I “Semplici” al servizio della salute
Nel campus di Roma la messa a dimora delle prime 80 piante officinali con gli studenti del Corso di laurea in Farmacia dell’Università Cattolica nell’area verde di tredici ettari resi disponibili dall’Istituto Toniolo nello spazio antistante il Pronto Soccorso del Policlinico Gemelli
Sono due le piantine di calendula che le studentesse e gli studenti del Corso di laurea in Farmacia dell’Università Cattolica hanno seminato durante il corso di botanica farmaceutica e curato durante questo semestre e che il 13 giugno sono state simbolicamente piantate, insieme ad 80 piante officinali (40 di rosmarino e 40 di lavanda), nel Giardino dei Semplici, l’area verde antistante il Pronto Soccorso del Policlinico Gemelli, nata un anno fa con l’obiettivo del sollievo e del benessere dei pazienti e degli operatori sanitari e del supporto alla didattica del Corso di laurea, per sviluppare programmi sperimentali di botanica farmaceutica e chimica dei prodotti naturali. Nella tradizione monastica, negli “horti medici” venivano coltivate alcune erbe medicinali usate per curare le malattie (“medicamenta simplicium”), attività che si svolgeva nei monasteri prima ancora che negli ospedali e nelle Università. Grazie al progetto “Simplex for health” e all’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori che ha messo a disposizione uno spazio di tredici ettari all’interno dell’area protetta del Parco Regionale Urbano del Pineto, le studentesse e gli studenti del Corso di laurea in Farmacia potranno frequentare, al termine dei lavori, un nuovo luogo per vivere un’esperienza didattica innovativa nel campo della botanica farmaceutica. Dopo i saluti istituzionali del Vicepresidente dell’Istituto Toniolo Giuseppe Fioroni e del Vicepreside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Alessandro Sgambato, S. E. Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica, ha impartito la benedizione alla nuova area. Protagonisti dell’evento le studentesse e gli studenti di Farmacia che, guidati dal Andrea Urbani, Presidente del Corso di laurea, e da Maura Di Vito, ricercatrice in Microbiologia e Microbiologia clinica alla Facoltà di Medicina e chirurgia, hanno messo a dimora le prime piante officinali – Rosmarinus officinalis, Calendula officinalis e Lavandula angustifolia - insieme ai rappresentanti del progetto di MEDAC Pharma e di Banco BPM, raccontando la loro esperienza e posizionando i QR code che serviranno ad illustrare ai visitatori caratteristiche e particolarità botaniche e chimiche. In particolare, due studenti del Corso di laurea, Pierluigi Ruocco e Roberto Sessa, hanno presentato le proprietà, l'uso e le curiosità storiche delle due piante aromatiche messe a dimora. Insieme a loro LudovicaCasciano e Elisa Grandaliano, due studentesse del Corso, che hanno presentato il laboratorio di botanica farmaceutica condotto durante il semestre, mettendo a dimora i germogli della pianta officinale oggetto dello studio. “Durante questo semestre – ha detto la dottoressa Di Vito – tutti gli studenti sono stati invitati a sviluppare dei progetti. In particolar modo, durante il Corso hanno approfondito la conoscenza delle piante officinali, a partire dalla botanica delle piante fino alle proprietà e all’uso degli estratti che da queste piante officinali possono essere ottenuti. Durante le esercitazioni sono stati consegnati ad ogni studente dei semi di calendula e delle torbe così da poterli piantare e seguire nel loro sviluppo, quotidianamente e a casa propria. Gli studenti sono stati divisi in due gruppi in funzione del trattamento in termini di irrigazione, luce ed esposizione così da apprezzare bene le influenze ambientali sullo sviluppo dell’organismo vegetale. Ad intervalli regolari sono state chieste loro delle osservazioni sullo sviluppo della pianta, relative alla germinazione dei semi, alla crescita della pianta e del suo stato di salute”. “Il Giardino dei Semplici è nato da una primaria esigenza didattica: dotare il Corso di laurea della struttura essenziale per lo studio della botanica farmaceutica e della chimica farmaceutica dei prodotti naturali, organizzata in “aiuole tematiche” di piante medicinali riunite per meccanismo d’azione, rispettando l’ecosistema e la biodiversità – ha detto il professor Urbani -. Oggi le studentesse e gli studenti hanno iniziato a dimostrarne l’utilità didattica e scientifica, in questa prima esperienza durata un intero semestre. Ma questa vasta area verde prospiciente al Pronto Soccorso sarà progressivamente riqualificata e organizzata e potrà essere un luogo prezioso di ristoro, bellezza e sollievo per gli studenti, per i pazienti e i loro familiari, per gli operatori sanitari e per tutta la cittadinanza”.
Federica Mancinelli