A Radio Vaticana, Ansia da coronavirus, come gestirla – La sindrome di Asperger
Il punto con Gino Pozzi, responsabile dell’Ambulatorio Disturbi dell’ansia e Daniela Chieffo, neuropsicologa e psicoterapeuta della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli su Radio Vaticana Italia, Effetti Collaterali, la rubrica settimanale in onda tutti i giovedì alle ore 12.35 (e in replica lo stesso giorno alle ore 19.12 e la domenica alle ore 15.00), condotta dalla giornalista, Eliana Astorri.
Paura e ansia per il virus Covid-19. Il punto è su come l’informazione venga condotta e il suo impatto sulle persone. “E’ abbastanza naturale che le malattie infettive abbiano un impatto psicologico – dice lo psichiatra e psicoterapeuta, Gino Pozzi, responsabile dell’Ambulatorio Disturbi dell’ansia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli – questo è sempre avvenuto nel corso della storia quando ci sono state gravi epidemie con un elevatissimo indice di letalità, cosa che per fortuna non riguarda il Covid che attualmente è implicato nella diffusione di questa malattia respiratoria. E comunque anche oggi ci sono delle caratteristiche delle malattie infettive come l’incontrollabilità, il fatto che tu non veda e, quindi, non sia sicuro di qual è il nemico che hai davanti, che possono innescare dei comportamenti irrazionali”.
La Sindrome di Asperger, dal nome dello scienziato tedesco che, agli inizi degli anni ’40, la diagnosticò come un modo di essere vicino all’autismo. Sono bambini con un’intelligenza e abilità particolari, ma con i quali è complicato relazionarsi. “E’ una diagnosi che viene fatta, a volte, in modo tardivo – riferisce Daniela Chieffo, neuropsicologa e psicoterapeuta della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli - e coinvolge bambini che hanno delle capacità, delle risorse cognitive sorprendenti, anche delle isole di abilità che sono al di sopra della norma. Però, poi la loro difficoltà nel sintonizzarsi con gli altri e, nello stesso tempo, di trovare delle strategie per relazionarsi con gli altri, intercede, impatta nella vita sociale”