Anesthesia, CPR, Intensive Therapy and Medical Toxicology
L’Unità Operativa Complessa (UOC) di Rianimazione, Terapia Intensiva e Tossicologia Clinica, comprende una vasta serie di attività rivolte al paziente critico.
TIPOLOGIE DI PAZIENTI TRATTATI
- insufficienza cardiaca: pazienti sottoposti a rianimazione cardiopolmonare, pazienti in shock cardiogeno;
- insufficienza respiratoria acuta/ARDS o con riacutizzazione di BPCO
- shock settico/insufficienza multiorgano sepsi-relata
- patologia neurologica acuta/severa: stato di male; emorragia cerebrale; ictus; meningite/encefalite
- politrauma/trauma cranico
- coma di origine metabolica
- shock emorragico
- intossicazioni acute
- pazienti sottoposti a interventi chirurgici complessi e/o affetti da comorbidità tali da aver bisogno di assistenza post-operatoria di tipo intensivo
UNITÀ OPERATIVE
La UOC di Rianimazione, Terapia Intensiva e Tossicologia Clinica comprende 4 Unità Operative Semplici:
- Centro Antiveleni (responsabile: Prof. Alessandro Barelli)
- Coordinamento per la donazione organi e tessuti a scopo trapianto (responsabile: Prof. Ciro D'Alò)
- Terapia intensiva post-operatoria (responsabile: Prof. Andrea Arcangeli)
- Terapia intensiva Neurochirurgica (responsabile: Prof. Anselmo Caricato)
L’unità si occupa inoltre del soccorso di emergenza all’interno del Policlinico (sia per i degenti che per il personale e gli accessi esterni), allertato attraverso una specifica linea telefonica. Egualmente, viene effettuata attività di consulenza rianimatoria in tutto l’ospedale.
Il personale si occupa inoltre, con l’ausilio di psicologi dedicati, del rapporto con i caregivers dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, mettendo in atto il progetto di “terapia intensiva aperta” che consente una maggiore accessibilità ai familiari alla rianimazione.
INFORMAZIONI
Per la gestione ottimale dei pazienti vengono utilizzate e messe in atto strategie terapeutiche che seguono linee guida nazionali ed internazionali nonché protocolli interni di gestione pazienti.
Tra le tecniche utilizzate si annoverano:
- l’utilizzo dell’ossigenazione extracorporea (ECMO) e della rimozione extracorporea di CO2 (ECCOR) per la gestione dell’ARDS grave, nonché di supporto ventilatorio con ossido nitrico;
- l’utilizzo dell’ossigenazione extracorporea (ECMO) per la gestione dell’arresto cardiaco refrattario alle manovre rianimatorie (quest’ ultimo posizionato in un setting d’emergenza specifico, “percorso viola”, svolto in collaborazione con il dipartimento di cardiologia);
- l’utilizzo di strategie ventilatorie di ultima generazione (NOVA);
- l’utilizzo di tecniche di emofiltrazione/depurazione nella insufficienza renale e nella sepsi;
- l’esecuzione in reparto di tracheostomie percutanee eseguite sotto guida broncoscopica;
- l’esecuzione di broncoscopie diagnostiche/terapeutiche (toilette lavaggi endobronchiale, broncoalveolari, intubazioni difficili);
- tecniche di monitoraggio emodinamico invasive/semi-invasive: posizionamento di cateteri di Swan-Ganz per il monitoraggio delle pressioni polmonari e posizionamento di sistema EV1000 per l’analisi della performance cardiaca e delle resistenze sistemiche nello shock;
- posizionamento di drenaggi toracici per drenaggio di pneumotorace e versamenti;
- utilizzo di tecniche ecografiche: nel setting sell’emergenza-urgenza (ECOFAST); per la valutazione della performance cardiaca; per la valutazione dei parenchimi addominale e del parenchima polmonare;
- posizionamento di cateteri venosi centrali;
- l’esecuzione di blocchi antalgici periferici, peridurali e l’elaborazione di protocolli di analgesia per i degenti;
- l’utilizzo di tecniche di monitoraggio neurologico avanzato;
- l’utilizzo di tecniche point of care (POC) per il monitoraggio della coagulazione e la gestione delle coagulopatie (TEG, ROTEM).
L’attività si esplica nei reparti di terapia intensiva, in tutto l’ospedale per quanto concerne le consulenze e le emergenze interne e nella sala urgenze del pronto soccorso, in cui sono previste 6 postazioni operative.