Storie di bisturi: il Gemelli nelle sale operatorie del mondo
Africa nera. In uno di quei Paesi che siamo abituati a vedere sui giornali o alla televisione: bambini scalzi, abiti lisi e stracciati, giocattoli artigianali e sorrisi bianchissimi. Africani che parlano portoghese, ma soprattutto decine di dialetti bantu. La metà della popolazione vive in povertà assoluta. Il tasso di denutrizione è del 38% e solo un bambino su due ha accesso all’acqua potabile. Siamo in Mozambico, e in questo scenario si inserisce una bella storia di cooperazione tra una parrocchia, un’associazione e un’università. Un sogno nato all’inizio degli anni Novanta da un sacerdote “visionario” di una parrocchia di Roma: San Frumenzio ai Prati Fiscali. Negli anni è stata avviata e consolidata la collaborazione con l’Onlus AUCI (Associazione Universitaria per la Cooperazione Internazionale) soprattutto in ambito di formazione, prevenzione e assistenza socio-sanitaria. In ultimo si sono affiancate le conoscenze e l’esperienza dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS. Ed è partito il progetto Saude da criança (Salute dei bambini) che ha realizzato un poliambulatorio pediatrico. I nostri pediatri sono già “scesi” a Mafuiane. Una bella storia. (rubrica a cura di Luca Revelli)
Mozambico: i letti del Gemelli a Mafuiane
Un pezzo dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, grazie al lavoro che da circa un decennio l’AUCI svolge in Mozambico, ha messo letteralmente piede a Mafuiane, località a circa 50 km dalla capitale Maputo. Si tratta di una zona rurale ove da circa 30 anni è presente stabilmente la parrocchia romana di San Frumenzio ai Prati Fiscali, “Missao Sao Frumenzio” dell’Arcidiocesi di Maputo, con la quale l’Auci collabora oramai da diversi anni.
Al momento sono in corso di realizzazione due progetti Auci: uno sanitario con finanziamento della CEI, ed uno di sviluppo agrario con finanziamento dell’AICS-MAECI e del Governo italiano. Il progetto sanitario, triennale, ha visto nei primi due anni la ristrutturazione del Centro sanitario di Mafuiane e la costruzione di un nuovo Centro pediatrico che è stato inaugurato ufficialmente il giorno martedì 2 aprile alla presenza delle autorità sanitarie del distretto, dell’arcivescovo di Maputo, Mons. Chimoio, e di Mons. Paolo Lojudice, vescovo ausiliare di Roma. L’allestimento del Centro ha visto, tra l’altro, l’utilizzo di letti ospedalieri e di altro materiale sanitario donati dalla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS inviato dall’Auci in Mozambico con un container da 20 pollici partito dall’Italia a metà gennaio 2019. In occasione della fine dei lavori del Centro pediatrico e della sua messa in opera, si è recato in missione sul posto il prof. Luca Tortorolo dell’Istituto di pediatria il quale ha potuto verificare l’efficienza dei lavori effettuati e dare delle indicazioni per la migliore funzionalità della struttura che è stata indicata dalle Autorità sanitarie distrettuali quale Centro di riferimento per una vasta area geografica, alleggerendo così il carico di lavoro che attualmente grava sull’ospedale provinciale di Namaacha e sul Centro sanitario di Boane. Sempre nel corso della missione in Mozambico il prof. Tortorolo ha avuto modo di incontrare il Rettore dell’Università Cattolica di Maputo il quale ha auspicato, vista la partecipazione dell’UCSC ai progetti AUCI sia in campo sanitario che in campo agrario con la partecipazione della Facoltà di Agraria di Piacenza, l’instaurarsi di maggior rapporti tra le due Università Cattoliche.
Un aspetto da non sottovalutare in questa attività di cooperazione, nella pur piccola realtà mozambicana di Mafuiane, è la presenza di soggetti diversi che potrebbero rendere questa esperienza un modello utilmente ripetibile. In estrema sintesi abbiamo i seguenti tre soggetti che concorrono, ognuno per la sua parte, al raggiungimento di risultati che, forse, da solo nessuno avrebbe raggiunto: una parte della comunità ecclesiale di Roma (Parrocchia San Frumenzio cui si sono aggiunte altre due comunità parrocchiali), una organizzazione della società civile (AUCI) e una struttura universitaria e sanitaria (UCSC/Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS).
Questi soggetti, in collaborazione con le realtà locali (civili ed ecclesiali), possono realizzare – e ne stanno dando testimonianza – progetti di cooperazione allo sviluppo utilizzando con efficacia le risorse economiche che altri enti donatori (CEI, AICS e Governo italiano) mettono a disposizione.