Donare al Fondo Carità: un sostegno immediato per pazienti in gravi difficoltà economiche
Dal 2015 la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS ha istituito il “Fondo Carità” per rispondere in modo diretto e rapido alle necessità e ai bisogni che emergono nella vita dell’ospedale, attraverso l’ascolto e la conoscenza di situazioni di emergenza sociale ed economica, che possano riguardare singoli pazienti o anche le loro famiglie. Il Fondo, per fare qualche esempio concreto, sostiene spese per farmaci non prescrivibili, per il rientro in patria di pazienti stranieri in difficoltà economica alla dimissione dall’ospedale o spese per le esequie, e cerca di risolvere altre piccole necessità quotidiane che possono talvolta sembrare insormontabili.
LA SELEZIONE DEGLI INTERVENTI
Gli interventi del Fondo Carità sono agili e rapidi. La Commissione interna del Fondo Carità, a seguito della segnalazione del bisogno di cui viene a conoscenza il personale del Gemelli nel corso della prestazione dei servizi sanitari, decide mensilmente in ordine agli interventi proposti, disponendo le relative erogazioni in non più di due giorni. “I casi di reale necessità – spiega Suor Chiara Dal Rì, superiora della comunità delle Suore di Maria Bambina – vengono segnalati direttamente dai reparti. Poi insieme ad altri colleghi valutiamo l’opportunità, per quanto sostenibile, di andare incontro alle spese economiche di queste persone particolarmente indigenti. Di queste necessità si occupa innanzitutto la Fondazione, ma non basta, è necessario il contributo anche dei privati. Per aiutare questi fratelli bisognosi – conclude Suor Chiara – è necessaria la collaborazione di tutti”.
PERCHÈ DONARE
Perché è importante donare al Fondo Carità? “Il Fondo Carità – sottolinea Francesca Giansante, assistente sociale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS –-, è diventata una risorsa fondamentale per aiutare i pazienti che hanno bisogno di sostegno. Ricordo ad esempio – racconta la Giansante – il caso di un giovane ragazzo curdo che durante il viaggio della speranza per arrivare in Italia è caduto da un camion e questo incidente gli ha procurato l’amputazione di una gamba. Il Fondo Carità in tempi rapidissimi gli ha donato una protesi grazie alla quale il ragazzo ha potuto cominciare un percorso di riabilitazione e di reinserimento lavorativo per cercare di costruirsi un futuro. O il caso di una giovane mamma in un contesto di grave fragilità economica – continua la Giansante - a cui è nata una figlia gravemente prematura, per la quale il Fondo Carità sostiene le spese quotidiane di soggiorno affinché possa stare vicino alla sua bambina”. Emblematica anche la testimonianza di Desirée Longo, assistente sociale presso il Pronto Soccorso del Gemelli. “Noi ci ritroviamo a gestire paure e ansie di soggetti che hanno difficoltà a trovare anche solo un riparo al di fuori di un ospedale. In questo senso il Fondo Carità viene utilizzato per l’acquisto di beni di prima necessità, ovvero tutto ciò di cui ha bisogno una persona per essere dimessa in condizioni di sicurezza e protezione”. E anche Paola Paciocca lavora come assistente sociale e da oltre 20 anni presso il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS si occupa di problematiche riguardanti sia pazienti ricoverati, sia in cura presso gli ambulatori. “Mi interesso in particolare di soggetti indigenti, senza fissa dimora, senza riferimenti familiari, tutti affetti da particolari patologie – racconta la Paciocca –. In questi casi attraverso la rete dei servizi sociali si cerca di seguire un percorso istituzionale, che a volte richiede però tempi superiori a quelli che purtroppo impongono determinate situazioni di urgenza. In questo senso – conclude la Paciocca – il Fondo Carità ci viene incontro in maniera efficace, perché ci permette di dare risposte tempestive a problemi urgenti per i quali non ci sarebbe alternativa”.
L’IMPEGNO DEL GEMELLI
“Offrire al malato cura, dedizione e amore è la vocazione prioritaria del Policlinico Gemelli – spiega il Presidente della Fondazione Giovanni Raimondi –. Il Fondo Carità è una delle modalità attraverso cui ci facciamo carico dei bisogni di coloro che vivono in situazioni di disagio sociale e di fragilità esistenziale. Tutto ciò è possibile solo con il generoso aiuto e l’impegno di tutti, anche dei privati, che insieme desiderano aiutare chi soffre e chi ha bisogno; e così facendo tiene desta in tutti noi l’attenzione all’altro” conclude Raimondi.
MA SOPRATTUTTO L’AIUTO DI NOI TUTTI
Fondamentale, come detto, è dunque l’aiuto che può arrivare da tutti attraverso donazioni che, fin dall’inizio, hanno contribuito in maniera determinante a tenere in vita un programma di solidarietà che, come detto, risulta essenziale per tanti pazienti indigenti. Il Fondo Carità si conferma infatti, uno strumento fondamentale per la missione di cura integrale della persona e dei soggetti più fragili, oltre che un importante momento, di coinvolgimento della comunità lavorativa del Gemelli impegnata anch’essa nella partecipazione a questo fondo. Quello che serve quindi, è l’aiuto e l’impegno di tutti, perché ogni singola donazione, dalla più piccola alla più generosa, può e potrà in futuro contribuire ad alimentare uno strumento di solidarietà come il Fondo Carità che riesce nel concreto e quotidianamente a risolvere tanti piccoli e grandi problemi, attraverso storie di straordinaria umanità.