I geriatri del Policlinico alla guida di Sprintt il progetto che previene le disabilità nell’anziano
Millecinquecento ultrasettantenni in 9 nazioni europee, 14 centri universitari coinvolti, oltre 100 giovani ricercatori europei e un finanziamento di 49 milioni di euro. Con questi i numeri il progetto europeo “SPRINTT” (Sarcopenia and Physical fRailty IN older people: multi-componenT Treatment strategies) lancia la sua sfida alla disabilità dell’anziano. “Quando vedete una persona rallentare nel suo incedere, avere necessità di accompagnarsi a qualcuno per camminare, appoggiarsi ogni tanto a un mancorrente. Ecco la fotografia della vecchiaia – spiega il prof. Roberto Bernabei, direttore del Polo Invecchiamento, Neuroscienze, Testa Collo e Ortopedia del Policlinico Gemelli, che coordina il progetto di ricerca -. Attraverso questo progetto per la prima volta e con un finanziamento così cospicuo l’Europa scommette sulle concrete possibilità della scienza di contrastare la conseguenza principale e impattante dell'invecchiamento”.
Il progetto SPRINTT si rivolge a uomini e donne, di almeno 70 anni di età, che vivono a casa (non in case di cura o strutture di lungodegenza) e che sono ad alto rischio di sviluppare disabilità nel medio termine. I partecipanti vengono assegnati in maniera casuale ad un intervento multicomponente che comprende attività fisica, dieta personalizzata e misurazione di vari parametri mediante dispositivi tecnologici, oppure a un gruppo di educazione alla salute. Entrambi i gruppi saranno seguiti per almeno due anni in maniera assolutamente gratuita da un’équipe medica dedicata.
L’attività fisica consiste in esercizi aerobici (per es., camminare), di resistenza (prevalentemente degli arti inferiori, con l’utilizzo di cavigliere con pesi incrementali), di flessibilità e di equilibrio. L’obiettivo minimo sarà di aumentare la quantità di attività fisica ad almeno 150 minuti a settimana (come da linee guida OMS per la popolazione over65). Le sedute di allenamento saranno eseguite 2 volte a settimana presso il centro clinico sotto la supervisione di istruttori dedicati e da 3 a 5 volte al domicilio del partecipante. Nessuno degli esercizi richiederà l’utilizzo di attrezzature ginniche.
A supporto dell’esercizio fisico, il progetto SPRINTT prevede un intervento nutrizionale personalizzato (tramite un vero e proprio “personal trainer” della nutrizione) che si prefigge come obiettivo il raggiungimento di un adeguato introito giornaliero di calorie e proteine, ed uno tecnologico che consiste nel monitoraggio dell'attività fisica tramite un actimetro per una migliore personalizzazione dell’intervento.
I risultati ottenuti da SPRINTT consentiranno una gestione più efficace di una larga fetta della popolazione anziana a rischio di disabilità, per la quale non sono disponibili al momento specifici interventi preventivi.
L’arruolamento del progetto SPRINTT è iniziato lo scorso mese di febbraio e durerà per tutto l’anno. “Venite a trovarci al Policlinico Gemelli, oppure contattateci allo 06/30153921 o all'indirizzo email sprintt.italia@gmail.com - spiega il prof. Francesco Landi, geriatra del Gemelli e responsabile europeo dello studio clinico -. Siamo a disposizione per fornire qualsiasi informazione e per programmare una valutazione gratuita dello stato di salute”.
Settembre, mese del Cuore. Valutazione del rischio
cardiovascolare con l’iniziativa Danacol-Gemelli
Valutazione dei fattori di rischio individuali e un’azione di sensibilizzazione sul rischio cardiovascolare:?è tornata “Settembre Mese del Cuore” l’iniziativa che vede assieme Danacol e il Policlinico Gemelli.
Un programma di visite, effettuate nei weekend del mese di settembre, presso il Centro di Medicina dell’Invecchiamento (CEMI) del Policlinico Gemelli di Roma ha fornito una serie di indicazioni particolarmente utili allo svolgimento del programma di prevenzione.
Durante le visite di screening i medici del Policlinico Gemelli hanno eseguito vari controlli: la misurazione della pressione arteriosa, dei valori di glicemia e colesterolo, dell’indice di massa corporeo, unitamente alla valutazione dello stile di vita, delle abitudini alimentari e di alcuni parametri di performance funzionale (come ad esempio, la forza muscolare). Al termine della visita a ciascun partecipante è stata rilasciata la scheda che riporta i risultati delle valutazioni eseguite, insieme ad una serie di consigli e raccomandazioni per un più corretto stile di vita.
Il team medico-specialistico che collabora all’iniziativa è coordinato dal prof. Francesco Landi, Geriatra e Docente presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
La campagna di prevenzione è supportata da una piattaforma digitale di formazione e apprendimento sui fattori di rischio cardiovascolare realizzata da Danacol, in collaborazione con i medici del Policlinico Gemelli di Roma ed i ricercatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, per accompagnare i consumatori in un percorso finalizzato a migliorare la propria salute, con accesso tramite l’indirizzo:
http://alcuoredelproblema.danacol.it/progetto-al-cuore-del-problema.
Da febbraio ad oggi sono stati affrontati i sette principali fattori di rischio cardiovascolare, attraverso un progetto formativo e un viaggio a tappe, al termine del quale uno speciale questionario diffuso sulla piattaforma
http://alcuoredelproblema.danacol.it, sviluppato dai medici del Policlinico Gemelli, consentirà ai partecipanti di verificare la correttezza delle proprie abitudini di vita attraverso un test di auto-valutazione semplice ed efficace.