluso la professoressa Laurenti.
Gli sforzi di questi anni di ricordare continuativamente questa semplice manovra igienica, anche al di là degli eventi celebrativi, con cartelloni, totem, flyers, così come interventi strutturali quali ad esempio il posizionamento in tutte le stanze di degenza di dispenser di soluzioni alcooliche, senza dimenticare poi il monitoraggio dell’adesione, si sono pertanto dimostrati l’arma vincente per innalzare il livello di sensibilità nel campo della prevenzione delle infezioni.