Residenza Protetta, Caravaggio in un murales. Ravo riproduce le Sette opere della Misericordia
Il simbolico nastro, il cui taglio sancisce l’inaugurazione, cadrà il 13 dicembre. Sarà l’imprimatur ufficiale ai risultati di un lavoro iniziato il 10 novembre e durato una decina di giorni: il tempo necessario all’artista Andrea Ravo Mattoni per riprodurre il dipinto “Le sette opere della Misericordia” di Michelangelo Merisi (1571- 1610), noto come il Caravaggio, su una delle due pareti esterne della Residenza Sanitaria di Ospitalità Protetta Gemelli.
L’ambizioso e originale progetto di Ravo consiste nella creazione di una pinacoteca diffusa di dipinti di Caravaggio, tutti a cielo aperto, riprodotti su muri pubblici o aperti al pubblico. La prima opera nel Lazio è quella - che misura 8 metri di larghezza per 9,5 metri di altezza - realizzata e di imminente inaugurazione al Policlinico Gemelli, che va ad affiancarsi a quelle presenti a Varese, Messina e Olbia.
Questa particolare iniziativa si inserisce nel quadro di interventi che la Fondazione sta portando avanti di realizzazione di opere d’arte, ispirate o replicate dal mondo della pittura.
La scelta della riproduzione di un’opera di Caravaggio e dell’associazione dell’arte pittorica a un luogo di cura rispondono a un precisa motivazione: l’arte è anche un potente linguaggio espressivo della rappresentazione del rapporto medico-paziente e, più in generale, del rapporto ospedale e comunità. Un rapporto che coinvolge due persone, che condividono emozioni, sensazioni e pensieri.
Nello specifico, la scelta della riproduzione di “Le sette opere della Misericordia” di Caravaggio nasce dalla considerazione che il grande artista nelle sue opere è solito legare il tema fisico a quello emotivo espresso al massimo grado nella relazione medico-paziente.
Qualche cenno biografico su Andrea Ravo Mattoni (nella foto a destra, in basso), che nasce a Varese nel 1981 in una famiglia di artisti: lo zio Alberto, più noto come Matal, è stato illustratore e creatore del personaggio Lillibeth, il nonno Giovanni Italo era un pittore e illustratore delle note figurine Liebig e Lavazza.
Andrea Ravo dal 1995 inizia a dipingere con le bombolette, fonda la Crew HBM assieme a Vine, e successivamente inizia a collaborare con Seacreative, Refreshink, Borse e Kraser. Nel 2003 fonda a Milano la factory the BAG, collettivo di artisti con sede in Bovisa. In questi anni frequenta il corso di pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 2008 si stacca dal collettivo e lavora come assistente della curatrice Manuela Gandini, nella galleria Artandgallery. Nel 2010 inizia la collaborazione con la galleria d’arte Silbernagl Undergallery di Milano e con la galleria Square23 di Torino.